Tema centrale di tale elaborato è l’operazione straordinaria di fusione nel Terzo Settore alla luce della Riforma del 2017 avvenuta mediante l’attuazione del Dlgs. 117/2017 e del D.lgs. 112/2017 riguardanti il Codice Unico del Terzo Settore (cd. CTS) e la disciplina relativa all’impresa sociale. Mediante tale Riforma è stato introdotto all’interno del Codice Civile l’art 42-bis recante, per l’appunto, la disciplina delle operazioni di gestione aventi carattere straordinario e coinvolgenti gli enti non lucrativi a cui è riconducibile il novero degli Enti del Terzo Settore (cd. ETS) espressamente previsto all’art 4 CTS. Pertanto, a seguito di una panoramica del Terzo Settore effettuata all’interno del primo capitolo allo scopo di delimitarne l’ambito di riferimento sia da un punto di vista oggettivo che soggettivo, il secondo capitolo approfondisce il tema delle operazioni straordinarie nel Terzo Settore richiamando l’evoluzione storica in riferimento alla possibilità di realizzare operazioni straordinarie tra enti non societari alla luce del fatto che un tempo erano considerati istituti endosocietari. Vengono dunque delineate le motivazioni sottostanti a tale cambio di rotta ed i principali effetti derivanti. Si fornisce, dunque, un’analisi generale relativamente al profilo giuridico, pubblicistico e fiscale riguardo alla realizzazione di tali operazioni. Il terzo capitolo, si focalizza, invece, sull’operazione di fusione tra ETS approfondendone gli aspetti civilistici, contabili e fiscali. Trova, infatti, dettagliata descrizione il procedimento da implementare, i particolari aspetti da prendere in considerazione mediante l’analisi di alcune fattispecie particolari a cui è possibile ricondurre casi concreti. Nel quarto e ultimo capitolo, trova approfondimento la fattispecie di fusione tra Fondazioni di Origine Bancaria; si tratta di una particolare casistica in quanto tali entità, per espressa previsione normativa, sono escluse dal novero degli ETS sebbene presentino tutti i requisiti necessari per acquisire tale qualifica e dunque numerosi profili di comparazione. Le FOB dispongono, infatti, di un forte legame con il Terzo Settore in quanto finalizzate a sostenerlo da un punto di vista economico-finanziario. Mantengono, però, da un punto di vista normativo, la propria disciplina speciale contenuta all’interno del D.lgs. 153/1999. Ai fini di una più approfondita analisi del tema, dato il suo ruolo di sostegno al Terzo Settore, all’interno del capitolo in oggetto, trovano collocazione due casi concreti di fusione tra FOB avvenuti nell’ultimo quinquennio a seguito del processo di autoriforma di tali Fondazioni avviato mediante la Carta delle Fondazioni nel 2012 e proseguito con la stipula del Protocollo d'Intesa ACRI-MEF che prevede espressamente il ricorso a forme di aggregazione e cooperazione al fine di consentire il perseguimento degli obiettivi propri di tali entità nel rispetto dei principi dell'efficienza e dell'economicità. In tal senso, l'intrapresa di percorsi aggregativi tra FOB trova incentivo anche da un punto di vista tributario mediante la previsione di agevolazioni fiscali; ultima al riguardo è la previsione normativa disposta dalla Legge di Bilancio 2023 riguardante la concessione di un credito d'imposta alle FOB che realizzano operazioni di fusione contribuendo al riassetto di entità omogenee che versano in situazioni di difficoltà mediante l'incorporazione di quest'ultime e la previsione di erogazioni a supporto dei loro territori di riferimento.

L'OPERAZIONE DI FUSIONE NEL TERZO SETTORE: UN'ANALISI DEL CASO DI FUSIONE TRA FONDAZIONI DI ORIGINE BANCARIA

MONETTI, BENEDETTA
2022/2023

Abstract

Tema centrale di tale elaborato è l’operazione straordinaria di fusione nel Terzo Settore alla luce della Riforma del 2017 avvenuta mediante l’attuazione del Dlgs. 117/2017 e del D.lgs. 112/2017 riguardanti il Codice Unico del Terzo Settore (cd. CTS) e la disciplina relativa all’impresa sociale. Mediante tale Riforma è stato introdotto all’interno del Codice Civile l’art 42-bis recante, per l’appunto, la disciplina delle operazioni di gestione aventi carattere straordinario e coinvolgenti gli enti non lucrativi a cui è riconducibile il novero degli Enti del Terzo Settore (cd. ETS) espressamente previsto all’art 4 CTS. Pertanto, a seguito di una panoramica del Terzo Settore effettuata all’interno del primo capitolo allo scopo di delimitarne l’ambito di riferimento sia da un punto di vista oggettivo che soggettivo, il secondo capitolo approfondisce il tema delle operazioni straordinarie nel Terzo Settore richiamando l’evoluzione storica in riferimento alla possibilità di realizzare operazioni straordinarie tra enti non societari alla luce del fatto che un tempo erano considerati istituti endosocietari. Vengono dunque delineate le motivazioni sottostanti a tale cambio di rotta ed i principali effetti derivanti. Si fornisce, dunque, un’analisi generale relativamente al profilo giuridico, pubblicistico e fiscale riguardo alla realizzazione di tali operazioni. Il terzo capitolo, si focalizza, invece, sull’operazione di fusione tra ETS approfondendone gli aspetti civilistici, contabili e fiscali. Trova, infatti, dettagliata descrizione il procedimento da implementare, i particolari aspetti da prendere in considerazione mediante l’analisi di alcune fattispecie particolari a cui è possibile ricondurre casi concreti. Nel quarto e ultimo capitolo, trova approfondimento la fattispecie di fusione tra Fondazioni di Origine Bancaria; si tratta di una particolare casistica in quanto tali entità, per espressa previsione normativa, sono escluse dal novero degli ETS sebbene presentino tutti i requisiti necessari per acquisire tale qualifica e dunque numerosi profili di comparazione. Le FOB dispongono, infatti, di un forte legame con il Terzo Settore in quanto finalizzate a sostenerlo da un punto di vista economico-finanziario. Mantengono, però, da un punto di vista normativo, la propria disciplina speciale contenuta all’interno del D.lgs. 153/1999. Ai fini di una più approfondita analisi del tema, dato il suo ruolo di sostegno al Terzo Settore, all’interno del capitolo in oggetto, trovano collocazione due casi concreti di fusione tra FOB avvenuti nell’ultimo quinquennio a seguito del processo di autoriforma di tali Fondazioni avviato mediante la Carta delle Fondazioni nel 2012 e proseguito con la stipula del Protocollo d'Intesa ACRI-MEF che prevede espressamente il ricorso a forme di aggregazione e cooperazione al fine di consentire il perseguimento degli obiettivi propri di tali entità nel rispetto dei principi dell'efficienza e dell'economicità. In tal senso, l'intrapresa di percorsi aggregativi tra FOB trova incentivo anche da un punto di vista tributario mediante la previsione di agevolazioni fiscali; ultima al riguardo è la previsione normativa disposta dalla Legge di Bilancio 2023 riguardante la concessione di un credito d'imposta alle FOB che realizzano operazioni di fusione contribuendo al riassetto di entità omogenee che versano in situazioni di difficoltà mediante l'incorporazione di quest'ultime e la previsione di erogazioni a supporto dei loro territori di riferimento.
2022
THE MERGER IN THE THIRD SECTOR: AN ANALYSIS OF THE MERGER CASE BETWEEN BANKING FOUNDATIONS
TERZO SETTORE
FUSIONE ETS
FOB
FUSIONE FOB
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/55576