La convergenza mediale che ha avuto inizio negli anni novanta grazie ad una sempre maggiore digitalizzazione, ha effetti importanti sui mezzi di comunicazione di massa tradizionali che conosciamo. Seppure in un panorama sempre più vasto e composito di medium a disposizione dell’utente, la televisione mantiene, così come in passato, una centralità rilevante. Come è riuscita a cavalcare l’onda del fenomeno convergente per non restare indietro e per aumentare il pubblico spettatore? Come interagisce con internet e come si modellano i contenuti e le modalità trasmissive in conseguenza a questi cambiamenti? Non solo tecnologie e contenuti cambiano. I principali attori di mercato, broadcaster e spettatore, cambiano pelle influenzando a vicenda i ruoli l’uno dell'altro in un continuo rimodulare limiti e definizioni. La tv entra nel web e viceversa. L’emittente va incontro alle tradizionali e rinnovate esigenze del pubblico e questo collabora a creare visibilità e conversazione attorno al programma televisivo, in un’ottica che lo trasforma da fruitore passivo a consumatore attivo. Lo studio si svolge in tre capitoli che affrontano i diversi ambiti di interazione. Il primo capitolo affronta, dunque, la nascita e il ruolo della televisione come mezzo di comunicazione di massa centrale. Partendo dal contesto in cui nasce, si passa ai primi studi che si sono occupati di valutare i suoi effetti e funzioni. Un secondo paragrafo verte sul passaggio fondamentale dalla paleotelevisione alla neotelevisione, per poi addentrarsi nella questione della convergenza mediale, della smart tv e della social tv. Il secondo capitolo affronta il tema delle serie televisive in quanto formato che ben si presta all’adattamento convergente, con nuovi tempi e luoghi di fruizione. Le nuove piattaforme su cui si distribuiscono le serie tv generano cambiamenti che riguardano le narrazioni, i testi stessi, i broadcaster e i pubblici. Applicando ad un caso studio concreto le osservazioni svolte nei primi due capitoli, si giunge nel terzo a prendere in considerazione la serie televisiva “Mare fuori”. Divisa in tre stagioni, le prime due vengono trasmesse canonicamente su Rai 2, la terza viene caricata con anticipo su Rai Play, piattaforma web della Rai e solo in un secondo momento sui canali tradizionali. L’impatto sui social che questa politica di trasmissione ha generato, ha permesso di creare un vero e proprio fenomeno televisivo. Il successo nella sfera digitale della serie tv viene analizzato tramite l’uso dell’hashtag #marefuori su Twitter, tramite i dati di riproduzione della playlist ufficiale su Spotify e quelli sulla piattaforma Rai Play. Inoltre, il successo viene affrontato anche nella sfera della realtà e, nello specifico, si pone l’accento sull’effetto che il programma ha avuto sul turismo a Napoli.

Le interazioni tra tv tradizionale, serie televisive e media digitali: il caso "Mare fuori"

PELLIZZON, GIULIA
2022/2023

Abstract

La convergenza mediale che ha avuto inizio negli anni novanta grazie ad una sempre maggiore digitalizzazione, ha effetti importanti sui mezzi di comunicazione di massa tradizionali che conosciamo. Seppure in un panorama sempre più vasto e composito di medium a disposizione dell’utente, la televisione mantiene, così come in passato, una centralità rilevante. Come è riuscita a cavalcare l’onda del fenomeno convergente per non restare indietro e per aumentare il pubblico spettatore? Come interagisce con internet e come si modellano i contenuti e le modalità trasmissive in conseguenza a questi cambiamenti? Non solo tecnologie e contenuti cambiano. I principali attori di mercato, broadcaster e spettatore, cambiano pelle influenzando a vicenda i ruoli l’uno dell'altro in un continuo rimodulare limiti e definizioni. La tv entra nel web e viceversa. L’emittente va incontro alle tradizionali e rinnovate esigenze del pubblico e questo collabora a creare visibilità e conversazione attorno al programma televisivo, in un’ottica che lo trasforma da fruitore passivo a consumatore attivo. Lo studio si svolge in tre capitoli che affrontano i diversi ambiti di interazione. Il primo capitolo affronta, dunque, la nascita e il ruolo della televisione come mezzo di comunicazione di massa centrale. Partendo dal contesto in cui nasce, si passa ai primi studi che si sono occupati di valutare i suoi effetti e funzioni. Un secondo paragrafo verte sul passaggio fondamentale dalla paleotelevisione alla neotelevisione, per poi addentrarsi nella questione della convergenza mediale, della smart tv e della social tv. Il secondo capitolo affronta il tema delle serie televisive in quanto formato che ben si presta all’adattamento convergente, con nuovi tempi e luoghi di fruizione. Le nuove piattaforme su cui si distribuiscono le serie tv generano cambiamenti che riguardano le narrazioni, i testi stessi, i broadcaster e i pubblici. Applicando ad un caso studio concreto le osservazioni svolte nei primi due capitoli, si giunge nel terzo a prendere in considerazione la serie televisiva “Mare fuori”. Divisa in tre stagioni, le prime due vengono trasmesse canonicamente su Rai 2, la terza viene caricata con anticipo su Rai Play, piattaforma web della Rai e solo in un secondo momento sui canali tradizionali. L’impatto sui social che questa politica di trasmissione ha generato, ha permesso di creare un vero e proprio fenomeno televisivo. Il successo nella sfera digitale della serie tv viene analizzato tramite l’uso dell’hashtag #marefuori su Twitter, tramite i dati di riproduzione della playlist ufficiale su Spotify e quelli sulla piattaforma Rai Play. Inoltre, il successo viene affrontato anche nella sfera della realtà e, nello specifico, si pone l’accento sull’effetto che il programma ha avuto sul turismo a Napoli.
2022
Interactions between traditional TV, TV series and digital media: the 'Mare fuori' case
Social Tv
Media tradizionali
Nuovi media
Serie televisive
Internet
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Pellizzon_Giulia.pdf

accesso riservato

Dimensione 733.31 kB
Formato Adobe PDF
733.31 kB Adobe PDF

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/54408