Vivere e studiare in sicurezza: una ricerca sulla percezione della sicurezza urbana delle studentesse dell'Ateneo di Padova

Il presente elaborato di tesi si pone l'obiettivo di offrire una proposta di intervento operativa in risposta al costrutto di "sicurezza delle donne nei contesti urbani", attraverso il coinvolgimento delle studentesse dell'Ateneo di Padova che abitano e si relazionano nella stessa comunità di appartenenza (quartiere Arcella). Al fine di perseguire tale obiettivo, è stato necessario inquadrare l’esigenza alla base dell'intervento entro la cornice teorico-metodologica del sociologo canadese Erving Goffman, ponendo il focus della ricerca nel modo in cui gli attori sociali “uomini” e “donne” si relazionano nei contesti urbani, alla luce di fattori culturali, sociali, economici e ambientali, peculiari del contesto di riferimento (considerando i processi di disattenzione civile, attenzione incivile, interazione focalizzata, norme, aspettative reciproche, lavoro emozionale…). I dati sono stati raccolti attraverso una ricerca bibliografica e sitografica di contributi presenti in letteratura in ambito di psicologia urbana, geografia urbana e psicologia sociale, orientata all’individuazione di indicatori di sicurezza urbana. Successivamente è stato somministrato un questionario indirizzato alle studentesse dell'Ateneo di Padova, le cui risposte sono state infine discusse attraverso un focus group. A partire dai dati emersi, è stata elaborata una proposta operativa condivisa con le partecipanti, contemplando il coinvolgimento anche di altri attori sociali che contribuiscono a formare la comunità del quartiere Arcella (es: figure sociali istituzionali come le forze dell’ordine; figure sociali “orizzontali” come il vicinato, le famiglie, i commercianti). Questo, al fine di creare una proposta di intervento che parta dalle studentesse e “reindirizzare”, così, la responsabilità del fenomeno in esame al livello dei cittadini tutti.