Introduzione: l’impianto cocleare (IC) è considerato il trattamento "gold standard" nel paziente che presenta un’ipoacusia profonda con insufficiente beneficio protesico mediante apparecchio acustico. L’impianto, grazie ad un adeguato periodo di riabilitazione, consente nella maggior parte dei casi una buona percezione verbale e lo sviluppo di capacità comunicative prossime a quelle del soggetto normoudente. Attualmente, l’iter per la valutazione delle abilità percettive del paziente portatore di impianto cocleare prevede sia una valutazione audiometrica, mediante esame audiometrico tonale e vocale, sia logopedica, attraverso prove percettive. I test standard odierni utilizzano parole e frasi come materiale vocale ed hanno raggiunto sempre più un "ceiling effect" nei soggetti con IC: risulta quindi essenziale l’impiego di misure psicoacustiche più precise ed oggettive in grado di indagare aspetti più fini del guadagno dell’IC, come l’impiego della connettività e di unità linguistiche prive di significato (logotomi). Gli scopi dello studio proposto sono stati: 1) valutare nel paziente portatore di impianto cocleare, in particolare nello "star patient", l’affidabilità della percezione uditiva mediante connettività, confrontando i risultati dei test audiometrici soggettivi (audiometria tonale e vocale) ottenuti prima con metodica classica in cabina audiometrica, poi con streaming diretto dell’input acustico al processore dell’IC; 2) analizzare l’impiego di un test audiometrico più sensibile ed oggettivo che sfrutta i logotomi al fine di svolgere una valutazione più obbiettiva delle abilità percettive dello "star patient". Materiali e metodi: il campione include pazienti portatori di impianto cocleare in cura presso l’Unità Operativa Complessa (UOC) di Otorinolaringoiatria dell’Azienda Ospedale-Università di Padova (studio approvato da parte del Comitato Etico) caratterizzati da una buona intelligibilità verbale ed assenza di patologie o malformazioni associate. I partecipanti sono stati sottoposti alla valutazione delle abilità percettive mediante esame audiometrico tonale e vocale, eseguiti in duplice modalità: prima con metodica classica in cabina audiometrica, poi con streaming diretto dell’input acustico al processore dell’IC mediante sistema di connettività. I dati raccolti sono stati analizzati grazie a misure statistiche di correlazione (indice di correlazione R per ranghi di Spearman) e concordanza (Bland-Altman plot). Risultati: l’audiometria tonale presenta una bassa correlazione tra le due metodiche; l’audiometria vocale rivela un’elevata correlazione per alcune intensità ma una bassa concordanza tra le due metodologie; la valutazione mediante sistema di connettività ha registrato risultati migliori sia in audiometria tonale sia in audiometria vocale; l’impiego di logotomi nei test audiometrici è stato utile per discriminare maggiormente le performance dello "star patient". Conclusioni: il presente studio dimostra l’importante ruolo della connettività e dell’impiego di logotomi nella valutazione moderna del paziente ipoacusico portatore di impianto cocleare, sottolineando il valore di un’accurata valutazione al fine di impostare un iter riabilitativo quanto più efficace.

Valutazione dell'outcome percettivo-linguistico nello "star patient" portatore di impianto cocleare mediante tests audiometrici soggettivi svolti sfruttando i sistemi di connettività

LOVATO, ELISA
2022/2023

Abstract

Introduzione: l’impianto cocleare (IC) è considerato il trattamento "gold standard" nel paziente che presenta un’ipoacusia profonda con insufficiente beneficio protesico mediante apparecchio acustico. L’impianto, grazie ad un adeguato periodo di riabilitazione, consente nella maggior parte dei casi una buona percezione verbale e lo sviluppo di capacità comunicative prossime a quelle del soggetto normoudente. Attualmente, l’iter per la valutazione delle abilità percettive del paziente portatore di impianto cocleare prevede sia una valutazione audiometrica, mediante esame audiometrico tonale e vocale, sia logopedica, attraverso prove percettive. I test standard odierni utilizzano parole e frasi come materiale vocale ed hanno raggiunto sempre più un "ceiling effect" nei soggetti con IC: risulta quindi essenziale l’impiego di misure psicoacustiche più precise ed oggettive in grado di indagare aspetti più fini del guadagno dell’IC, come l’impiego della connettività e di unità linguistiche prive di significato (logotomi). Gli scopi dello studio proposto sono stati: 1) valutare nel paziente portatore di impianto cocleare, in particolare nello "star patient", l’affidabilità della percezione uditiva mediante connettività, confrontando i risultati dei test audiometrici soggettivi (audiometria tonale e vocale) ottenuti prima con metodica classica in cabina audiometrica, poi con streaming diretto dell’input acustico al processore dell’IC; 2) analizzare l’impiego di un test audiometrico più sensibile ed oggettivo che sfrutta i logotomi al fine di svolgere una valutazione più obbiettiva delle abilità percettive dello "star patient". Materiali e metodi: il campione include pazienti portatori di impianto cocleare in cura presso l’Unità Operativa Complessa (UOC) di Otorinolaringoiatria dell’Azienda Ospedale-Università di Padova (studio approvato da parte del Comitato Etico) caratterizzati da una buona intelligibilità verbale ed assenza di patologie o malformazioni associate. I partecipanti sono stati sottoposti alla valutazione delle abilità percettive mediante esame audiometrico tonale e vocale, eseguiti in duplice modalità: prima con metodica classica in cabina audiometrica, poi con streaming diretto dell’input acustico al processore dell’IC mediante sistema di connettività. I dati raccolti sono stati analizzati grazie a misure statistiche di correlazione (indice di correlazione R per ranghi di Spearman) e concordanza (Bland-Altman plot). Risultati: l’audiometria tonale presenta una bassa correlazione tra le due metodiche; l’audiometria vocale rivela un’elevata correlazione per alcune intensità ma una bassa concordanza tra le due metodologie; la valutazione mediante sistema di connettività ha registrato risultati migliori sia in audiometria tonale sia in audiometria vocale; l’impiego di logotomi nei test audiometrici è stato utile per discriminare maggiormente le performance dello "star patient". Conclusioni: il presente studio dimostra l’importante ruolo della connettività e dell’impiego di logotomi nella valutazione moderna del paziente ipoacusico portatore di impianto cocleare, sottolineando il valore di un’accurata valutazione al fine di impostare un iter riabilitativo quanto più efficace.
2022
Evaluation of perceptual-linguistic outcome in the "star patient" cochlear implant wearer by subjective audiometric tests performed by exploiting connectivity systems
star patient
impianto cocleare
connettività
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/56188