In recent decades we have witnessed a growing movement of interest in typical products, these are requested by consumers for their intrinsic characteristics (quality, taste, smell, colour, organoleptic properties, etc.), but also for their symbolic properties (name, tradition, history, etc.). The typical product has been assigned to itself a series of attributes that for its definition cannot miss, such as the territory and tradition. The typical product is intrinsically linked to a territory, which does not necessarily indicate a single physical place, but a set of conditions that include numerous material attributes (physical and environmental) and immaterial (its history, its knowledge and processing techniques). The other essential element is tradition, it’s no coincidence that it’s often assumed that the typical product must represent the tradition or an intrinsic set of knowledge of remote times connected to a territory and consequently, it’s assumed that it must be realized according to knowledge, methods, and practices that sink their roots in that specific place. Analyzing typical food products offers us an opportunity to study the functioning of the current market, from the organization of supply to the structure of demand. Focusing on the theme of typicality, we can understand how, in recent decades, industry and marketing have exploited this link between tradition and nostalgia, to increase the symbolic perception of some products. This thesis is a tool for historical and economic reflection on the relationship between an “original" typical product and its imitations, depicted as avatars. The path that this study undertakes sees an analysis conducted both at a conceptual level (is the avatar a counterfeit or is it a tool to "democratize" luxury?) and from an applied perspective, retracing the history of one of the most imitated typical product in the world: Traditional Balsamic Vinegar of Modena.

Negli ultimi decenni si è potuto assistere ad un crescente movimento di interesse per i prodotti tipici, questi sono richiesti dai consumatori per le loro caratteristiche intrinseche (qualità, sapore, odore, colore, proprietà organolettiche, ecc.), ma anche per le loro proprietà simboliche (nome, tradizione, storia, ecc.). Il prodotto tipico vede assegnato a sé una serie di attributi che per la sua definizione non possono mancare, come ad esempio il territorio e la tradizione. Il prodotto tipico è intrinsecamente legato ad un territorio, che non indica per forza un solo luogo fisico, bensì un insieme di condizioni che comprendono numerosi attributi materiali (fisici e ambientali) e immateriali (la sua storia, i suoi saperi e tecniche di lavorazione). L’altro elemento essenziale è la tradizione, non a caso spesso si assume come il prodotto tipico debba rappresentare la tradizione produttiva, ovvero un insieme intrinseco di saperi di tempi remoti connessi a un territorio e di conseguenza si presuppone che debba essere realizzato secondo saperi, metodi e pratiche che affondino le proprie radici nel suddetto luogo. Analizzare i prodotti tipici alimentari ci offre un’opportunità di studiare il funzionamento del mercato attuale, dall’organizzazione dell’offerta, fino alla struttura della domanda. Soffermandosi sul tema della tipicità, possiamo comprendere come, negli ultimi decenni, l’industria e il marketing abbiano sfruttato questo legame tra tradizione e nostalgia, per aumentare la percezione simbolica di alcuni prodotti. Questa tesi si pone come uno strumento di riflessione, storica ed economica, sul rapporto tra un prodotto tipico “originale” e le sue imitazioni, raffigurati come avatar. Il percorso che intraprende questo studio vede un’analisi condotta sia a livello concettuale (l'avatar è una contraffazione o è uno strumento per "democratizzare" il lusso?) sia da una prospettiva applicata, ripercorrendo la storia di uno dei prodotti tipici più imitati al mondo: l'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.

Tra innovazione e tradizione: il caso dell'aceto balsamico di Modena

DA ROS, GIANLUCA
2022/2023

Abstract

In recent decades we have witnessed a growing movement of interest in typical products, these are requested by consumers for their intrinsic characteristics (quality, taste, smell, colour, organoleptic properties, etc.), but also for their symbolic properties (name, tradition, history, etc.). The typical product has been assigned to itself a series of attributes that for its definition cannot miss, such as the territory and tradition. The typical product is intrinsically linked to a territory, which does not necessarily indicate a single physical place, but a set of conditions that include numerous material attributes (physical and environmental) and immaterial (its history, its knowledge and processing techniques). The other essential element is tradition, it’s no coincidence that it’s often assumed that the typical product must represent the tradition or an intrinsic set of knowledge of remote times connected to a territory and consequently, it’s assumed that it must be realized according to knowledge, methods, and practices that sink their roots in that specific place. Analyzing typical food products offers us an opportunity to study the functioning of the current market, from the organization of supply to the structure of demand. Focusing on the theme of typicality, we can understand how, in recent decades, industry and marketing have exploited this link between tradition and nostalgia, to increase the symbolic perception of some products. This thesis is a tool for historical and economic reflection on the relationship between an “original" typical product and its imitations, depicted as avatars. The path that this study undertakes sees an analysis conducted both at a conceptual level (is the avatar a counterfeit or is it a tool to "democratize" luxury?) and from an applied perspective, retracing the history of one of the most imitated typical product in the world: Traditional Balsamic Vinegar of Modena.
2022
Between innovation and tradition: the case of balsamic vinegar of Modena
Negli ultimi decenni si è potuto assistere ad un crescente movimento di interesse per i prodotti tipici, questi sono richiesti dai consumatori per le loro caratteristiche intrinseche (qualità, sapore, odore, colore, proprietà organolettiche, ecc.), ma anche per le loro proprietà simboliche (nome, tradizione, storia, ecc.). Il prodotto tipico vede assegnato a sé una serie di attributi che per la sua definizione non possono mancare, come ad esempio il territorio e la tradizione. Il prodotto tipico è intrinsecamente legato ad un territorio, che non indica per forza un solo luogo fisico, bensì un insieme di condizioni che comprendono numerosi attributi materiali (fisici e ambientali) e immateriali (la sua storia, i suoi saperi e tecniche di lavorazione). L’altro elemento essenziale è la tradizione, non a caso spesso si assume come il prodotto tipico debba rappresentare la tradizione produttiva, ovvero un insieme intrinseco di saperi di tempi remoti connessi a un territorio e di conseguenza si presuppone che debba essere realizzato secondo saperi, metodi e pratiche che affondino le proprie radici nel suddetto luogo. Analizzare i prodotti tipici alimentari ci offre un’opportunità di studiare il funzionamento del mercato attuale, dall’organizzazione dell’offerta, fino alla struttura della domanda. Soffermandosi sul tema della tipicità, possiamo comprendere come, negli ultimi decenni, l’industria e il marketing abbiano sfruttato questo legame tra tradizione e nostalgia, per aumentare la percezione simbolica di alcuni prodotti. Questa tesi si pone come uno strumento di riflessione, storica ed economica, sul rapporto tra un prodotto tipico “originale” e le sue imitazioni, raffigurati come avatar. Il percorso che intraprende questo studio vede un’analisi condotta sia a livello concettuale (l'avatar è una contraffazione o è uno strumento per "democratizzare" il lusso?) sia da una prospettiva applicata, ripercorrendo la storia di uno dei prodotti tipici più imitati al mondo: l'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.
Aceto Balsamico
Tipicità
Innovazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/54029