Ogni giorno ci imbattiamo nella diversità, che a molti fa così paura, senza riuscire a considerarla una vera e propria risorsa su cui investire. Tale elaborato si propone di esporre una panoramica su un tema che rappresenta una delle sfide più urgenti del nostro Paese: l’accoglienza e l’integrazione di Minori Stranieri Non Accompagnati. Si presenta come un fenomeno eterogeneo, di cui difficilmente si riesce a comporre una visione unitaria, sostenuta da un generale “allarmismo” fornito dai mass media, strumenti molto utili quanto controversi, ma che pare abbiano un ruolo cruciale anche nel percorso degli stessi. Nello specifico, nella prima parte si affronta tale argomento nel suo lato legislativo e culturale, non solo relativo al contesto italiano, lasciando così emergere le caratteristiche del viaggio intrapreso e della costruzione dell’identità lontana dal paese d’origine. Il sistema di accoglienza in Italia si è evoluto negli anni, arrivando oggi a privilegiare, almeno teoricamente, un modello diffuso sul territorio nazionale e orientato all’inclusione sociale, aperto alla collaborazione con le realtà locali e valorizzando la capacità progettuale dei territori. Di seguito si presentano i diversi percorsi di accoglienza e integrazione, facendo leva su una molteplicità di servizi: dalla presa in carico del Comune alle soluzioni di seconda accoglienza, illustrando le diverse dimensioni di comunità, accompagnata da una breve descrizione del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI). Come appare ovvio i servizi hanno un costo, che tuttavia andrebbe letto in termini di investimento; l’assistente sociale assume in questa dimensione un ruolo di promozione, oltre a quello di tutela, tanto nel pubblico quanto nel privato, attivando numerose e necessarie collaborazioni e lavori in rete che coinvolgono i professionisti in questa situazione complessa. Si conclude con un’esposizione e riflessione sulle offerte del terzo settore e della comunità, seguendo un approccio basato sul principio dell’empowerment societario. Si propongono diversi progetti proposti dalla società civile come modalità di seconda accoglienza. Spicca tra queste l’affido familiare, con specifico riferimento al progetto sperimentale “Terreferme”, promosso da UNICEF e CNCA, il quale si pone di offrire al minore un ambiente familiare idoneo per il suo sviluppo e il raggiungimento della sua autonomia, in un’ottica di welfare generativo. Si vuole inoltre lasciare spazio alla voce dei minori: è indispensabile, in ogni aspetto del percorso, garantire a loro uno luogo e un tempo di narrazione della loro storia e situazione, per offrirgli l’occasione di sperimentare la sicurezza di essere riconosciuto, accolto e ascoltato.

Le dimensioni dell’accoglienza: l’empowerment societario nel percorso di integrazione di Minori Stranieri Non Accompagnati

BECCARO, NICOLE
2022/2023

Abstract

Ogni giorno ci imbattiamo nella diversità, che a molti fa così paura, senza riuscire a considerarla una vera e propria risorsa su cui investire. Tale elaborato si propone di esporre una panoramica su un tema che rappresenta una delle sfide più urgenti del nostro Paese: l’accoglienza e l’integrazione di Minori Stranieri Non Accompagnati. Si presenta come un fenomeno eterogeneo, di cui difficilmente si riesce a comporre una visione unitaria, sostenuta da un generale “allarmismo” fornito dai mass media, strumenti molto utili quanto controversi, ma che pare abbiano un ruolo cruciale anche nel percorso degli stessi. Nello specifico, nella prima parte si affronta tale argomento nel suo lato legislativo e culturale, non solo relativo al contesto italiano, lasciando così emergere le caratteristiche del viaggio intrapreso e della costruzione dell’identità lontana dal paese d’origine. Il sistema di accoglienza in Italia si è evoluto negli anni, arrivando oggi a privilegiare, almeno teoricamente, un modello diffuso sul territorio nazionale e orientato all’inclusione sociale, aperto alla collaborazione con le realtà locali e valorizzando la capacità progettuale dei territori. Di seguito si presentano i diversi percorsi di accoglienza e integrazione, facendo leva su una molteplicità di servizi: dalla presa in carico del Comune alle soluzioni di seconda accoglienza, illustrando le diverse dimensioni di comunità, accompagnata da una breve descrizione del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI). Come appare ovvio i servizi hanno un costo, che tuttavia andrebbe letto in termini di investimento; l’assistente sociale assume in questa dimensione un ruolo di promozione, oltre a quello di tutela, tanto nel pubblico quanto nel privato, attivando numerose e necessarie collaborazioni e lavori in rete che coinvolgono i professionisti in questa situazione complessa. Si conclude con un’esposizione e riflessione sulle offerte del terzo settore e della comunità, seguendo un approccio basato sul principio dell’empowerment societario. Si propongono diversi progetti proposti dalla società civile come modalità di seconda accoglienza. Spicca tra queste l’affido familiare, con specifico riferimento al progetto sperimentale “Terreferme”, promosso da UNICEF e CNCA, il quale si pone di offrire al minore un ambiente familiare idoneo per il suo sviluppo e il raggiungimento della sua autonomia, in un’ottica di welfare generativo. Si vuole inoltre lasciare spazio alla voce dei minori: è indispensabile, in ogni aspetto del percorso, garantire a loro uno luogo e un tempo di narrazione della loro storia e situazione, per offrirgli l’occasione di sperimentare la sicurezza di essere riconosciuto, accolto e ascoltato.
2022
Dimensions of reception: corporate empowerment in the integration journey of Unaccompanied Foreign Minors
Accoglienza
Integrazione
Welfare societario
Empowerment
MSNA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/55167