La libera circolazione delle persone costituisce uno dei pilastri su cui si è realizzato il processo di integrazione europea. Nato in prospettiva puramente economica, negli anni il diritto dell'Unione lo ha esteso a tutti i cittadini europei, garantendo dunque la libera circolazione all'interno del territorio comunitario. Tuttavia quest'attribuzione non è esente da limitazioni: a causa delle differenze normative fra gli Stati membri, soprattutto nell'ambito del diritto di famiglia, si assisteva di frequente al diniego del riconoscimento, da parte dello Stato membro di destinazione, di status giuridici costituiti legittimamente nello Stato membro di provenienza. Questo andava di fatto a disincentivare e limitare la libera circolazione delle persone tra i Paesi membri. Il tema relativo al riconoscimento delle situazioni giuridiche in contesti transfrontalieri era già stato al centro dell'interesse del legislatore comunitario. Lo si nota prendendo in esame alcuni interventi normativi, di tipo internazional privatistico, caratterizzati dal postulare la circolazione di status giuridici in situazioni "cross-border", al fine di garantire l'effettività del diritto alla libera circolazione e soggiorno dei cittadini dell'Unione: il Libro Verde della Commissione, datato Dicembre 2010, "Meno adempimenti amministrativi per i cittadini", rifuso parzialmente nel Regolamento (UE) 2016/1191, sulla semplificazione della presentazione dei documenti pubblici, e il Regolamento (UE) 650/2012, istitutivo del certificato successorio europeo. Queste normative, sebbene non postulino compiutamente la libera circolazione di status personali e degli effetti giuridici derivanti, dimostrano che il legislatore comunitario comprenda quanto rilevante sia il tema della portabilità degli status personali per il cittadino comunitario che eserciti il suo diritto di libertà di movimento. In assenza di questa portabilità, la libertà di circolazione statuita sulla base della cittadinanza comunitaria sarebbe estremamente compressa e limitata. Verrà poi dedicata particolare attenzione alla posizione delle famiglie arcobaleno nel territorio comunitario. Queste non risultano, ad oggi, ancora pacificamente riconosciute da tutti gli Stati membri dell'Unione: di conseguenza molto spesso l'attraversamento del confine per i membri di queste famiglie determina il venir meno della rilevanza giuridica del legame che li unisce, costituendo un forte disincentivo alla mobilità intra-europea. Questo tema è stato affrontato dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea in due recenti sentenze, "Coman&Hamilton" e "Pancharevo", grazie alle quali si sono raggiunti nuovi sviluppi nel tema della libera circolazione degli status personali e familiari. Quanto affermato dalla corte in queste sentenze, sebbene ancora circoscritto in relazione al rispetto del diritto dell'Unione, costituirà di certo un importante punto di partenza per ulteriori innovazioni in materia.

La Libera Circolazione degli Status Personali nell'Unione Europea

NAGY, EMMA
2022/2023

Abstract

La libera circolazione delle persone costituisce uno dei pilastri su cui si è realizzato il processo di integrazione europea. Nato in prospettiva puramente economica, negli anni il diritto dell'Unione lo ha esteso a tutti i cittadini europei, garantendo dunque la libera circolazione all'interno del territorio comunitario. Tuttavia quest'attribuzione non è esente da limitazioni: a causa delle differenze normative fra gli Stati membri, soprattutto nell'ambito del diritto di famiglia, si assisteva di frequente al diniego del riconoscimento, da parte dello Stato membro di destinazione, di status giuridici costituiti legittimamente nello Stato membro di provenienza. Questo andava di fatto a disincentivare e limitare la libera circolazione delle persone tra i Paesi membri. Il tema relativo al riconoscimento delle situazioni giuridiche in contesti transfrontalieri era già stato al centro dell'interesse del legislatore comunitario. Lo si nota prendendo in esame alcuni interventi normativi, di tipo internazional privatistico, caratterizzati dal postulare la circolazione di status giuridici in situazioni "cross-border", al fine di garantire l'effettività del diritto alla libera circolazione e soggiorno dei cittadini dell'Unione: il Libro Verde della Commissione, datato Dicembre 2010, "Meno adempimenti amministrativi per i cittadini", rifuso parzialmente nel Regolamento (UE) 2016/1191, sulla semplificazione della presentazione dei documenti pubblici, e il Regolamento (UE) 650/2012, istitutivo del certificato successorio europeo. Queste normative, sebbene non postulino compiutamente la libera circolazione di status personali e degli effetti giuridici derivanti, dimostrano che il legislatore comunitario comprenda quanto rilevante sia il tema della portabilità degli status personali per il cittadino comunitario che eserciti il suo diritto di libertà di movimento. In assenza di questa portabilità, la libertà di circolazione statuita sulla base della cittadinanza comunitaria sarebbe estremamente compressa e limitata. Verrà poi dedicata particolare attenzione alla posizione delle famiglie arcobaleno nel territorio comunitario. Queste non risultano, ad oggi, ancora pacificamente riconosciute da tutti gli Stati membri dell'Unione: di conseguenza molto spesso l'attraversamento del confine per i membri di queste famiglie determina il venir meno della rilevanza giuridica del legame che li unisce, costituendo un forte disincentivo alla mobilità intra-europea. Questo tema è stato affrontato dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea in due recenti sentenze, "Coman&Hamilton" e "Pancharevo", grazie alle quali si sono raggiunti nuovi sviluppi nel tema della libera circolazione degli status personali e familiari. Quanto affermato dalla corte in queste sentenze, sebbene ancora circoscritto in relazione al rispetto del diritto dell'Unione, costituirà di certo un importante punto di partenza per ulteriori innovazioni in materia.
2022
Free Movement of Personal Status in European Union
Unione Europea
Coman
Status personali
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/54784