Introduzione: Lo stato MMR/MSI è un importante biomarcatore diagnostico, predittivo e prognostico: per questo la sua valutazione è diventata parte integrante del processo diagnostico del carcinoma del colonretto (CRC). L’analisi immunoistochimica (IHC) è considerata il gold standard per determinare lo stato del MMR nel CRC, poiché identificando il deficit del complesso e la proteina coinvolta in tale disfunzione, consente di eseguire una diagnosi differenziale tra CRC sporadici ed ereditari. Materiali e metodi: Sono stati selezionati retrospettivamente 1167 campioni fissati in formalina, inclusi in paraffina (FFPE) di CRC di II e III stadio provenienti da diversi centri italiani. Ognuno è stato sottoposto ad analisi IHC delle proteine del MMR, con kit Bond Polymer Refine Detection nel sistema BOND-MAX (Leica Biosystems, Milano, Italia). Risultati: Il 97,6% (1139/1167) dei campioni è risultato valutabile. La casistica mostra 953/1167 (81,7%) campioni MSS e 186/1167 (15,9%) casi MSI. Di questi, 147/186 (79,0%) presentano perdita dell’eterodimero MLH1-PMS2 e 19/186 (10,2%) della coppia MSH2- MSH6; la totalità dei casi con perdita del partner primario comporta la mancata espressione del partner secondario. La perdita di solo PMS2 è stata rilevata in 12/186 (6,5%) e in 11/186 (5,9%) per MSH6. 13/186 (7,0%) casi presentano MLH1d-PMS2d e MSH6d/het. Conclusioni: I dati ottenuti confermano l’accuratezza ed efficienza della IHC. nell’individuare pazienti SL e candidabili alla terapia ICI. Nonostante alcune limitazioni, i dati dimostrano l’elevata sensibilità dell’IHC, riconfermandola come test di prima scelta nella diagnostica del CRC e della Sindrome di Lynch.
Analisi immunoistochimica delle proteine del complesso del DNA mismatch repair e screening universale per la Sindrome di Lynch in una vasta casistica di adenocarcinomi del colonretto
MASILI, SOFIA
2022/2023
Abstract
Introduzione: Lo stato MMR/MSI è un importante biomarcatore diagnostico, predittivo e prognostico: per questo la sua valutazione è diventata parte integrante del processo diagnostico del carcinoma del colonretto (CRC). L’analisi immunoistochimica (IHC) è considerata il gold standard per determinare lo stato del MMR nel CRC, poiché identificando il deficit del complesso e la proteina coinvolta in tale disfunzione, consente di eseguire una diagnosi differenziale tra CRC sporadici ed ereditari. Materiali e metodi: Sono stati selezionati retrospettivamente 1167 campioni fissati in formalina, inclusi in paraffina (FFPE) di CRC di II e III stadio provenienti da diversi centri italiani. Ognuno è stato sottoposto ad analisi IHC delle proteine del MMR, con kit Bond Polymer Refine Detection nel sistema BOND-MAX (Leica Biosystems, Milano, Italia). Risultati: Il 97,6% (1139/1167) dei campioni è risultato valutabile. La casistica mostra 953/1167 (81,7%) campioni MSS e 186/1167 (15,9%) casi MSI. Di questi, 147/186 (79,0%) presentano perdita dell’eterodimero MLH1-PMS2 e 19/186 (10,2%) della coppia MSH2- MSH6; la totalità dei casi con perdita del partner primario comporta la mancata espressione del partner secondario. La perdita di solo PMS2 è stata rilevata in 12/186 (6,5%) e in 11/186 (5,9%) per MSH6. 13/186 (7,0%) casi presentano MLH1d-PMS2d e MSH6d/het. Conclusioni: I dati ottenuti confermano l’accuratezza ed efficienza della IHC. nell’individuare pazienti SL e candidabili alla terapia ICI. Nonostante alcune limitazioni, i dati dimostrano l’elevata sensibilità dell’IHC, riconfermandola come test di prima scelta nella diagnostica del CRC e della Sindrome di Lynch.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/54660