In un mondo sempre più digitale, la scuola italiana si deve confrontare con alcuni dilemmi riguardanti le nuove tecnologie tra cui la possibilità o meno di usare le stesse fin dalla Scuola dell’Infanzia e, in caso di utilizzo, con quale modalità. A livello normativo, sia le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 sia i Nuovi Scenari del 2018, mettono in luce l’importanza di proporre ai bambini percorsi che vedano la fruizione attiva e consapevole degli strumenti informatici. Spesso però la realtà scolastica è differente: in particolare, nei gradi d’istruzione inferiore, le LIM, i Tablet e le Smart Board vengono utilizzate dai docenti come proiettori di filmati o per riprodurre la musica, vedendo così il bambino come un fruitore passivo. Alcuni autori tra cui Skinner e più recentemente Ferri P. o Piva M. si sono chiesti come le tecnologie potessero essere utilizzate all’interno dei processi d’insegnamento-apprendimento. L’idea attuale è che gli alunni possano ricoprire un ruolo attivo, consapevole e critico nei confronti dei mezzi tecnologici, aiutati oltre che dalle proprie risorse, anche dagli insegnanti e dal gruppo dei pari. Dal punto di vista teorico-didattico ci si sposta sempre più verso un’ottica costruttivista dove il bambino, se correttamente supportato, può apprendere l’utilizzo di alcuni mezzi informatici fin dalla scuola dell’Infanzia ad esempio in percorsi interdisciplinari. A tal proposito, si intende indagare che risvolti possano avere le nuove tecnologie all’interno di un percorso artistico proposto ad una sezione eterogenea di quattro e cinque anni. Dopo un breve excursus sull’evoluzione dei mezzi informatici e il loro ingresso nel contesto scolastico, si sono indagate: • le potenzialità e criticità dell’utilizzo dei media digitali all’interno del percorso Un mare di segni , • le percezioni del disegno analogico e digitale da parte dei bambini coinvolti. Analizzando i dati emersi, attraverso interviste individuali e griglie osservative, risulta che l’utilizzo delle nuove tecnologie in ambito artistico sia possibile fin da piccoli. Interessanti sono state le rilevazioni di preferenze -da parte degli alunni coinvolti- rispetto agli strumenti utilizzati, che hanno visto la compresenza di tecniche tradizionali e digitali.

DI-SEGNO ANALOGICO E DIGITALE SI INCONTRANO ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA. Bruno Munari in “Un mare di segni”

TROMBEN, CARLOTTA
2022/2023

Abstract

In un mondo sempre più digitale, la scuola italiana si deve confrontare con alcuni dilemmi riguardanti le nuove tecnologie tra cui la possibilità o meno di usare le stesse fin dalla Scuola dell’Infanzia e, in caso di utilizzo, con quale modalità. A livello normativo, sia le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 sia i Nuovi Scenari del 2018, mettono in luce l’importanza di proporre ai bambini percorsi che vedano la fruizione attiva e consapevole degli strumenti informatici. Spesso però la realtà scolastica è differente: in particolare, nei gradi d’istruzione inferiore, le LIM, i Tablet e le Smart Board vengono utilizzate dai docenti come proiettori di filmati o per riprodurre la musica, vedendo così il bambino come un fruitore passivo. Alcuni autori tra cui Skinner e più recentemente Ferri P. o Piva M. si sono chiesti come le tecnologie potessero essere utilizzate all’interno dei processi d’insegnamento-apprendimento. L’idea attuale è che gli alunni possano ricoprire un ruolo attivo, consapevole e critico nei confronti dei mezzi tecnologici, aiutati oltre che dalle proprie risorse, anche dagli insegnanti e dal gruppo dei pari. Dal punto di vista teorico-didattico ci si sposta sempre più verso un’ottica costruttivista dove il bambino, se correttamente supportato, può apprendere l’utilizzo di alcuni mezzi informatici fin dalla scuola dell’Infanzia ad esempio in percorsi interdisciplinari. A tal proposito, si intende indagare che risvolti possano avere le nuove tecnologie all’interno di un percorso artistico proposto ad una sezione eterogenea di quattro e cinque anni. Dopo un breve excursus sull’evoluzione dei mezzi informatici e il loro ingresso nel contesto scolastico, si sono indagate: • le potenzialità e criticità dell’utilizzo dei media digitali all’interno del percorso Un mare di segni , • le percezioni del disegno analogico e digitale da parte dei bambini coinvolti. Analizzando i dati emersi, attraverso interviste individuali e griglie osservative, risulta che l’utilizzo delle nuove tecnologie in ambito artistico sia possibile fin da piccoli. Interessanti sono state le rilevazioni di preferenze -da parte degli alunni coinvolti- rispetto agli strumenti utilizzati, che hanno visto la compresenza di tecniche tradizionali e digitali.
2022
ANALOGIC AND DIGITAL DE-SIGN MEET AT KINDERGARTEN. Bruno Munari in “Un mare di segni”
Disegno digitale
Disegno analogico
Educazione mediale
Educazione artistica
Scuola dell'Infanzia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/54499