Mafia is the subject of this thesis, a social phenomenon that has a particular impact on Sicily. Famous for its numerous dominations, the island under the Bourbons reign experienced a latifundia-based economy. Palermo, which has always been considered an ambivalent city, is on one side important for trade thanks to the presence of the port and on the other for the presence of a suburb characterized by expanses of land, largely owned by a single owner. The landowners belonged to the aristocracy and often moved to the city, missing for a long time; this aspect is crucial for the formation of a new social class, the gabellotti, which acted as an intermediary between the peasants and the landowners. This new social class begins to accumulate power through private violence and threats, leading to the formation of a population that is subjected to fear. After the Unification of Italy all this is accentuated, infact the aristocracy, afraid of losing its privileges, relies on gabellotti, now united in groups and cosche, to control entire territories and remain in the city constantly. Both before and after 1861, institutions and politics have failed to penetrate society effectively, distrustful of a newly born state and determined to legitimize violence as the only way to live everyday life. It is not possible to establish precisely the differences between brigandage, malandrinage and mafia, but this can be defined as an evolution of the first two. The social and cultural aspects of Palermo society of the time are crucial to understand how some values have influenced dynamics, in some cases, of submission and, in others, of aggregation to the Mafia. This thesis aim to investigate the phenomenon from a historical, sociological, and political viewpoint that has been a characteristic of the island for decades.

In questa tesi il tema trattato è la mafia, fenomeno sociale che interessa in modo particolare la Sicilia. Famosa per le numerose dominazioni, l’isola durante il regno borbonico ha conosciuto un’economia basata sul latifondo. Palermo, da sempre una città ambivalente, è da un lato importante per il commercio grazie alla presenza del porto e dall’altro per la presenza di una periferia caratterizzata da distese di terra, in gran parte possedute da un unico proprietario. I latifondisti appartenevano all’aristocrazia e, spesso, si trasferivano in città, mancando per molto tempo; questo aspetto è cruciale per la formazione di una nuova classe sociale, i gabellotti, che facevano da intermediario tra i contadini e i proprietari terrieri. Questa nuova classe sociale inizia ad accumulare potere attraverso la violenza privata e le minacce, formando così una popolazione sottomessa dalla paura. Dopo l’Unità d’Italia tutto questo viene accentuato, poiché l’aristocrazia, spaventata di perdere i propri privilegi, si affida ai gabellotti, ormai unitisi in gruppi e cosche, per controllare interi territori e rimanere in città costantemente. Sia prima sia dopo 1861, le istituzioni e la politica non sono riuscite a penetrare in maniera efficace la società, diffidente nei confronti di uno Stato appena nato e decisa a legittimare la violenza come unico modo di vivere la quotidianità. Non è possibile stabilire con estrema precisione le differenze tra brigantaggio, malandrinaggio e mafia, ma quest’ultima può essere definita come un’evoluzione delle prime due. Gli aspetti sociali e culturali della società palermitana dell’epoca risultano cruciali per comprendere come alcuni valori abbiano influenzato dinamiche, in alcuni casi, di sottomissione e, in altri, di aggregazione alla mafia. L’obiettivo di questa tesi è quindi di indagare da un punto di vista storico, sociologico e politico il fenomeno che ha caratterizzato per interi decenni l’isola.

Palermo e la nascita del fenomeno mafioso: aspetti sociali e culturali prima e dopo l'Unità di Italia.

BRIGADIECI, ALESSIA
2022/2023

Abstract

Mafia is the subject of this thesis, a social phenomenon that has a particular impact on Sicily. Famous for its numerous dominations, the island under the Bourbons reign experienced a latifundia-based economy. Palermo, which has always been considered an ambivalent city, is on one side important for trade thanks to the presence of the port and on the other for the presence of a suburb characterized by expanses of land, largely owned by a single owner. The landowners belonged to the aristocracy and often moved to the city, missing for a long time; this aspect is crucial for the formation of a new social class, the gabellotti, which acted as an intermediary between the peasants and the landowners. This new social class begins to accumulate power through private violence and threats, leading to the formation of a population that is subjected to fear. After the Unification of Italy all this is accentuated, infact the aristocracy, afraid of losing its privileges, relies on gabellotti, now united in groups and cosche, to control entire territories and remain in the city constantly. Both before and after 1861, institutions and politics have failed to penetrate society effectively, distrustful of a newly born state and determined to legitimize violence as the only way to live everyday life. It is not possible to establish precisely the differences between brigandage, malandrinage and mafia, but this can be defined as an evolution of the first two. The social and cultural aspects of Palermo society of the time are crucial to understand how some values have influenced dynamics, in some cases, of submission and, in others, of aggregation to the Mafia. This thesis aim to investigate the phenomenon from a historical, sociological, and political viewpoint that has been a characteristic of the island for decades.
2022
Palermo and the origin of the mafia phenomenon: social and cultural aspects before and after the Unification of Italy.
In questa tesi il tema trattato è la mafia, fenomeno sociale che interessa in modo particolare la Sicilia. Famosa per le numerose dominazioni, l’isola durante il regno borbonico ha conosciuto un’economia basata sul latifondo. Palermo, da sempre una città ambivalente, è da un lato importante per il commercio grazie alla presenza del porto e dall’altro per la presenza di una periferia caratterizzata da distese di terra, in gran parte possedute da un unico proprietario. I latifondisti appartenevano all’aristocrazia e, spesso, si trasferivano in città, mancando per molto tempo; questo aspetto è cruciale per la formazione di una nuova classe sociale, i gabellotti, che facevano da intermediario tra i contadini e i proprietari terrieri. Questa nuova classe sociale inizia ad accumulare potere attraverso la violenza privata e le minacce, formando così una popolazione sottomessa dalla paura. Dopo l’Unità d’Italia tutto questo viene accentuato, poiché l’aristocrazia, spaventata di perdere i propri privilegi, si affida ai gabellotti, ormai unitisi in gruppi e cosche, per controllare interi territori e rimanere in città costantemente. Sia prima sia dopo 1861, le istituzioni e la politica non sono riuscite a penetrare in maniera efficace la società, diffidente nei confronti di uno Stato appena nato e decisa a legittimare la violenza come unico modo di vivere la quotidianità. Non è possibile stabilire con estrema precisione le differenze tra brigantaggio, malandrinaggio e mafia, ma quest’ultima può essere definita come un’evoluzione delle prime due. Gli aspetti sociali e culturali della società palermitana dell’epoca risultano cruciali per comprendere come alcuni valori abbiano influenzato dinamiche, in alcuni casi, di sottomissione e, in altri, di aggregazione alla mafia. L’obiettivo di questa tesi è quindi di indagare da un punto di vista storico, sociologico e politico il fenomeno che ha caratterizzato per interi decenni l’isola.
Mafia
Palermo
Cultura
Società
Politica
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
TESI ALESSIA BRIGADIECI.pdf

accesso riservato

Dimensione 679.2 kB
Formato Adobe PDF
679.2 kB Adobe PDF

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/55729