Componenti monoclonali e variazione della aPTT-ratio in pazienti non anticoagulati: casualità o causalità? Uno studio retrospettivo.

INTRODUCTION The aim of this thesis was to look for a possible link between the presence of monoclonal components (monoclonal components, c.m.) and the variation of activated partial thromboplastin time, expressed in ratio (aptt-ratio, activated Partial Thromboplastin Time ratio), in the different subjects recruited and studied with a retrospective approach, and according to the criteria established by the zonal ethics committee; more precisely it was to define the type and degree of correlation between the isotype of the c.m. and the quantification of these components (as independent variables) and aPTT-ratio (as a dependent variable)by attempting to identify confounding factors by different statistical methods in order to restrict the dispersion between the various continuous variables considered to the highest statistically significant level, and be able to derive indications on a possible influence on coagulative homeostasis. This working hypothesis comes not only from retrospective evaluation, especially statistical, but also observational, that is from evidence of literature in support of a possible role of the different molecular structure of the C.M. and their interaction with some enzymatic factors of coagulation, especially the intrinsic pathway. MATERIALS AND METHODS The aptt-ratio values and the quantification values of the different C.M. of 461 subjects were used; raw data have been obtained from a computer query that has allowed to extract in Excel from the LIS of the laboratory of Analysis of the garrison of the Hospital of Alto Vicentino of Santorso (D2 of Aulss7 Pedemontana, VI) data related to the isotype of monoclonal components, their quantification in g/dl, and the aptt-ratio of patients followed in the considered five-year period, which was from 1 January 2015 to 31 December 2019. The main criterion for selecting such patients, in other words exclusion criterion, was the absence of any known anticoagulant therapy during the five-year period defined. The data obtained were obtained from instrumentation operating in the same period both as regards the results of the aptt-ratio (Sysmex CS5100, Siemens-healthineers), both in the immuno-subtraction (IT) characterization of the C.M. and their quantification (Capillarys2, SEBIA). These data were processed according to non-parametric statistical methods, comparing the different groups divided by the c.m. isotype and by quantification (such as independent variables), and by aPTT-ratio (such as dependent variable). RESULTS From the statistical calculations there is a significant correlation between the C.M. characterized as IgA kappa, their quantity and the increase of the aptt-ratio; this correlation has been shown to be lower for the C.M. characterized as IgM kappa: in this case, in fact, not only the aptt-ratio tended not to be high, but also seemed to play a role their quantification, less for the C.M. IgM kappa than the C.M. IgA kappa; this aspect has induced to confirm the hypothesis of a minor inconsistency in the interaction between the factors of the intrinsic way and such C.M. CONCLUSIONS The statistical analysis carried out has led to the development of new hypotheses that can explain the correlation emerged between aPTT-ratio and C.M.; it is proposed to continue the study with further and more targeted laboratory approaches that consist in isolating the C.M. IgAk and IgMk, isotypes that have provided a significant p-value, to analyze their influence in a normal plasma pool and see if their behavior confirms the results obtained through statistical tests. Finally, it is considered desirable to continue this work, also with a view to a multicentric study with independent databases to collect further data and confirm the correlation that has emerged.

INTRODUZIONE Lo scopo di tale Tesi è stato quello di cercare un possibile nesso tra la presenza delle componenti monoclonali (monoclonal components, C.M.) e la variazione del tempo di tromboplastina parziale attivato, espresso in ratio (aPTT-ratio, activated Partial Thromboplastin Time ratio), nei diversi Soggetti reclutati e studiati con un approccio retrospettivo, e secondo i criteri stabiliti dal comitato etico zonale; più precisamente esso è stato quello di definire il tipo e grado di correlazione tra isotipo delle C.M. e la quantificazione di tali componenti (come variabili indipendenti) e la aPTT-ratio (come varabile dipendente), cercando di identificare tramite diversi metodi statistici i fattori confondenti al fine di restringere al massimo livello statisticamente significativo la dispersione tra le diverse variabili continue considerate, e poterne ricavare indicazioni su una possibile influenza sulla omeostasi coagulativa. Tale ipotesi di lavoro viene non solo dalla valutazione retrospettiva, in particolar modo statistica, ma anche osservazionale, cioè da evidenze di letteratura a sostegno di un possibile ruolo della diversa struttura molecolare delle C.M. e una loro interazione con alcuni fattori enzimatici della coagulazione, in particolar modo della via intrinseca. MATERIALI E METODI Sono stati utilizzati i valori delle aPTT-ratio e i valori delle quantificazioni delle diverse C.M. di 461 Soggetti; i dati grezzi sono stati ricavati da una query informatica che ha permesso di estrarre in Excel dal LIS del laboratorio di Analisi del presidio dell’Ospedale dell’Alto Vicentino di Santorso (D2 della Aulss7 Pedemontana,VI) i dati inerenti all’isotipo delle componenti monoclonali, alla loro quantificazione in g/dL, e alle aPTT-ratio dei Pazienti seguiti nel quinquennio considerato, che è stato dal 1° Gennaio 2015 al 31 Dicembre 2019. Il criterio principale di selezione di tali Pazienti, in altri termini criterio di esclusione, è stato quello della assenza di qualsiasi nota terapia anticoagulante in corso del quinquennio definito. I dati ricavati sono stati ottenuti da strumentazioni operanti egualmente in tale periodo sia per quanto attiene i risultati della aPTT-ratio (Sysmex CS5100, Siemens-healthineers), sia per quanto attiene la caratterizzazione tramite immuno-sottrazione (Immuno-Typing, IT) delle C.M. e la loro quantificazione (Capillarys2, SEBIA). Tali dati sono stati elaborati secondo metodi statistici non parametrici, confrontando i diversi gruppi divisi per isotipo della C.M. e per quantificazione (quali variabili indipendenti), e per aPTT-ratio (quale variabile dipendente). RISULTATI Dalle elaborazioni statistiche risulta esserci una correlazione significativa tra le C.M. caratterizzate come IgA kappa, la loro quantità e l’aumento della aPTT-ratio; tale correlazione si è dimostrata inferiore per quanto attiene le C.M. caratterizzate come IgM kappa: in tal caso, infatti, non solo la aPTT-ratio tendeva a non essere alta, ma anche sembrava giocare un ruolo la loro quantificazione, minore per le C.M. IgM kappa rispetto alle C.M. IgA kappa; tale aspetto ha indotto ad avvalorare la ipotesi di una minore aspecificità nella interazione tra i fattori della via intrinseca e tali C.M. CONCLUSIONI L’analisi statistica svolta ha portato allo sviluppo di nuove ipotesi che possano spiegare la correlazione emersa tra aPTT-ratio e C.M. ; oltre a questo, si propone di proseguire lo studio con ulteriori e più mirati approcci laboratoristici che consistono nell’isolare le C.M. IgAk ed IgMk, isotipi che hanno fornito un p-value significativo, per analizzare la loro influenza in un pool di plasma normale e vedere se il loro comportamento conferma i risultati ottenuti tramite test statistici. Infine si ritiene sia auspicabile continuare tale lavoro, anche nell’ottica di uno studio multicentrico con database indipendenti per raccogliere ulteriori dati e confermare la correlazione emersa.