L’obiettivo delle imprese si sta spostando dal solo profitto all’integrazione del profitto con il contributo culturale ed innovativo che queste possono dare. L’elaborato mira a esaminare sia il tipo di imprese ed il campo aziendale in cui le aziende applicano l’arte, sia i diversi metodi adottati, con esempi di innovazioni ottenute. Nel primo capitolo vengono definite le imprese creative driven, oggetto principale di questa analisi. Le suddette imprese non sono quelle strettamente operanti nel settore culturale e creativo, bensì sono definite come aziende che utilizzano al loro interno varie forme di arte e creatività per innovare. Si possono distinguere perciò tre diversi campi di applicazione dell’arte dentro l’impresa. Il primo, più simbolico, sfrutta l’arte per creare un’identità di impresa e fidelizzare il cliente. Il secondo ha l’obiettivo di coinvolgere i propri dipendenti, stimolandoli all’utilizzo della loro creatività per trovare nuove idee, focalizzato quindi sulle risorse umane aziendali. Il terzo campo di applicazione è nella filiera, dove si svolge un intercambio di ruoli tra gli attori; questi non si limitano più alla loro mansione ma iniziano ad occuparsi di diversi settori, dando la possibilità all’impresa di ricevere punti di vista esterni. Dopo aver analizzato le diverse applicazioni dell’arte da parte delle imprese, nel secondo capitolo si presenterà un focus sui tre diversi metodi attraverso cui si può diventare imprese creative driven. Un primo metodo è l’open innovation che presuppone la condivisione di idee con agenti esterni, si presenterà la distinzione tra utilizzare idee esterne o condividere le idee interne all’azienda perché queste vengano implementate da altri. Il secondo metodo si focalizza invece sulla valorizzazione delle risorse umane. Sono esposte le diverse modifiche degli spazi di lavoro atte a stimolare la creatività dei dipendenti e favorirne il loro coinvolgimento così come il metodo dell’art thinking, ossia utilizzare il pensiero dell’artista - quindi fuori dagli schemi - per sviluppare nuove idee; tutti metodi resi possibili dalla presenza di leader improntati alla creatività. Infine, nel terzo capitolo verrà approfondito un metodo in particolare che rende le imprese creative driven: il design thinking. Attraverso un confronto con il business model canvas verranno analizzati i punti deboli e quelli di forza del design thinking. Il modello, infatti, implica l’utilizzo di cinque step per arrivare alla creazione di nuove idee, tralasciando però degli aspetti economici fondamentali. Questo modello è stato integrato dal business model canvas, che prende anche in considerazione delle previsioni di costi e ricavi per la creazione di nuove idee. Quest’ultimo modello è costituito da nove blocchi in cui vengono analizzati i diversi aspetti per lo sviluppo di un’idea. Contrariamente al design thinking però, presuppone l’esistenza di un’idea ed ha un’applicazione più rigida da seguire. L’elaborato discute infine come sia possibile migliorare il metodo del design thinking attraverso un’ibridazione con il business model canvas.

Arte nelle aziende: un punto di vista organizzativo

MUGGIANU, EMILIA
2022/2023

Abstract

L’obiettivo delle imprese si sta spostando dal solo profitto all’integrazione del profitto con il contributo culturale ed innovativo che queste possono dare. L’elaborato mira a esaminare sia il tipo di imprese ed il campo aziendale in cui le aziende applicano l’arte, sia i diversi metodi adottati, con esempi di innovazioni ottenute. Nel primo capitolo vengono definite le imprese creative driven, oggetto principale di questa analisi. Le suddette imprese non sono quelle strettamente operanti nel settore culturale e creativo, bensì sono definite come aziende che utilizzano al loro interno varie forme di arte e creatività per innovare. Si possono distinguere perciò tre diversi campi di applicazione dell’arte dentro l’impresa. Il primo, più simbolico, sfrutta l’arte per creare un’identità di impresa e fidelizzare il cliente. Il secondo ha l’obiettivo di coinvolgere i propri dipendenti, stimolandoli all’utilizzo della loro creatività per trovare nuove idee, focalizzato quindi sulle risorse umane aziendali. Il terzo campo di applicazione è nella filiera, dove si svolge un intercambio di ruoli tra gli attori; questi non si limitano più alla loro mansione ma iniziano ad occuparsi di diversi settori, dando la possibilità all’impresa di ricevere punti di vista esterni. Dopo aver analizzato le diverse applicazioni dell’arte da parte delle imprese, nel secondo capitolo si presenterà un focus sui tre diversi metodi attraverso cui si può diventare imprese creative driven. Un primo metodo è l’open innovation che presuppone la condivisione di idee con agenti esterni, si presenterà la distinzione tra utilizzare idee esterne o condividere le idee interne all’azienda perché queste vengano implementate da altri. Il secondo metodo si focalizza invece sulla valorizzazione delle risorse umane. Sono esposte le diverse modifiche degli spazi di lavoro atte a stimolare la creatività dei dipendenti e favorirne il loro coinvolgimento così come il metodo dell’art thinking, ossia utilizzare il pensiero dell’artista - quindi fuori dagli schemi - per sviluppare nuove idee; tutti metodi resi possibili dalla presenza di leader improntati alla creatività. Infine, nel terzo capitolo verrà approfondito un metodo in particolare che rende le imprese creative driven: il design thinking. Attraverso un confronto con il business model canvas verranno analizzati i punti deboli e quelli di forza del design thinking. Il modello, infatti, implica l’utilizzo di cinque step per arrivare alla creazione di nuove idee, tralasciando però degli aspetti economici fondamentali. Questo modello è stato integrato dal business model canvas, che prende anche in considerazione delle previsioni di costi e ricavi per la creazione di nuove idee. Quest’ultimo modello è costituito da nove blocchi in cui vengono analizzati i diversi aspetti per lo sviluppo di un’idea. Contrariamente al design thinking però, presuppone l’esistenza di un’idea ed ha un’applicazione più rigida da seguire. L’elaborato discute infine come sia possibile migliorare il metodo del design thinking attraverso un’ibridazione con il business model canvas.
2022
Art in business: an organizational view
Aziende
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Arte
Formazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/53634