Il lavoro di tesi presentato riguarda la riqualificazione dell’area dell’ex caserma catena a Verona. L’idea di progetto consiste nel recuperare l’area in parte dismessa e degradata in una cittadella universitaria. Per lo stato di fatto dell’area considerata si deve osservare il carattere diversificato dello stato di conservazione dei manufatti per cui lo stato generale di trasformazione risulta dall’integrazione tra interventi di recupero e nuove edificazioni. Edifici esistenti recuperati e edifici nuovi convivono con l’obiettivo di reinterpretare il carattere insediativo del luogo, con particolare attenzione alla sequenza degli spazi per esaltare da una parte, il carattere chiuso dell’ambito di intervento, dall’altra per moltiplicare le relazioni con la comunità intera. L’area occupa una superficie estesa - circa trentamila metri quadrati – e si colloca all’interno delle mura scaligere costruite intorno al 1300. Si inserisce nel contesto del sistema difensivo di Verona, uno dei più estesi, interessanti e meglio conservati a livello europeo. Dal 2007, il grande compendio è andato in disuso, venendo col tempo definitivamente abbandonato e nel 2009 è stato riconosciuto come complesso di interesse culturale nella sua maggior estensione. In questo contesto, le preesistenze storiche all’interno dell’area sono il Bastione di Spagna, progettato da Michele Sanmicheli, una polveriera di epoca austriaca e l’ex caserma, di origine veneziana ampliata dagli austriaci. Questi edifici costruiti prima del 1840 sono vincolati. Nell’area sono presenti altri edifici (costruiti dopo il 1840) che non risultano sottoposti a vincoli di alcun tipo, anzi è prevista la demolizione. La prima fase di progetto riguarda la demolizione degli edifici non coerenti, il recupero della caserma con l’inserimento di aule universitarie, laboratori ed uffici. La seconda fase punta a introdurre nell’area in continuità con le preesistenze nuovi edifici, nuovi spazi con nuove funzioni a carattere didattico e ricettivo come aule, biblioteca e uno studentato. Inoltre il bastione e l’edificio dell’ex polveriera vengono rifunzionalizzati pensando l’introduzione di un museo delle mura, con spazi per esposizioni temporanee. Le preesistenze storiche sono considerate momento importante nel progetto. Rappresentano la memoria collettiva e per questo vengono valorizzate e pensate come manufatti attorno cui costruire il progetto per restituire uno spazio pubblico di qualità al quartiere e agli abitanti della città. In particolare l’idea di progetto consiste nel definire due spazi a corte attorno cui far ruotare gli edifici di progetto e le preesistenze. I nuovi edifici si inseriscono in un rapporto di continuità con le preesistenze sia sul piano orizzontale che verticale. Inoltre gli spazi definiti trovano relazione con i percorsi urbani. Le nuove aule universitarie e lo studentato sono posti lungo il fronte principale della strada. Questi due edifici, nonostante separati, costituiscono un fronte unitario. La separazione di questi coincide con l’ingresso principale caratterizzato da una scalinata che conduce ad un piano rialzato, al centro dell’area, da cui iniziano i percorsi che relazionano gli edifici e gli spazi del progetto. La posizione degli edifici è scelta in base all’orientamento e al rapporto con l’intorno. La biblioteca è allineata all’ampliamento austriaco della caserma ed ha una vista privilegiata sul fiume Adige. Al piano terra si trovano lo spazio della mensa e altri servizi. Particolare attenzione è stata data alla biodiversità, agli spazi verdi, agli animali e alle piante autoctone per rispondere alle esigenze di sostenibilità promosse dalla comunità.

Nuova cittadella universitaria nell'ex caserma Catena a Verona

BENEDUSI, ALBERTO
2022/2023

Abstract

Il lavoro di tesi presentato riguarda la riqualificazione dell’area dell’ex caserma catena a Verona. L’idea di progetto consiste nel recuperare l’area in parte dismessa e degradata in una cittadella universitaria. Per lo stato di fatto dell’area considerata si deve osservare il carattere diversificato dello stato di conservazione dei manufatti per cui lo stato generale di trasformazione risulta dall’integrazione tra interventi di recupero e nuove edificazioni. Edifici esistenti recuperati e edifici nuovi convivono con l’obiettivo di reinterpretare il carattere insediativo del luogo, con particolare attenzione alla sequenza degli spazi per esaltare da una parte, il carattere chiuso dell’ambito di intervento, dall’altra per moltiplicare le relazioni con la comunità intera. L’area occupa una superficie estesa - circa trentamila metri quadrati – e si colloca all’interno delle mura scaligere costruite intorno al 1300. Si inserisce nel contesto del sistema difensivo di Verona, uno dei più estesi, interessanti e meglio conservati a livello europeo. Dal 2007, il grande compendio è andato in disuso, venendo col tempo definitivamente abbandonato e nel 2009 è stato riconosciuto come complesso di interesse culturale nella sua maggior estensione. In questo contesto, le preesistenze storiche all’interno dell’area sono il Bastione di Spagna, progettato da Michele Sanmicheli, una polveriera di epoca austriaca e l’ex caserma, di origine veneziana ampliata dagli austriaci. Questi edifici costruiti prima del 1840 sono vincolati. Nell’area sono presenti altri edifici (costruiti dopo il 1840) che non risultano sottoposti a vincoli di alcun tipo, anzi è prevista la demolizione. La prima fase di progetto riguarda la demolizione degli edifici non coerenti, il recupero della caserma con l’inserimento di aule universitarie, laboratori ed uffici. La seconda fase punta a introdurre nell’area in continuità con le preesistenze nuovi edifici, nuovi spazi con nuove funzioni a carattere didattico e ricettivo come aule, biblioteca e uno studentato. Inoltre il bastione e l’edificio dell’ex polveriera vengono rifunzionalizzati pensando l’introduzione di un museo delle mura, con spazi per esposizioni temporanee. Le preesistenze storiche sono considerate momento importante nel progetto. Rappresentano la memoria collettiva e per questo vengono valorizzate e pensate come manufatti attorno cui costruire il progetto per restituire uno spazio pubblico di qualità al quartiere e agli abitanti della città. In particolare l’idea di progetto consiste nel definire due spazi a corte attorno cui far ruotare gli edifici di progetto e le preesistenze. I nuovi edifici si inseriscono in un rapporto di continuità con le preesistenze sia sul piano orizzontale che verticale. Inoltre gli spazi definiti trovano relazione con i percorsi urbani. Le nuove aule universitarie e lo studentato sono posti lungo il fronte principale della strada. Questi due edifici, nonostante separati, costituiscono un fronte unitario. La separazione di questi coincide con l’ingresso principale caratterizzato da una scalinata che conduce ad un piano rialzato, al centro dell’area, da cui iniziano i percorsi che relazionano gli edifici e gli spazi del progetto. La posizione degli edifici è scelta in base all’orientamento e al rapporto con l’intorno. La biblioteca è allineata all’ampliamento austriaco della caserma ed ha una vista privilegiata sul fiume Adige. Al piano terra si trovano lo spazio della mensa e altri servizi. Particolare attenzione è stata data alla biodiversità, agli spazi verdi, agli animali e alle piante autoctone per rispondere alle esigenze di sostenibilità promosse dalla comunità.
2022
New university citadel in the former Catena barracks in Verona
Spazio pubblico
Riqualificazione
Memoria
Università
Studentato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/56198