Regulating Chat GPT

L’agire umano è sempre più condizionato dall’utilizzo delle nuove tecnologie in grado di cambiare il modo di pensare e di percepire il mondo. Tra le più conosciute spicca ChatGPT, ossia un’intelligenza artificiale capace di dialogare efficacemente al pari di un essere umano, producendo testi, immagini e video pertinenti alle richieste dei propri utilizzatori. Per garantire la sicurezza degli utenti, la softwarehouse creatrice, OpenAI, ha sviluppato una serie di linee guida, policies d’utilizzo e strumenti di filtraggio contenuti. Talvolta, gli individui vengono infatti sottoposti a bias di varia natura, disinformazione, errori fattuali e soprattutto all’illecito trattamento dei propri dati personali. Nel tentativo di trovare sostegno in una normativa ad hoc, è stata quindi annunciata la proposta regolativa disciplinatoria sull’intelligenza artificiale, conosciuta come AI Act, che tuttavia risulta ancora in fase di definizione. Pertanto, in assenza di una disciplina puntuale in materia, diventa essenziale l’attività svolta dalle Autorità garanti per la protezione dei dati personali, come è avvenuto in Italia nei confronti di ChatGPT.