La pornografia minorile nel contesto della digitalizzazione. Nuove prospettive e problemi giuridici.

Child pornography is an issue that has evolved rapidly, especially with the advent of the digital age and the Internet, which has offered new possibilities for communication and previously inconceivable dimensions and dynamics of aggregation. Through blogs, social networks, file sharing, and other means disseminated on the internet, there has emerged a staggering increase in new criminal conduct against minors, now considered "the digital natives," a particularly vulnerable category because they are unaware of the risks of online surfing and because they grew up in a context in which digital exclusion equals social exclusion. This is a phenomenon whose spread has exploded with the sending and circulation of millions of child pornography and child pornography images, and its dimensions can only be estimated in a dark context that is difficult to explore, precisely because it is linked to the normal socialization process of adolescents. Through this paper, an analysis of the profile of the actors involved such as the child and the pedophile will be carried out and the issue of the child's consent in its criminal relevance will be explored in depth, especially in light of the recent rulings of the Supreme Court of Cassation. A special focus will be devoted to the various consequential aspects of the phenomenon, such as the concept of detention and dissemination of the material, with a nod also to the new perspectives and policy choices for preventing and combating the crime.

La pornografia minorile è un tema che si è evoluto rapidamente soprattutto con l’avvento dell’era digitale e di internet che ha offerto nuove possibilità di comunicazione e dimensioni e dinamiche di aggregazione prima inconcepibili. Attraverso i blog, i social network, i file sharing, e altri mezzi diffusi in internet, è emerso un incremento vertiginoso di nuove condotte criminose nei confronti dei minori, oggi considerati “i nativi digitali”, categoria particolarmente vulnerabile perché inconsapevole dei rischi della navigazione online e perché cresciuti in un contesto in cui l’esclusione digitale equivale a esclusione sociale. Si tratta di un fenomeno la cui diffusione è esplosa con l’invio e la circolazione di milioni di immagini pedopornografiche e di pornografia minorile e le sue dimensioni possono essere solo stimate in un contesto oscuro e di difficile esplorazione, proprio perché collegato al normale processo di socializzazione di adolescenti. Attraverso questo lavoro verrà effettuata un’analisi del profilo dei soggetti coinvolti quali il minore e il pedofilo e approfondito il tema del consenso del minore nella sua rilevanza penale, soprattutto alla luce delle recenti pronunce della Suprema Corte di Cassazione. Un focus particolare sarà dedicato ai vari aspetti conseguenti del fenomeno, quali il concetto di detenzione e la diffusione del materiale, con un cenno anche alle nuove prospettive e scelte politiche di prevenzione e contrasto del crimine.