L'interveniente adesivo e i suoi poteri processuali

L’intervento adesivo dipendente trova sua fonte primaria -tralasciate quindi le norme di natura meramente formale e procedurale- nell’art. 105 co. 2 c.p.c., che facultando laconicamente il terzo a ciò interessato all’accessione al giudizio, lascia ampiamente impregiudicata ogni questione attinente a legittimazione e posizione processuale di questi. In assenza di dettato normativo esaustivo e di univoca scelta di diritto positivo da parte del legislatore, criteri orientativi per il discernimento della questione sono la qualificazione della figura dell’interveniente adesivo medesimo e il suo inquadramento sistematico: si intende quindi esaminare le differenti posizioni di cui in merito dà conto la letteratura, con attenzione precipua allo studio dei poteri processuali esercitabili in giudizio dal terzo acceduto.