Marco Polo: il personaggio, la persona, il narratore

The investigation organised in three chapters developed the link between Marco Polo and the Devisement du monde and contemporary culture. This macro-theme is supplemented by others aimed at illuminating every grey area of an apparently enormous subject. The discussion opens with a necessary historical view of the person Marco Polo, referring to some biographical essays on the Venetian. Within the first chapter, subdivided into sub-chapters, one will find a careful analysis of the link between history and contemporary reality, viewing each phase of Marco Polo's life in the adaptations made by writers, filmmakers or cartoonists in contemporary reality. The chapter thus follows in parallel the 'real', historical reconstruction and the construction of a potential life of Marco Polo. This start will therefore show the characteristics attributed in contemporary society to Marco, a young man in the making who becomes the wise and strong connoisseur of the other, of the different. The second chapter will introduce the Devisement du monde in an analysis of certain themes of interest concerning the work's character: the marvellous, the 'estrangement', its function. Following these 'biographical' characteristics of the work, exactly as in the previous chapter, a 'real', philological reconstruction of the work has been prepared, followed by a potential construction, where the characters previously observed are not distorted but functionalised for a contemporary narration in films, TV series or narrative texts. Having thus understood the links between Marco Polo, his work and our contemporary culture, having thus comprehensively understood the essentiality of the whole of Marco Polo, implemented on several occasions in different artistic ways, it was necessary to investigate within the Devisement du monde the motivations for this sometimes distorted, sometimes 'separate' vision -between character, person and narrator- represented on several occasions in contemporary works. The third and final chapter, therefore, sets itself up as the most innovative, administered by an interpretation of the work that is based precisely on an intrinsic tripartition in the work: "Polo narrator", "Polo person", "Polo character". The tripartition aims at constituting functional poles that diversify, and, as defined in the introduction to the chapter, do not only define the figure of Marco, which is certainly prominent. The triadic subdivision of functions will be clearly visible and will follow another tripartition of the text, the thematic one: I. The initiation, where we observe a constantly growing Polo character entrusted to the teaching of his relatives Niccolò and Matteo as well as the constitution of his "adamic" vocation; II. The journey, where Polo the character (divided between Matteo-Niccolò-Marco) will see his total formation, amplifying his interests, getting closer to the court and allowing Polo the narrator a more fruitful and detailed narration; III. The Great Khan, where Polo is here impersonated by Kubilai. Kubilai will be different in physiognomy, in acting but the characteristics assigned to him will be complementary to those of Marco, the Polo character is maintained in his essence and Marco and Kubilai represent the two worlds that are similar but destined to be divided. Finally, a last partition could be added to the triadic partition, which, however, does not create a group in its own right due to a varied and indistinct recovery of what had already been observed in I, II and III, only ending the work with a partial victory of the Adamic mission. The final conclusion is therefore similar to the end of a long journey, the traversal of contemporary culture has shown the particular presence of a different Marco Polo in each work, emphasising, however, certain characteristics that can later be revised in a careful analysis of the work, not only characteristically but also functionally.

L’indagine organizzata in tre capitoli ha sviluppato il legame tra Marco Polo e il Devisement du monde e la cultura contemporanea. A questo macro-tema se ne aggiungono altri volti ad illuminare ogni zona d’ombra di una tematica apparentemente enorme. L’avvio della discussione si apre con una necessaria visione storica della persona Marco Polo. All’interno del primo capitolo si troverà un’attenta analisi del legame tra storia e realtà contemporanea, predisponendo delle "vite potenziali" di Marco Polo. Questo avvio mostrerà dunque le caratteristiche attribuite nella società contemporanea a Marco. Il secondo capitolo introdurrà il Devisement du monde in un’analisi di alcune tematiche d’interesse riguardanti il carattere dell’opera: il meraviglioso, lo “straniamento”, la sua funzione. A seguito di queste caratteristiche “biografiche” dell’opera, esattamente come nel precedente capitolo, si è predisposta una ricostruzione “reale”, filologica, dell’opera seguita da una costruzione potenziale, "popuar". Compresi dunque i legami tra Marco Polo, la sua opera e la nostra cultura contemporanea, compresa dunque complessivamente l’essenzialità del tutto marcopoliano, attuato a più riprese in modi artistici differenti, è stato necessario indagare all’interno del Devisement du monde le motivazioni di questa visione a tratti distorta, a tratti “separata” -tra personaggio, persona e narratore- rappresentata a più riprese nelle opere contemporanee. Il terzo ed ultimo capitolo, dunque, si predispone come il più innovativo, amministrato da un’interpretazione dell’opera che pone le sue basi appunto da una tripartizione intrinseca nell’opera: “Polo narratore”, “Polo persona”, “Polo personaggio”. La tripartizione verte a costituire dei poli funzionali che si diversificano, e, come definito nell’introduzione al capitolo, non definiscono solamente la figura di Marco, la quale certamente però è di rilievo. La suddivisione triadica delle funzioni risulterà ben visibile e seguirà un’altra tripartizione del testo, quella tematica: I. L’iniziazione, dove si osserva un Polo personaggio in crescita costante affidato all’insegnamento dei parenti Niccolò e Matteo oltre al costituirsi della sua vocazione “adamica”; II. Il viaggio, dove Polo personaggio (diviso tra Matteo-Niccolò-Marco) vedrà la sua totale formazione, amplificando i propri interessi, avvicinandosi di più a corte e permettendo al Polo narratore una narrazione più proficua e dettagliata; III. Il Gran Khan, dove Polo personaggio viene qui impersonato da Kublai. Kublai sarà diverso nella fisionomia, nell’agire ma le caratteristiche assegnateli saranno complementari a quelle di Marco, il Polo personaggio è mantenuto nella sua essenza e Marco e Kublai rappresentano i due mondi simili ma destinati ad essere divisi. Infine alla partizione triadica se ne potrebbe aggiungere un’ultima, la quale però, non crea un gruppo a sé a causa di un recupero vario e indistinto di ciò che in I, II e III era già stato osservato, terminando però l’opera solamente con una parziale vittoria della missione adamica. La conclusione definitiva è dunque simile al termine di un lungo viaggio, l’attraversare la cultura contemporanea ha dimostrato la particolare presenza di un Marco Polo diverso per ogni opera, sottolineandone però alcune caratteristiche rivedibili poi in un’attenta analisi dell’opera, non solo caratteriale ma anche funzionale.