Alle radici dello sviluppo regionale italiano. Una lettura politologica.

Lo sviluppo economico a cui è andata incontro l’Italia nel secondo dopoguerra è stato certamente ragguardevole, non a caso è spesso riconosciuto come "miracolo economico italiano", questo processo ha permesso al nostro paese di raggiungere a pieno titolo lo status di paese avanzato. Lo sviluppo in questione è stato tuttavia disomogeneo a livello territoriale e rispetto ai tempi con il quale è avvenuto: vi è stata un’area di primo sviluppo, una di secondo sviluppo ed una in cui lo sviluppo è rimasto parzialmente incompiuto. Ma quali sono i fattori politici, socioculturali e demografici alla base del miracolo di allora? E cosa rimane oggi di questi fattori? Persistono ancora? Come sono cambiati nel tempo? E possono questi, essere ancora perni dello sviluppo odierno e quello futuro? Attraverso la lente fornitaci dal modello a “Tre Italie” di Arnaldo Bagnasco, questo lavoro tenta di dare una risposta a queste domande, focalizzandosi in particolare su tre regioni: Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte che, ognuna con le sue peculiarità, sono state esempi di diversi tipi di sviluppo che hanno contribuito al miracolo economico italiano del secondo dopoguerra.