Sviluppo di metodi per la progettazione di rotopresse a camera variabile

La seguente tesi riguarda l'acquisizione di carichi dinamici, coppie e pressioni, su di una rotopressa a camera variabile. In breve, la rotopressa è utilizzata per quella che è la raccolta di paglia, fieno ed insilato. Il prodotto una volta tagliato si presenta disposto in andane (cumuli longitudinali, di larghezza 1 - 2 m e lunghezza nell' ordine delle decine o centinaia di metri). La rotopressa è composta solitamente da un Pick - up, atto a sollevare il prodotto da terra, un sistema di alimentazione, che tira all'interno della macchina il prodotto (precedentemente sollevato dal Pick - up), ed una camera di pressatura, in cui il prodotto viene fatto roteare su sé stesso e contemporaneamente pressato tramite delle cinghie, fino alla formazione del ballone. Finita questa fase, è presente un sistema di legatura che consolida il ballone, che viene infine espulso aprendo il portellone posteriore. Nel nostro caso la camera di pressatura è a geometria variabile: il prodotto viene pressato e fatto roteare, tramite un sistema di cinghie azionate da: martinetti idraulici (per la pressatura) e rulli (per la movimentazione). È stata fatta un’analisi agli elementi finiti su alcuni componenti specifici della rotopressa, per valutare se vi fossero delle zone che potessero generare abbastanza segnale (mV - µε), quando questa fosse sollecitata da carichi esterni derivanti da un suo impiego tipico. Sono stati scelti i semiassi, per valutare i carichi verticali derivanti dal contatto con il suolo, ed un sistema di traino progettato appositamente, per valutare gli sforzi di traino. Inoltre, è stata valutata la distribuzione delle coppie entranti ed uscenti dalla scatola di trasmissione (la quale trasferisce potenza a tutti i componenti interni alla rotopressa: Pick – up, sistema di alimentazione, camera di pressatura, ecc..), tramite l'utilizzo di un torsiometro. Sono stati utilizzati dei sensori di pressione per valutare l'andamento delle pressioni all'interno dei martinetti idraulici, il cui compito è quello di dare tensione alle cinghie.