L'esperienza di malattia e di ospedalizzazione è per un bambino e per la sua famiglia è un’esperienza difficile che sconvolge le loro vite. Il bambino, infatti, si trova inserito in un contesto sconosciuto e che non può dominare, con delle disposizioni e delle regole a cui deve adattarsi. Alla sofferenza fisica causata dalla malattia si aggiunge quindi una sofferenza psicologica a causa delle emozioni che caratterizzano la malattia e il ricovero. Per poter accompagnare i bambini e le loro famiglie durante il percorso di malattia e di cura, si è reso necessario l’intervento di figure educative a supporto di quelle sanitarie. Esse permettono ai bambini di accettare la malattia ed elaborare le emozioni legate ad essa, e di acquisire competenze in tutte le aree di sviluppo. Nel 1936, grazie ad una circolare ministeriale, nascono le prime sezioni di scuola in ospedale, in cui opera, inizialmente, personale volontario. In seguito, il legame scuola-ospedale si rafforza fino al 1998, quando la scuola in ospedale viene legittimata. Il ruolo dell’insegnante di scuola ospedaliera è complesso e richiede diverse competenze, tra cui quella di saper adattare le attività educative, gli spazi, i tempi e i ritmi alle diverse situazioni presenti giornalmente. Infatti, a seconda del numero di bambini presenti, della loro età e delle loro diverse patologie, l’insegnante deve progettare e mettere in atto attività educative adatte a tutti. Ho avuto la possibilità da Intesa Sanpaolo di poter analizzare il Programma Educativo Intesa Sanpaolo per i bambini lungodegenti e di intervistare alcune figure professionali che operano all’interno del servizio nido nel reparto di oncoematologia pediatrica dell’Azienda Ospedaliera di Padova. Infine, ho presentato uno studio sulla valutazione di impatto a breve e medio termine del Programma educativo Intesa Sanpaolo per bambini lungodegenti, promosso da Intesa Sanpaolo e l’AIEOP (Associazione Italiana Ematologia, Oncologia Pediatrica).

A scuola fuori dalla scuola. L'educazione nei reparti di pediatria

NANULA, MARTA
2022/2023

Abstract

L'esperienza di malattia e di ospedalizzazione è per un bambino e per la sua famiglia è un’esperienza difficile che sconvolge le loro vite. Il bambino, infatti, si trova inserito in un contesto sconosciuto e che non può dominare, con delle disposizioni e delle regole a cui deve adattarsi. Alla sofferenza fisica causata dalla malattia si aggiunge quindi una sofferenza psicologica a causa delle emozioni che caratterizzano la malattia e il ricovero. Per poter accompagnare i bambini e le loro famiglie durante il percorso di malattia e di cura, si è reso necessario l’intervento di figure educative a supporto di quelle sanitarie. Esse permettono ai bambini di accettare la malattia ed elaborare le emozioni legate ad essa, e di acquisire competenze in tutte le aree di sviluppo. Nel 1936, grazie ad una circolare ministeriale, nascono le prime sezioni di scuola in ospedale, in cui opera, inizialmente, personale volontario. In seguito, il legame scuola-ospedale si rafforza fino al 1998, quando la scuola in ospedale viene legittimata. Il ruolo dell’insegnante di scuola ospedaliera è complesso e richiede diverse competenze, tra cui quella di saper adattare le attività educative, gli spazi, i tempi e i ritmi alle diverse situazioni presenti giornalmente. Infatti, a seconda del numero di bambini presenti, della loro età e delle loro diverse patologie, l’insegnante deve progettare e mettere in atto attività educative adatte a tutti. Ho avuto la possibilità da Intesa Sanpaolo di poter analizzare il Programma Educativo Intesa Sanpaolo per i bambini lungodegenti e di intervistare alcune figure professionali che operano all’interno del servizio nido nel reparto di oncoematologia pediatrica dell’Azienda Ospedaliera di Padova. Infine, ho presentato uno studio sulla valutazione di impatto a breve e medio termine del Programma educativo Intesa Sanpaolo per bambini lungodegenti, promosso da Intesa Sanpaolo e l’AIEOP (Associazione Italiana Ematologia, Oncologia Pediatrica).
2022
Schooling out of school. Education in pediatric wards
ospedale
scuola
nido
malattia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/55859