Evoluzione temporale di trattamenti ed outcomes di pazienti con metastasi cerebrali da carcinoma mammario

Razionale: Lo sviluppo di metastasi cerebrali risulta essere una delle cause principali di morbidità ed è tipicamente associato ad una prognosi infausta. Oggi, grazie al miglioramento delle tecniche diagnostiche e alla disponibilità di nuove strategie terapeutiche, il numero di pazienti con metastasi cerebrali da carcinoma mammario è in aumento. Lo studio ha l’obiettivo di analizzare come si siano modificate le caratteristiche di pazienti con metastasi cerebrali e come si siano evoluti gli approcci terapeutici dal 2000 al 2021, comprese eventuali modifiche nella sopravvivenza e nei fattori prognostici avvenute in questo periodo di tempo. Materiali e metodi: In questo studio è stata analizzata una coorte monocentrica di pazienti con carcinoma mammario con metastasi cerebrali presso l’Istituto Oncologico Veneto IRCCS tra il 2000 e il 2021. I pazienti sono stati divisi in tre gruppi temporali: 2000-2007, 2008-2014, 2015-2021. La sopravvivenza globale è stata definita come l’intervallo di tempo intercorso tra la data di diagnosi di metastasi cerebrali e la data dell’ultimo follow up o di morte ed è stata calcolata utilizzando il metodo di Kaplan-Meier. Per la valutazione dei fattori prognostici si sono utilizzati modelli di regressione Cox univariato e multivariato. Risultati: Il presente studio ha incluso 343 pazienti: 50 nel gruppo 2000-2007, 123 nel gruppo 2008-2014 e 170 nel gruppo 2015-2021. Nel periodo di tempo in analisi, abbiamo osservato un significativo incremento nella percentuale di pazienti diagnosticati con metastasi cerebrali al momento della prima diagnosi di malattia metastatica (dall’8% nel primo periodo al 29,4% nel più recente) e un significativo miglioramento delle condizioni generali dei pazienti, valutato mediante Karnofsky Performance Status (KPS), al momento della diagnosi. E’ stato osservato un aumento significativo nella percentuale di pazienti che presentava anche coinvolgimento leptomeningeo. Abbiamo inoltre osservato significative modifiche nelle strategie terapeutiche per pazienti con metastasi cerebrali nel periodo di tempo preso in analisi. Si è osservato un progressivo aumento nella percentuale di pazienti trattate con radioterapia stereotassica (dal 6% del primo gruppo al 34,9% del terzo gruppo, p<0,001) e nel numero di trattamenti locoregionali ricevuti. Abbiamo osservato un significativo aumento sia nell’utilizzo di trattamenti anti-HER2 (28% nel 2000-2007, 74,4% nel 2008-2014, e 84,6% nel 2015-2021, p<0.001) che nel numero di linee di terapia anti-HER2 ricevute e nell’utilizzo di terapie ormonali. Non abbiamo osservato significative variazioni nella sopravvivenza globale (OS) delle pazienti nel periodo preso in esame, né specificamente nei sottotipi HR+/HER2- (p=0.722), HR+/HER2+ (p=0.384) e triplo negativo (p=0.509). E' stato osservato un significativo miglioramento nella sopravvivenza globale nel sottogruppo di pazienti HR-HER2+ (mOS 6,2 mesi nel 2000-2007, 7,6 mesi nel 2008-2014, 23,6 mesi nel 2015-2021; p=0.005). Lo stato positivo di HER2 è diventato progressivamente un fattore prognostico positivo nel periodo in esame. La presenza di metastasi extracraniche è diventata progressivamente un fattore prognostico negativo, ed il controllo della malattia extracranica è diventato un fattore prognostico positivo. L'età ha progressivamente perso il suo significato come fattore prognostico, mentre performance status e la presenza di coinvolgimento leptomeningeo si sono mantenuti fattori prognostici significativi in tutti i periodi di tempo considerati. Conclusioni: Questo studio ha mostrato come la prognosi dei pazienti con metastasi cerebrali rimane infausta. È stato osservato un miglioramento significativo nella sopravvivenza di pazienti con carcinoma mammario HR-/HER2+ negli anni. Abbiamo inoltre osservato anche un’evoluzione dei fattori prognostici significativi in pazienti con metastasi cerebrali.