Piante medicinali e gravidanza: opzione terapeutica o fonte di tossicità?

Attualmente, il 65-80% della popolazione mondiale, in particolare nei paesi in via di sviluppo, utilizza piante medicinali e integratori come alternativa terapeutica alle cure convenzionali e, in particolare, molti report evidenziano che un numero crescente di donne in gravidanza fa un uso indiscriminato di supplementi dietetici e farmaci fitoterapici che potenzialmente possono mettere a rischio la salute propria e quella del nascituro. Questo elaborato analizza le evidenze riportate in letteratura che mettono in relazione l’assunzione di piante medicinali con problemi riscontrati durante il periodo di gestazione e nel nascituro. L’attenzione è posta in particolar modo ai rischi di embriotossicità, teratogenicità ed aborto che esse possono provocare, approfondendo lo studio di droghe vegetali di comune utilizzo dalle donne in stato di gravidanza e dei meccanismi che posso indurre tossicità nel nascituro. A tal proposito si presenta un’analisi di base dell’anatomia dell'apparato riproduttivo femminile e delle fasi dello sviluppo fetale onde comprendere le dinamiche e la cinetica delle sostanze prese in esame, nell’ambito della tossicologia dello sviluppo, che permetta di comprendere i meccanismi di tossicità in gravidanza delle piante medicinali.