Nell’ambito della chirurgia vascolare, in particolare per gli interventi di endarterectomia carotidea, esistono due metodiche utilizzate: esecuzione dell’intervento in anestesia locoregionale, o sotto anestesia generale con monitoraggio EEG intraoperatorio continuo. Con questa tesi si analizzeranno un pool di 704 pz sottoposti a endarterectomia carotidea tra il 2018 e il 2023 (febbraio) per cui vengono analizzati i tracciati EEG e PE. Nell’ambito specifico del monitoraggio intraoperatorio, ci si prefigge lo scopo di adottare metodiche neurofisiologiche con l'obiettivo di diminuire al massimo il rischio durante la procedura interventistica. Studi precedenti hanno già dimostrato l’utilità del monitoraggio intraoperatorio effettuato sia con l’elettroenfcefalografia, sia con la metodica dei potenziali evocati, quindi, si pone come obiettivo di questa tesi, non tanto l’utilità di esse, quanto, invece, la possibile correlazione che potrebbe risultare tra il rallentamento effettivo del tracciato EEG, e/o la riduzione di ampiezza e slatentizzazione dei PE, durante l’intervento, e: - la mancanza di circoli collaterali intracranici di compenso, per cui ci si aspetta che chi presenta tale mancanza, abbia avuto un rallentamento, per cui è stato necessario l’inserimento di shunt. - l’ostruzione della ICA controlaterale, rispetto a quelli con stenosi controlaterale non rilevante. Ci si prefigge tale obiettivo al fine di poter maggiormente prevedere il pz che, sottoposto all’intervento in questione, abbia maggiori probabilità di riportare danni neurologici, e quindi rendere più scrupolosa l’analisi del rischio per singolo pz, riducendo la generalizzazione.
Monitoraggio intraoperatorio per la chirurgia vascolare carotidea (TEA). Analisi della casistica.
MARANGONI, ARIANNA
2022/2023
Abstract
Nell’ambito della chirurgia vascolare, in particolare per gli interventi di endarterectomia carotidea, esistono due metodiche utilizzate: esecuzione dell’intervento in anestesia locoregionale, o sotto anestesia generale con monitoraggio EEG intraoperatorio continuo. Con questa tesi si analizzeranno un pool di 704 pz sottoposti a endarterectomia carotidea tra il 2018 e il 2023 (febbraio) per cui vengono analizzati i tracciati EEG e PE. Nell’ambito specifico del monitoraggio intraoperatorio, ci si prefigge lo scopo di adottare metodiche neurofisiologiche con l'obiettivo di diminuire al massimo il rischio durante la procedura interventistica. Studi precedenti hanno già dimostrato l’utilità del monitoraggio intraoperatorio effettuato sia con l’elettroenfcefalografia, sia con la metodica dei potenziali evocati, quindi, si pone come obiettivo di questa tesi, non tanto l’utilità di esse, quanto, invece, la possibile correlazione che potrebbe risultare tra il rallentamento effettivo del tracciato EEG, e/o la riduzione di ampiezza e slatentizzazione dei PE, durante l’intervento, e: - la mancanza di circoli collaterali intracranici di compenso, per cui ci si aspetta che chi presenta tale mancanza, abbia avuto un rallentamento, per cui è stato necessario l’inserimento di shunt. - l’ostruzione della ICA controlaterale, rispetto a quelli con stenosi controlaterale non rilevante. Ci si prefigge tale obiettivo al fine di poter maggiormente prevedere il pz che, sottoposto all’intervento in questione, abbia maggiori probabilità di riportare danni neurologici, e quindi rendere più scrupolosa l’analisi del rischio per singolo pz, riducendo la generalizzazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/56563