Il potere di controllo del datore di lavoro è stato più volte oggetto di una regolamentazione chiara e precisa al fine di salvaguardare la riservatezza del lavoratore. Il legislatore italiano si è uniformato alla disciplina del GDPR (General Data Protection Regulation) del 2016 modificando e aggiornando il vigente Codice Privacy del 2003. Il Codice al fine della tutela del lavoratore rimanda alla disciplina contenuta nello Statuto dei Lavoratori, che si pone come fonte principale al fine di regolare il potere di controllo del datore di lavoro. La tesi si concentra in modo particolare sull’art. 4 dello Statuto riguardante l’uso di impianti audiovisivi e altri strumenti di controllo a distanza. Si analizza la diversa disciplina prevista prima e dopo l’entrata in vigore del d.lgs. 151 del 2015 (Riforma Jobs Act) che ha introdotto importanti modifiche rispetto alla possibilità del datore di lavoro di controllare l’attività lavorativa svolta dai propri dipendenti. Si passa poi all’analisi di vari strumenti sempre più in uso nelle realtà aziendali e alle modalità di trattamento dei dati raccolti anche con riferimento alle nuove modalità di lavoro digitale.
La tutela della riservatezza dei lavoratori nei controlli a distanza
PICCOLO, JESSICA
2022/2023
Abstract
Il potere di controllo del datore di lavoro è stato più volte oggetto di una regolamentazione chiara e precisa al fine di salvaguardare la riservatezza del lavoratore. Il legislatore italiano si è uniformato alla disciplina del GDPR (General Data Protection Regulation) del 2016 modificando e aggiornando il vigente Codice Privacy del 2003. Il Codice al fine della tutela del lavoratore rimanda alla disciplina contenuta nello Statuto dei Lavoratori, che si pone come fonte principale al fine di regolare il potere di controllo del datore di lavoro. La tesi si concentra in modo particolare sull’art. 4 dello Statuto riguardante l’uso di impianti audiovisivi e altri strumenti di controllo a distanza. Si analizza la diversa disciplina prevista prima e dopo l’entrata in vigore del d.lgs. 151 del 2015 (Riforma Jobs Act) che ha introdotto importanti modifiche rispetto alla possibilità del datore di lavoro di controllare l’attività lavorativa svolta dai propri dipendenti. Si passa poi all’analisi di vari strumenti sempre più in uso nelle realtà aziendali e alle modalità di trattamento dei dati raccolti anche con riferimento alle nuove modalità di lavoro digitale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/53769