Il presente documento si propone di analizzare la violenza di genere subita dalle donne migranti lungo la tratta, focalizzando la sua indagine sulla resistenza delle donne in Afghanistan. La tratta di esseri umani è una grave violazione dei diritti umani che colpisce molte donne in tutto il mondo, ma l'Afghanistan è una regione particolarmente interessante da esaminare a causa del suo contesto sociale, culturale e politico complesso. Nella ricerca saranno illustrati i diversi fattori che rendono le persone vulnerabili alla tratta, come la povertà, la mancanza di opportunità di lavoro, i conflitti armati, la discriminazione di genere e le disuguaglianze sociali. L'obiettivo principale di questa tesi è quello di approfondire la comprensione delle dinamiche culturali che avendo una visione fortemente patriarcale portano ad avere comportamenti di odio verso le donne. La metodologia utilizzata comprende una revisione della letteratura, l'analisi di dati statistici disponibili e l'indagine di casi studio pertinenti. Nel corso dello studio, verranno ascoltate diverse donne accolte nei centri di Accoglienza e Integrazione in modo da esaminati i fattori socio-culturali che contribuiscono alla vulnerabilità delle donne migranti, e comprendere quello che loro vogliono sia detto. La violenza, lo sfruttamento e la privazione dei diritti umani hanno infatti un impatto significativo sulla salute e sul benessere delle vittime, influenzando anche la loro integrazione sociale e la possibilità di ricostruire una vita dignitosa. Mentre per quello che concerne i diritti delle donne afghane, gli argomenti verteranno a far emergere temi tra cui le disuguaglianze di genere, l'istruzione limitata, le norme culturali patriarcali e il conflitto armato interno. Saranno infine esaminati gli sforzi intrapresi a livello nazionale e internazionale per contrastare la tratta di donne in Afghanistan e la promozione e tutela dei loro diritti, tra cui la Risoluzione Onu 1325 e Pangea. Verrà inoltre riportata la grande rivoluzione messa in atto da decenni delle donne afghane che non ripudiano la loro religione, ma la religione utilizzata come strumento di facciata per la violazione dei loro diritti e crimini d'odio. I risultati di questa ricerca saranno utili per evidenziare la necessità di politiche e programmi mirati a proteggere le donne migranti e afghane dalla violenza di genere e la discriminazione culturale che subiscono anche dal pensiero occidentale. Inoltre, questo documento cercherà di contribuire alla formazione di una panoramica delle sfide ancora presenti e delle aree in cui sono necessari ulteriori interventi per garantire la tutela dei diritti delle donne migranti e in Afghanistan. In cui il primo strumento efficace è il femminismo intersezionale , che permette di unire tutte le differenze di ogni donna nel mondo senza discriminare. La speranza è che questa ricerca possa offrire una base solida per l'elaborazione di politiche pubbliche e l'implementazione di iniziative che promuovano la protezione delle donne afghane, la loro autonomia e l'effettivo rispetto dei loro diritti umani fondamentali, senza la pretesa di convicerle a vedere il mondo come lo vedo io, ma con l'assoluta volontà di riportare la loro voce avendo un privilegio maggiore.

LOTTA ALLA TRATTA E TUTELA DEI DIRITTI DELLE DONNE: LE DONNE AFGHANE COME AGENTI DI CAMBIAMENTO

GORZA, ARIANNA
2022/2023

Abstract

Il presente documento si propone di analizzare la violenza di genere subita dalle donne migranti lungo la tratta, focalizzando la sua indagine sulla resistenza delle donne in Afghanistan. La tratta di esseri umani è una grave violazione dei diritti umani che colpisce molte donne in tutto il mondo, ma l'Afghanistan è una regione particolarmente interessante da esaminare a causa del suo contesto sociale, culturale e politico complesso. Nella ricerca saranno illustrati i diversi fattori che rendono le persone vulnerabili alla tratta, come la povertà, la mancanza di opportunità di lavoro, i conflitti armati, la discriminazione di genere e le disuguaglianze sociali. L'obiettivo principale di questa tesi è quello di approfondire la comprensione delle dinamiche culturali che avendo una visione fortemente patriarcale portano ad avere comportamenti di odio verso le donne. La metodologia utilizzata comprende una revisione della letteratura, l'analisi di dati statistici disponibili e l'indagine di casi studio pertinenti. Nel corso dello studio, verranno ascoltate diverse donne accolte nei centri di Accoglienza e Integrazione in modo da esaminati i fattori socio-culturali che contribuiscono alla vulnerabilità delle donne migranti, e comprendere quello che loro vogliono sia detto. La violenza, lo sfruttamento e la privazione dei diritti umani hanno infatti un impatto significativo sulla salute e sul benessere delle vittime, influenzando anche la loro integrazione sociale e la possibilità di ricostruire una vita dignitosa. Mentre per quello che concerne i diritti delle donne afghane, gli argomenti verteranno a far emergere temi tra cui le disuguaglianze di genere, l'istruzione limitata, le norme culturali patriarcali e il conflitto armato interno. Saranno infine esaminati gli sforzi intrapresi a livello nazionale e internazionale per contrastare la tratta di donne in Afghanistan e la promozione e tutela dei loro diritti, tra cui la Risoluzione Onu 1325 e Pangea. Verrà inoltre riportata la grande rivoluzione messa in atto da decenni delle donne afghane che non ripudiano la loro religione, ma la religione utilizzata come strumento di facciata per la violazione dei loro diritti e crimini d'odio. I risultati di questa ricerca saranno utili per evidenziare la necessità di politiche e programmi mirati a proteggere le donne migranti e afghane dalla violenza di genere e la discriminazione culturale che subiscono anche dal pensiero occidentale. Inoltre, questo documento cercherà di contribuire alla formazione di una panoramica delle sfide ancora presenti e delle aree in cui sono necessari ulteriori interventi per garantire la tutela dei diritti delle donne migranti e in Afghanistan. In cui il primo strumento efficace è il femminismo intersezionale , che permette di unire tutte le differenze di ogni donna nel mondo senza discriminare. La speranza è che questa ricerca possa offrire una base solida per l'elaborazione di politiche pubbliche e l'implementazione di iniziative che promuovano la protezione delle donne afghane, la loro autonomia e l'effettivo rispetto dei loro diritti umani fondamentali, senza la pretesa di convicerle a vedere il mondo come lo vedo io, ma con l'assoluta volontà di riportare la loro voce avendo un privilegio maggiore.
2022
FIGHT AGAINST TRAFFICKING AND PROTECTION OF WOMEN'S RIGHTS: AFGHAN WOMEN AS AGENTS OF CHANGE
donne migranti
servizi e centri SAI
limiti frontiere
donne afghane
risoluzione onu 1325
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/55022