La seguente ricerca propone un’indagine circa la possibilità di introdurre la didattica della biologia dalla scuola dell’infanzia, attraverso metodologie laboratoriali e proposte attive. In particolare, la ricerca svolta, riguarda la branca dell’entomologia, ambito di conoscenza spesso assente nei curricoli scolastici. Tale obiettivo di indagine è stato a sua volta suddiviso in due nuclei di indagine minori: il primo, specificatamente didattico, relativo alla possibilità di affrontare tali contenuti specifici, il secondo connesso alla psicologia e alla volontà di sperimentare modalità per modificare gli stereotipi di paura e disgusto di fronte agli insetti. Per quanto riguarda la didattica, dunque, si è sperimentata l’introduzione in sezione dell’entomologia, attraverso l’osservazione, l’accudimento e lo studio di alcune specie di insetti (larve di Oxythyrea funesta, Bombix Mori e Bacillus Rossius), con bambini di 5-6 anni. Parallelamente a ciò, inoltre, sono stati invitati gli insegnanti di scuola dell’infanzia a compilare un questionario per condividere opinioni ed esperienze circa la didattica della biologia e dell’entomologia. La ricerca si è svolta all’interno della scuola dell’infanzia di Zermeghedo (Vicenza, Italia), coinvolgendo i bambini dell’ultimo anno, venti alunni di 5-6 anni, per una durata complessiva di dieci ore. Essi sono stati divisi in due gruppi di lavoro che hanno seguito due approcci differenti al mondo degli insetti, al fine di osservare quale dei due consentisse un maggior aumento della conoscenza scientifica e maggiori modifiche sul piano psicologico. Con il primo, infatti, si è sperimentato un approccio perlopiù scientifico, basato sull’osservazione degli animali, a occhio nudo, con la lente d’ingrandimento e con lo stereomicroscopio, sulla conoscenza della loro morfologia e del loro ciclo vitale. Il secondo, invece, è stato coinvolto in maniera più emotiva, coinvolgendoli nell’accudimento degli insetti, oltre che alla loro osservazione. In entrambi i casi la didattica si è fondata sulla metodologia attiva e laboratoriale, oltre che sul metodo scientifico, secondo l’approccio osservativo-comparativo, a partire dalla progettazione a ritroso. Relativamente all’ambito psicologico, ci si è proposti di analizzare se una migliore conoscenza di questi animali, da parte dei bambini, generasse un miglior rapporto con essi. A questo proposito la ricerca non si è limitata ad analizzare l’esperienza degli alunni, ma sono state coinvolte anche le famiglie. Infatti, sono stati forniti loro dei questionari, prima e dopo la sperimentazione in sezione, per conoscere gli effetti della didattica al di fuori della scuola. All’inizio del percorso didattico è stato proposto agli alunni un questionario per rilevare le loro percezioni circa gli insetti: esso è stato successivamente ripetuto, al termine dell’intervento, per confrontare i dati e analizzarne le eventuali modificazioni, anche in relazione al tipo di approccio sperimentato. Tale ricerca ha evidenziato, sul piano didattico, un generale e consistente aumento delle conoscenze scientifiche da parte di entrambi i gruppi di studenti. Tramite il questionario sulle percezioni, si sono potute osservare modificazioni positive nel rapporto tra gli alunni e gli insetti, esito comune ad entrambe le sperimentazioni. Per quanto riguarda i questionari forniti alle famiglie essi hanno evidenziato non solo un generale miglioramento nel rapporto dei bambini con gli insetti, ma anche una diffusa, seppur limitata, maggiore apertura dei genitori verso tali animali. Infine, i dati raccolti tra gli insegnanti della scuola dell’infanzia confermano la scarsa diffusione di esperienze di questo genere principalmente a causa di scarsità di attrezzature idonee e di una preparazione biologica adeguata dei docenti.

Conosciamo gli insetti per superare gli stereotipi. Una ricerca didattica nell'ambito della didattica della biologia alla Scuola dell'Infanzia

PULLER, ELEONORA
2022/2023

Abstract

La seguente ricerca propone un’indagine circa la possibilità di introdurre la didattica della biologia dalla scuola dell’infanzia, attraverso metodologie laboratoriali e proposte attive. In particolare, la ricerca svolta, riguarda la branca dell’entomologia, ambito di conoscenza spesso assente nei curricoli scolastici. Tale obiettivo di indagine è stato a sua volta suddiviso in due nuclei di indagine minori: il primo, specificatamente didattico, relativo alla possibilità di affrontare tali contenuti specifici, il secondo connesso alla psicologia e alla volontà di sperimentare modalità per modificare gli stereotipi di paura e disgusto di fronte agli insetti. Per quanto riguarda la didattica, dunque, si è sperimentata l’introduzione in sezione dell’entomologia, attraverso l’osservazione, l’accudimento e lo studio di alcune specie di insetti (larve di Oxythyrea funesta, Bombix Mori e Bacillus Rossius), con bambini di 5-6 anni. Parallelamente a ciò, inoltre, sono stati invitati gli insegnanti di scuola dell’infanzia a compilare un questionario per condividere opinioni ed esperienze circa la didattica della biologia e dell’entomologia. La ricerca si è svolta all’interno della scuola dell’infanzia di Zermeghedo (Vicenza, Italia), coinvolgendo i bambini dell’ultimo anno, venti alunni di 5-6 anni, per una durata complessiva di dieci ore. Essi sono stati divisi in due gruppi di lavoro che hanno seguito due approcci differenti al mondo degli insetti, al fine di osservare quale dei due consentisse un maggior aumento della conoscenza scientifica e maggiori modifiche sul piano psicologico. Con il primo, infatti, si è sperimentato un approccio perlopiù scientifico, basato sull’osservazione degli animali, a occhio nudo, con la lente d’ingrandimento e con lo stereomicroscopio, sulla conoscenza della loro morfologia e del loro ciclo vitale. Il secondo, invece, è stato coinvolto in maniera più emotiva, coinvolgendoli nell’accudimento degli insetti, oltre che alla loro osservazione. In entrambi i casi la didattica si è fondata sulla metodologia attiva e laboratoriale, oltre che sul metodo scientifico, secondo l’approccio osservativo-comparativo, a partire dalla progettazione a ritroso. Relativamente all’ambito psicologico, ci si è proposti di analizzare se una migliore conoscenza di questi animali, da parte dei bambini, generasse un miglior rapporto con essi. A questo proposito la ricerca non si è limitata ad analizzare l’esperienza degli alunni, ma sono state coinvolte anche le famiglie. Infatti, sono stati forniti loro dei questionari, prima e dopo la sperimentazione in sezione, per conoscere gli effetti della didattica al di fuori della scuola. All’inizio del percorso didattico è stato proposto agli alunni un questionario per rilevare le loro percezioni circa gli insetti: esso è stato successivamente ripetuto, al termine dell’intervento, per confrontare i dati e analizzarne le eventuali modificazioni, anche in relazione al tipo di approccio sperimentato. Tale ricerca ha evidenziato, sul piano didattico, un generale e consistente aumento delle conoscenze scientifiche da parte di entrambi i gruppi di studenti. Tramite il questionario sulle percezioni, si sono potute osservare modificazioni positive nel rapporto tra gli alunni e gli insetti, esito comune ad entrambe le sperimentazioni. Per quanto riguarda i questionari forniti alle famiglie essi hanno evidenziato non solo un generale miglioramento nel rapporto dei bambini con gli insetti, ma anche una diffusa, seppur limitata, maggiore apertura dei genitori verso tali animali. Infine, i dati raccolti tra gli insegnanti della scuola dell’infanzia confermano la scarsa diffusione di esperienze di questo genere principalmente a causa di scarsità di attrezzature idonee e di una preparazione biologica adeguata dei docenti.
2022
Discovering insects to overcome stereotypes. A didactic research in biology education in kindergarten
Biologia
Insetti
Stereotipi
Scuola dell'infanzia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/54827