Introduzione: I carcinomi ovarici rappresentano il 30% dei tumori dell’apparato genitale femminile e circa il 60% di tutti i tumori ovarici; tra questi il più frequente è il carcinoma sieroso di alto grado (70% dei carcinomi ovarici) il cui comportamento biologico dipende da fattori quali l’istotipo, il profilo molecolare ed il microambiente tumorale; ad essi si affianca il profilo metabolico che numerosi studi indicano come fattore di tumorigenesi implicato nella progressione di malattia e nella risposta alla terapia. Scopo: MCT1 e MCT4 sono marcatori metabolici il cui grado di espressione, in modelli sperimentali e studi retrospettivi, è stato correlato ad una prognosi sfavorevole e alla resistenza alla terapia. Da ciò deriva, nell’ambito dello studio di queste molecole, la necessità di un’accurata valutazione quantitativa per un’opportuna stratificazione. Questo elaborato si propone di valutare l’impatto dell’analisi d’immagine digitale nell’esame dell’espressione di tali marcatori in tessuto tumorale ovarico, confrontandola con la stima quantitativa soggettiva. Materiali e metodi: Sono stati selezionati retrospettivamente 24 casi di carcinoma sieroso di alto grado nel periodo compreso tra giugno 2018 e giugno 2020. Per ogni caso è stato scelta un’area rappresentativa della neoplasia e sono state eseguite le colorazioni immunoistochimiche per MCT1 ed MCT4; sugli stessi preparati il patologo ha calcolato la percentuale di positività al microscopio ottico; in seguito i campioni sono stati digitalizzati con Ventana DP slide scanner ed analizzati con il software QuPath per quantificarne l’espressione. Risultati: È stato operato un confronto tra la valutazione effettuata tramite analisi di immagine digitale e quella soggettiva eseguita dal patologo al microscopio ottico. I dati hanno evidenziato la sostanziale sovrapponibilità delle due metodiche; l’analisi digitale, tuttavia, ha mostrato da un lato maggiore sensibilità soprattutto nei casi in cui non era stata evidenziata alcuna positività al microscopio ottico e dall’altro una leggera tendenza a sovrastimare, in particolare nei casi a più elevata positività. Conclusioni: Il metodo di analisi di immagine digitale si è rivelato sovrapponibile all’indagine soggettiva al microscopio ottico nello stratificare i diversi gradi di espressione di MCT1 e MCT4. In virtù dell’approccio oggettivo e standardizzato che la metodica offre attraverso l’algoritmo dedicato del software, possiamo considerare quest’ultima un valido strumento per lo studio di questi marcatori, applicabile ad una più ampia serie di casi.

Valutazione di MCT1 e MCT4 nei carcinomi ovarici: stima quantitativa e analisi d'immagine digitale a confronto nello studio di marcatori metabolici

FANIN, GIULIA
2022/2023

Abstract

Introduzione: I carcinomi ovarici rappresentano il 30% dei tumori dell’apparato genitale femminile e circa il 60% di tutti i tumori ovarici; tra questi il più frequente è il carcinoma sieroso di alto grado (70% dei carcinomi ovarici) il cui comportamento biologico dipende da fattori quali l’istotipo, il profilo molecolare ed il microambiente tumorale; ad essi si affianca il profilo metabolico che numerosi studi indicano come fattore di tumorigenesi implicato nella progressione di malattia e nella risposta alla terapia. Scopo: MCT1 e MCT4 sono marcatori metabolici il cui grado di espressione, in modelli sperimentali e studi retrospettivi, è stato correlato ad una prognosi sfavorevole e alla resistenza alla terapia. Da ciò deriva, nell’ambito dello studio di queste molecole, la necessità di un’accurata valutazione quantitativa per un’opportuna stratificazione. Questo elaborato si propone di valutare l’impatto dell’analisi d’immagine digitale nell’esame dell’espressione di tali marcatori in tessuto tumorale ovarico, confrontandola con la stima quantitativa soggettiva. Materiali e metodi: Sono stati selezionati retrospettivamente 24 casi di carcinoma sieroso di alto grado nel periodo compreso tra giugno 2018 e giugno 2020. Per ogni caso è stato scelta un’area rappresentativa della neoplasia e sono state eseguite le colorazioni immunoistochimiche per MCT1 ed MCT4; sugli stessi preparati il patologo ha calcolato la percentuale di positività al microscopio ottico; in seguito i campioni sono stati digitalizzati con Ventana DP slide scanner ed analizzati con il software QuPath per quantificarne l’espressione. Risultati: È stato operato un confronto tra la valutazione effettuata tramite analisi di immagine digitale e quella soggettiva eseguita dal patologo al microscopio ottico. I dati hanno evidenziato la sostanziale sovrapponibilità delle due metodiche; l’analisi digitale, tuttavia, ha mostrato da un lato maggiore sensibilità soprattutto nei casi in cui non era stata evidenziata alcuna positività al microscopio ottico e dall’altro una leggera tendenza a sovrastimare, in particolare nei casi a più elevata positività. Conclusioni: Il metodo di analisi di immagine digitale si è rivelato sovrapponibile all’indagine soggettiva al microscopio ottico nello stratificare i diversi gradi di espressione di MCT1 e MCT4. In virtù dell’approccio oggettivo e standardizzato che la metodica offre attraverso l’algoritmo dedicato del software, possiamo considerare quest’ultima un valido strumento per lo studio di questi marcatori, applicabile ad una più ampia serie di casi.
2022
Evaluation of MCT1 and MCT4 in ovarian carcinomas: quantitative estimation and digital image analysis compared in the study of metabolic markers
MCT1
MCT4
carcinoma ovarico
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/54654