Videosorveglianza nel sistema carcerario

Il presente elaborato sviluppa la tematica della videosorveglianza in ambito carcerario considerando le funzioni ulteriori oltre a quella comune di monitorare il detenuto per evitarne la fuga. In particolare alla videosorveglianza può essere ricondotta anche una funzione cosiddetta afflittiva, ossia di maggior aggravamento della pena detentiva, ma anche di protezione, ossia di tutela dei soggetti fragili affidati dall'ordinamento giuridico alla custodia dello Stato per l'espiazione della pena. Da queste due funzioni discendono una serie di riflessioni sul tema dei diritti umani sia sotto il profilo del rispetto che della garanzia degli stessi. Tali riflessioni sono state condotte con specifico riferimento ai casi dei detenuti Salvatore Riina sottoposto al 41 bis e dei detenuti Roberto Del Gaudio e un giovane di nazionalità eritrea, suicidatasi entrambi durante la permanenza in carcere. Le conclusioni che si possono trarre dall'analisi condotta sono che l'applicazione di sistemi di videosorveglianza A.I. potrebbe consentire il superamento delle criticità analizzate in ragione della spersonalizzazione e estrema efficienza del vigilante artificiale.