Molto spesso non è semplice identificare le specie quando queste sono morfologicamente molto simili e vivono in simpatria. Tra i lepidotteri, il genere Erebia mostra delle specie morfologicamente simili che si sovrappongono nella loro distribuzione geografica e quindi difficili da distinguere in maniera assoluta sia sul campo che in laboratorio. Quindi, un metodo al quale si ricorre spesso è quello dell’identificazione molecolare attraverso il DNA barcoding. Negli animali il DNA barcoding utilizza il sequenziamento di una porzione in 5’ del gene mitocondriale per la citocromo ossidasi I (COI). Il protocollo prevede diversi passaggi, tra cui l’estrazione del DNA da una parte del corpo dell’individuo, l’amplificazione della porzione del gene COI ed il suo sequenziamento. Infine, le sequenze ottenute vengono confrontate con le sequenze presenti all’interno di una banca dati di riferimento per il DNA barcoding per trovare una corrispondenza e permettere l’identificazione di specie. I risultati non indicano una chiara distinzione delle due specie prese in esame, E. ligea ed E. euryale. Inoltre, analizzando le distanze genetiche si è osservato che tra i gruppi considerati (E. ligea, E. euryale e i campioni bellunesi) questa era molto elevata entro i campioni di E. ligea e tra E. ligea e gli altri due gruppi. Il gruppo dei campioni bellunesi mostrava bassa diversità genetica, simile ai campioni di E. euryale suggerendo che i campioni bellunesi rappresentano un’unica specie appartenente a E. euryale.
DNA barcoding per l'identificazione di farfalle Erebia euryale nelle prealpi bellunesi
ANGIARI, VALENTINA
2022/2023
Abstract
Molto spesso non è semplice identificare le specie quando queste sono morfologicamente molto simili e vivono in simpatria. Tra i lepidotteri, il genere Erebia mostra delle specie morfologicamente simili che si sovrappongono nella loro distribuzione geografica e quindi difficili da distinguere in maniera assoluta sia sul campo che in laboratorio. Quindi, un metodo al quale si ricorre spesso è quello dell’identificazione molecolare attraverso il DNA barcoding. Negli animali il DNA barcoding utilizza il sequenziamento di una porzione in 5’ del gene mitocondriale per la citocromo ossidasi I (COI). Il protocollo prevede diversi passaggi, tra cui l’estrazione del DNA da una parte del corpo dell’individuo, l’amplificazione della porzione del gene COI ed il suo sequenziamento. Infine, le sequenze ottenute vengono confrontate con le sequenze presenti all’interno di una banca dati di riferimento per il DNA barcoding per trovare una corrispondenza e permettere l’identificazione di specie. I risultati non indicano una chiara distinzione delle due specie prese in esame, E. ligea ed E. euryale. Inoltre, analizzando le distanze genetiche si è osservato che tra i gruppi considerati (E. ligea, E. euryale e i campioni bellunesi) questa era molto elevata entro i campioni di E. ligea e tra E. ligea e gli altri due gruppi. Il gruppo dei campioni bellunesi mostrava bassa diversità genetica, simile ai campioni di E. euryale suggerendo che i campioni bellunesi rappresentano un’unica specie appartenente a E. euryale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/53743