La pandemia di COVID-19 ha causato un imponente impatto sulla salute globale, con milioni di casi confermati e decine di migliaia di decessi in tutto il mondo. Mentre il vaccino rimane il metodo principale per prevenire la malattia, la ricerca su possibili trattamenti farmacologici non ha cessato di riportare esiti e risultati. La maggior parte dei pazienti con COVID-19 sintomatico manifesta febbre tosse, respiro affannoso, stanchezza, dolore muscolare, mal di testa, perdita del gusto o dell’olfatto; alcuni sviluppano complicazioni polmonari fino a necessitare di ventilazione meccanica. Ricerche precedenti hanno dimostrato l’efficacia degli estratti da piante medicinali nel trattamento di malattie infettive di origine virale, suscitando l'interesse per l’applicazione di estratti vegetali anche nel trattamento delle infezioni da SARS-CoV-2. Studi recenti suggeriscono che gli estratti di alcune piante medicamentose possono essere utilizzati come rimedi alternativi, fornendo nuove aspettative nella lotta contro il virus. In via esemplificativa, la radice di Glycyrrhiza glabra L., comunemente chiamata liquirizia, è una delle piante più utilizzate nella medicina tradizionale cinese e possiede proprietà antivirali e antinfiammatorie. Uno studio suggerisce che l’estratto di radice di liquirizia può impedire l'ingresso del virus responsabile di COVID-19 nelle cellule, agendo a livello dei recettori ACE2 che il virus utilizza. L’estratto di tale droga vegetale è dunque in grado di ridurre l'infiammazione e può aiutare a prevenire l'ipertensione polmonare, una complicazione di COVID-19 che può mettere a rischio di vita il paziente. Altre piante medicamentose sembrano avere proprietà antivirali e antinfiammatorie che potrebbero essere utilizzate nel trattamento della sintomatologia da SARS-CoV-2. Sebbene gli studi siano ancora in corso, le piante medicinali rappresentano comunque una possibile aggiunta terapeutica per i pazienti e potrebbero contribuire a contrastare gli effetti del virus. Questo elaborato di tesi ha lo scopo di porre l’attenzione in merito alle ultime scoperte scientifiche riguardo l’azione antivirale di alcuni estratti vegetali contro SARS-CoV-2 e di valutarne i risultati in maniera critica. In particolare, sarano presi in considerazione i possibili effetti antivirali di: Echinacea purpurea (L.) Moench, Glycyrrhiza glabra L., Pelargonium sidoides DC., Sambucus nigra L., Withania somnifera (L.) Dunal, Tinospora cordifolia (Thunb.) Miers e Myristica fragrans Houtt.
Attività antivirale di estratti vegetali contro SARS-CoV-2: evidenze dalla letteratura scientifica
CASAGRANDE, MARTINA
2022/2023
Abstract
La pandemia di COVID-19 ha causato un imponente impatto sulla salute globale, con milioni di casi confermati e decine di migliaia di decessi in tutto il mondo. Mentre il vaccino rimane il metodo principale per prevenire la malattia, la ricerca su possibili trattamenti farmacologici non ha cessato di riportare esiti e risultati. La maggior parte dei pazienti con COVID-19 sintomatico manifesta febbre tosse, respiro affannoso, stanchezza, dolore muscolare, mal di testa, perdita del gusto o dell’olfatto; alcuni sviluppano complicazioni polmonari fino a necessitare di ventilazione meccanica. Ricerche precedenti hanno dimostrato l’efficacia degli estratti da piante medicinali nel trattamento di malattie infettive di origine virale, suscitando l'interesse per l’applicazione di estratti vegetali anche nel trattamento delle infezioni da SARS-CoV-2. Studi recenti suggeriscono che gli estratti di alcune piante medicamentose possono essere utilizzati come rimedi alternativi, fornendo nuove aspettative nella lotta contro il virus. In via esemplificativa, la radice di Glycyrrhiza glabra L., comunemente chiamata liquirizia, è una delle piante più utilizzate nella medicina tradizionale cinese e possiede proprietà antivirali e antinfiammatorie. Uno studio suggerisce che l’estratto di radice di liquirizia può impedire l'ingresso del virus responsabile di COVID-19 nelle cellule, agendo a livello dei recettori ACE2 che il virus utilizza. L’estratto di tale droga vegetale è dunque in grado di ridurre l'infiammazione e può aiutare a prevenire l'ipertensione polmonare, una complicazione di COVID-19 che può mettere a rischio di vita il paziente. Altre piante medicamentose sembrano avere proprietà antivirali e antinfiammatorie che potrebbero essere utilizzate nel trattamento della sintomatologia da SARS-CoV-2. Sebbene gli studi siano ancora in corso, le piante medicinali rappresentano comunque una possibile aggiunta terapeutica per i pazienti e potrebbero contribuire a contrastare gli effetti del virus. Questo elaborato di tesi ha lo scopo di porre l’attenzione in merito alle ultime scoperte scientifiche riguardo l’azione antivirale di alcuni estratti vegetali contro SARS-CoV-2 e di valutarne i risultati in maniera critica. In particolare, sarano presi in considerazione i possibili effetti antivirali di: Echinacea purpurea (L.) Moench, Glycyrrhiza glabra L., Pelargonium sidoides DC., Sambucus nigra L., Withania somnifera (L.) Dunal, Tinospora cordifolia (Thunb.) Miers e Myristica fragrans Houtt.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/55492