Il presente lavoro ha l'obiettivo di discutere criticamente la teoria dei mondi di D. Lewis, nota come concretismo, al fine di mettere in luce sia la struttura logica sia il suo contributo all'interno del dibattito sui mondi possibili. Dopo aver presentato l'ontologia fondamentale del sistema lewisiano, verranno delineate le applicazioni, semantiche e non, del concretismo. All'interno di questa tesi ruolo centrale sarà occupato dal concetto di "riduzione": sappiamo che, a differenza delle teorie rivali riguardo i mondi possibili, quella di Lewis permette di operare una totale riduzione della modalità, ed è in virtù di questo particolare vantaggio che dovrebbe essere scelta come linea interpretativa dei mondi possibili. Da questo lato, si cercherà di mostrare sia il senso metafisico che semantico del riduzionismo modale e la sua importanza dal punto di vista epistemologico per quanto riguarda la valutazione della teoria di Lewis. Nell'ultima parte si discuteranno inoltre concetti che, secondo la letteratura, rappresentano dei "vizi" per il concretismo, ossia la parsimonia ontologica e il rapporto con il senso comune, cercando di mostrare che il concretismo può essere difeso da queste critiche. Dopo aver problematizzato tali "vizi", ci si chiederà infine se il concretismo di Lewis riesca, effettivamente, ad operare una completa riduzione della modalità, come promette.
Mondi possibili: la metafisica di D. Lewis e il problema della riduzione
STERPETTI, DANIELE
2022/2023
Abstract
Il presente lavoro ha l'obiettivo di discutere criticamente la teoria dei mondi di D. Lewis, nota come concretismo, al fine di mettere in luce sia la struttura logica sia il suo contributo all'interno del dibattito sui mondi possibili. Dopo aver presentato l'ontologia fondamentale del sistema lewisiano, verranno delineate le applicazioni, semantiche e non, del concretismo. All'interno di questa tesi ruolo centrale sarà occupato dal concetto di "riduzione": sappiamo che, a differenza delle teorie rivali riguardo i mondi possibili, quella di Lewis permette di operare una totale riduzione della modalità, ed è in virtù di questo particolare vantaggio che dovrebbe essere scelta come linea interpretativa dei mondi possibili. Da questo lato, si cercherà di mostrare sia il senso metafisico che semantico del riduzionismo modale e la sua importanza dal punto di vista epistemologico per quanto riguarda la valutazione della teoria di Lewis. Nell'ultima parte si discuteranno inoltre concetti che, secondo la letteratura, rappresentano dei "vizi" per il concretismo, ossia la parsimonia ontologica e il rapporto con il senso comune, cercando di mostrare che il concretismo può essere difeso da queste critiche. Dopo aver problematizzato tali "vizi", ci si chiederà infine se il concretismo di Lewis riesca, effettivamente, ad operare una completa riduzione della modalità, come promette.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/54415