Introduzione: l’utilizzo dei mezzi di contrasto nella diagnostica per immagini, in particolare in radiologia, permette uno studio più accurato di alcune strutture dell’organismo. Lo sviluppo di nefropatia indotta da mezzo di contrasto (CIN) rappresenta uno dei principali rischi nei pazienti con preesistente insufficienza renale cronica, e per questo si rende fondamentale la valutazione della funzionalità renale prima della somministrazione del mezzo di contrasto. L’implementazione di uno strumento di tipo Point of Care per la misurazione di creatinina ed eGFR nel reparto di Radiologia può ridurre il rischio di CIN e migliorare il flusso di lavoro. L’obiettivo dello studio è quello di valutare la comparabilità dei risultati tra il POCT StatSensor (Nova Biomedical) prima della sua implementazione in routine e i due metodi di riferimento di laboratorio Dimension Vista® 1500 (Siemens) e ARCHITECT c16000 (Abbott). Materiali e metodi: nel mese di maggio 2023 sono stati raccolti i campioni di sangue di 54 pazienti presso l’ospedale “Alto vicentino” di Santorso e di 39 pazienti presso l’ospedale “San Bassiano” di Bassano del Grappa. I campioni di sangue dei pazienti sono stati analizzati attraverso il dispositivo POCT StatSensor. Gli stessi campioni sono stati poi testati attraverso la strumentazione di laboratorio, che nell’ospedale di Santorso è rappresentata da Dimension Vista® 1500, mentre nell’ospedale di Bassano del Grappa da ARCHITECT c16000. Risultati: inizialmente sono stati definiti i criteri di accettabilità basati sulla variabilità biologica della creatinina, fissando il limite massimo di bias accettabile a 5.6%. Successivamente sono state eseguite le analisi grafiche e statistiche delle concentrazioni di creatinina ottenute e dei valori di eGFR calcolati. Per ciascun esperimento di comparabilità è stato elaborato un grafico di Bland-Altman e un modello di regressione di Passing Bablok. Conclusioni: i risultati del dispositivo POCT StatSensor si sono rivelati non comparabili con quelli degli strumenti di laboratorio. È inoltre emerso che, nonostante l’effettiva riduzione del TAT e l’assenza di difficoltà nell’analisi, lo svantaggio principale per lo strumento POCT è rappresentato dal costo elevato rispetto alle prestazioni di laboratorio. È dunque opportuno ricercare altre soluzioni in grado di ottimizzare il flusso operativo del servizio di Radiologia.
Implementazione di un dispositivo POCT per la determinazione della creatinina plasmatica nel contesto radiologico
FORNASIER, CHIARA
2022/2023
Abstract
Introduzione: l’utilizzo dei mezzi di contrasto nella diagnostica per immagini, in particolare in radiologia, permette uno studio più accurato di alcune strutture dell’organismo. Lo sviluppo di nefropatia indotta da mezzo di contrasto (CIN) rappresenta uno dei principali rischi nei pazienti con preesistente insufficienza renale cronica, e per questo si rende fondamentale la valutazione della funzionalità renale prima della somministrazione del mezzo di contrasto. L’implementazione di uno strumento di tipo Point of Care per la misurazione di creatinina ed eGFR nel reparto di Radiologia può ridurre il rischio di CIN e migliorare il flusso di lavoro. L’obiettivo dello studio è quello di valutare la comparabilità dei risultati tra il POCT StatSensor (Nova Biomedical) prima della sua implementazione in routine e i due metodi di riferimento di laboratorio Dimension Vista® 1500 (Siemens) e ARCHITECT c16000 (Abbott). Materiali e metodi: nel mese di maggio 2023 sono stati raccolti i campioni di sangue di 54 pazienti presso l’ospedale “Alto vicentino” di Santorso e di 39 pazienti presso l’ospedale “San Bassiano” di Bassano del Grappa. I campioni di sangue dei pazienti sono stati analizzati attraverso il dispositivo POCT StatSensor. Gli stessi campioni sono stati poi testati attraverso la strumentazione di laboratorio, che nell’ospedale di Santorso è rappresentata da Dimension Vista® 1500, mentre nell’ospedale di Bassano del Grappa da ARCHITECT c16000. Risultati: inizialmente sono stati definiti i criteri di accettabilità basati sulla variabilità biologica della creatinina, fissando il limite massimo di bias accettabile a 5.6%. Successivamente sono state eseguite le analisi grafiche e statistiche delle concentrazioni di creatinina ottenute e dei valori di eGFR calcolati. Per ciascun esperimento di comparabilità è stato elaborato un grafico di Bland-Altman e un modello di regressione di Passing Bablok. Conclusioni: i risultati del dispositivo POCT StatSensor si sono rivelati non comparabili con quelli degli strumenti di laboratorio. È inoltre emerso che, nonostante l’effettiva riduzione del TAT e l’assenza di difficoltà nell’analisi, lo svantaggio principale per lo strumento POCT è rappresentato dal costo elevato rispetto alle prestazioni di laboratorio. È dunque opportuno ricercare altre soluzioni in grado di ottimizzare il flusso operativo del servizio di Radiologia.The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/54656