Avversione al rischio e ciclo economico

Le conseguenze generate dalle crisi finanziarie molto spesso vengono analizzate da un punto di vista macroeconomico, ponendo in secondo piano gli effetti che procurano ai singoli investitori. L’avvenimento di una crisi finanziaria che colpì nel 2008 l’intera economia mondiale quali ripercussioni ha avuto negli individui? La tesi ha posto concentrazione sulla variazione dell’avversione al rischio e sulle possibili spiegazioni che hanno generato un aumento di essa basandosi sui risultati di un esperimento effettuato sui clienti di una banca italiana sottoposti a dei sondaggi prima e dopo la crisi. Un ruolo determinante è stato ricoperto dalla componente emotiva dei soggetti, la quale ha reso gli individui più timorosi alle posizioni più rischiose nei mercati finanziari. Questi risultati evidenziano l’importanza dell’effetto che hanno le emozioni nelle scelte d’investimento allontanandosi dalle classiche teorie di portafoglio di finanza tradizionale che consideravano il singolo investitore dotato di razionalità assoluta, ma avvicinandosi invece a modelli più sentiment-based. Al fine di ottenere un'analisi più completa e veritiera, la finanza comportamentale deve essere una buona alleata di quella tradizionale nel momento in cui si devono studiare le variabili che spiegano gli andamenti dei mercati finanziari.