Lo scopo di questo elaborato è quello di poter scostare lo sguardo dal paradigma punitivo e permettere di far luce su una realtà diversa, quella della giustizia riparativa. Nello specifico, nella prima parte si affrontano i diversi modelli di applicazione della giustizia che si sono affermati nel tempo all’interno del contesto italiano: retributivo, riabilitativo e riparativo. Quest’ultimo ha permesso di sviluppare una nuova concezione del reato, non più considerato come un’offesa verso lo Stato ma piuttosto come una forma di lesione verso la persona, promulgando vari obiettivi: il riconoscimento e la valorizzazione della sofferenza della vittima del reato, la consapevolezza dei contenuti lesivi della propria condotta e il coinvolgimento della comunità in quanto può assumere il ruolo di destinataria delle politiche di riparazione ma anche di promotrice del percorso di pacificazione. Pertanto, si presentano i vari strumenti che permettono di co-costruire un percorso di giustizia, tra cui: victim offender mediation, scuse formali, victim/community impact panel o community/family group conferencing; nonché le varie misure apprese durante il tirocinio presso un Ufficio di Esecuzione Penale Esterna: Messa alla Prova - legge 67 del 2014 e Affidamento in Prova disciplinata dall’art. 47 dell’Ordinamento Penitenziario, con attenzione particolare al comma 7. Partendo da queste misure è possibile introdurre il concetto di mediazione penale e le sue fasi specifiche, nonché il “progetto MEDIARES” con alcune indicazioni operative per l’avvio di percorsi di mediazione penale e giustizia riparativa. L’elaborato si conclude con l'analisi e riflessione di un caso specifico ricavato dall’esperienza di tirocinio, il quale tratta di una persona in messa alla prova con reato di cui all’art. 571 comma 2 codice penale - uso della violenza nei rapporti educativi come mezzo di correzione e disciplina, in questo caso nei confronti del figlio. La persona, come da programma di trattamento, ha partecipato ad un percorso di mediazione penale attivato dall’Istituto Don Calabria, concluso con esito positivo e con una lettera in favore del figlio.

Giustizia riparativa e mediazione penale nell’Esecuzione Penale Esterna italiana: una diversa concezione del reato.

CROSERA, ELENA
2022/2023

Abstract

Lo scopo di questo elaborato è quello di poter scostare lo sguardo dal paradigma punitivo e permettere di far luce su una realtà diversa, quella della giustizia riparativa. Nello specifico, nella prima parte si affrontano i diversi modelli di applicazione della giustizia che si sono affermati nel tempo all’interno del contesto italiano: retributivo, riabilitativo e riparativo. Quest’ultimo ha permesso di sviluppare una nuova concezione del reato, non più considerato come un’offesa verso lo Stato ma piuttosto come una forma di lesione verso la persona, promulgando vari obiettivi: il riconoscimento e la valorizzazione della sofferenza della vittima del reato, la consapevolezza dei contenuti lesivi della propria condotta e il coinvolgimento della comunità in quanto può assumere il ruolo di destinataria delle politiche di riparazione ma anche di promotrice del percorso di pacificazione. Pertanto, si presentano i vari strumenti che permettono di co-costruire un percorso di giustizia, tra cui: victim offender mediation, scuse formali, victim/community impact panel o community/family group conferencing; nonché le varie misure apprese durante il tirocinio presso un Ufficio di Esecuzione Penale Esterna: Messa alla Prova - legge 67 del 2014 e Affidamento in Prova disciplinata dall’art. 47 dell’Ordinamento Penitenziario, con attenzione particolare al comma 7. Partendo da queste misure è possibile introdurre il concetto di mediazione penale e le sue fasi specifiche, nonché il “progetto MEDIARES” con alcune indicazioni operative per l’avvio di percorsi di mediazione penale e giustizia riparativa. L’elaborato si conclude con l'analisi e riflessione di un caso specifico ricavato dall’esperienza di tirocinio, il quale tratta di una persona in messa alla prova con reato di cui all’art. 571 comma 2 codice penale - uso della violenza nei rapporti educativi come mezzo di correzione e disciplina, in questo caso nei confronti del figlio. La persona, come da programma di trattamento, ha partecipato ad un percorso di mediazione penale attivato dall’Istituto Don Calabria, concluso con esito positivo e con una lettera in favore del figlio.
2022
Restorative justice and penal mediation in Italian Probation System: a different conception of the crime.
Giustizia riparativa
vittima del reato
Messa alla Prova
Affidamento in Prova
progetto MEDIARES
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/55171