Introduzione: La cefalea di tipo tensivo (TTH) rientra, secondo la classificazione ICHD 3, nella categoria delle cefalee primarie; essa è un problema molto diffuso il quale ha un impatto negativo sulla vita quotidiana di chi ne è affetto, specialmente se gli attacchi cefalgici si presentano in modo cronico; per contrastare ciò vengono abitualmente adottate strategie farmacologiche, le quali però possono provocare effetti indesiderati. Obiettivo: L’obiettivo primario di questa revisione della letteratura consiste nel valutare l’efficacia di tre alternative all’approccio farmacologico nel trattamento della Cefalea di tipo Tensivo (TTH); tali alternative sono la Terapia Manuale, il Biofeedback e il Rilassamento Muscolare Progressivo. L’efficacia viene espressa tramite outcome primari ovvero la frequenza, durata ed intensità degli attacchi cefalgici e outcome secondari quali il ROM cervicale, la Pressure Pain Treshold (PPT) e i questionari HIT-6 e HDI i quali approfondiscono gli effetti della TTH nella vita quotidiana del soggetto. Metodo: La ricerca bibliografica è stata effettuata sui principali database di carattere medico-scientifico; essi sono Pubmed, PEDro, Embase, Scopus, Google Scholar, Clinical Key e Cochrane. Gli articoli raccolti ed analizzati sono in totale 103, tuttavia in base ai criteri d’inclusione e di esclusione sono stati selezionati in maniera definitiva 23 studi. Risultati: I percorsi basati sul trattamento mediante terapia manuale hanno avuto una durata media inferiore rispetto a quelli incentrati sull’utilizzo del biofeedback e sul rilassamento muscolare progressivo, tuttavia tutti e tre gli approcci si sono dimostrati validi specialmente nel lungo termine rispetto ai relativi gruppi di controllo. Si è registrato, infatti, un miglioramento sia degli outcome primari sia di quelli secondari, con un impatto positivo quindi anche sulla vita quotidiana, migliorandone la partecipazione e riducendo le conseguenze psicologico-emotive di stampo negativo come l’ansia Discussione: Questa revisione contribuisce a conferire importanza all’accuratezza con cui viene scelto un percorso terapeutico, per fare ciò è opportuno eseguire una valutazione approfondita del paziente tenendo in considerazione, oltre alla sintomatologia, anche l’ambito psicologico e tutto ciò che riguarda la vita quotidiana. Nella programmazione del percorso terapeutico è di fondamentale rilevanza considerare i vantaggi e gli svantaggi delle tecniche e delle modalità di cura in quanto è possibile che ci siano approcci più adeguati in presenza di determinate condizioni, come in questo caso la terapia farmacologica risulta la miglior opzione in caso di TTH episodica ma al contempo se dovesse esserci una cronicità della stessa il rapporto fra vantaggi e svantaggi si sposterebbe a favore di altre tecniche come quelle analizzate in questa revisione. Conclusioni: La Terapia Manuale, il Biofeedback e il Rilassamento Muscolare Progressivo potrebbero essere considerate delle valide alternative al trattamento farmacologico, tuttavia è preferibile optare per le prime solo in presenza di cronicità degli attacchi cefalgici

Il trattamento della Cefalea di Tipo Tensivo (TTH) tra terapia e farmacologia: una revisione della letteratura

PIVA, LORENZO
2022/2023

Abstract

Introduzione: La cefalea di tipo tensivo (TTH) rientra, secondo la classificazione ICHD 3, nella categoria delle cefalee primarie; essa è un problema molto diffuso il quale ha un impatto negativo sulla vita quotidiana di chi ne è affetto, specialmente se gli attacchi cefalgici si presentano in modo cronico; per contrastare ciò vengono abitualmente adottate strategie farmacologiche, le quali però possono provocare effetti indesiderati. Obiettivo: L’obiettivo primario di questa revisione della letteratura consiste nel valutare l’efficacia di tre alternative all’approccio farmacologico nel trattamento della Cefalea di tipo Tensivo (TTH); tali alternative sono la Terapia Manuale, il Biofeedback e il Rilassamento Muscolare Progressivo. L’efficacia viene espressa tramite outcome primari ovvero la frequenza, durata ed intensità degli attacchi cefalgici e outcome secondari quali il ROM cervicale, la Pressure Pain Treshold (PPT) e i questionari HIT-6 e HDI i quali approfondiscono gli effetti della TTH nella vita quotidiana del soggetto. Metodo: La ricerca bibliografica è stata effettuata sui principali database di carattere medico-scientifico; essi sono Pubmed, PEDro, Embase, Scopus, Google Scholar, Clinical Key e Cochrane. Gli articoli raccolti ed analizzati sono in totale 103, tuttavia in base ai criteri d’inclusione e di esclusione sono stati selezionati in maniera definitiva 23 studi. Risultati: I percorsi basati sul trattamento mediante terapia manuale hanno avuto una durata media inferiore rispetto a quelli incentrati sull’utilizzo del biofeedback e sul rilassamento muscolare progressivo, tuttavia tutti e tre gli approcci si sono dimostrati validi specialmente nel lungo termine rispetto ai relativi gruppi di controllo. Si è registrato, infatti, un miglioramento sia degli outcome primari sia di quelli secondari, con un impatto positivo quindi anche sulla vita quotidiana, migliorandone la partecipazione e riducendo le conseguenze psicologico-emotive di stampo negativo come l’ansia Discussione: Questa revisione contribuisce a conferire importanza all’accuratezza con cui viene scelto un percorso terapeutico, per fare ciò è opportuno eseguire una valutazione approfondita del paziente tenendo in considerazione, oltre alla sintomatologia, anche l’ambito psicologico e tutto ciò che riguarda la vita quotidiana. Nella programmazione del percorso terapeutico è di fondamentale rilevanza considerare i vantaggi e gli svantaggi delle tecniche e delle modalità di cura in quanto è possibile che ci siano approcci più adeguati in presenza di determinate condizioni, come in questo caso la terapia farmacologica risulta la miglior opzione in caso di TTH episodica ma al contempo se dovesse esserci una cronicità della stessa il rapporto fra vantaggi e svantaggi si sposterebbe a favore di altre tecniche come quelle analizzate in questa revisione. Conclusioni: La Terapia Manuale, il Biofeedback e il Rilassamento Muscolare Progressivo potrebbero essere considerate delle valide alternative al trattamento farmacologico, tuttavia è preferibile optare per le prime solo in presenza di cronicità degli attacchi cefalgici
2022
The treatment of tension-type headache (TTH) between therapy and pharmacology: a review of the literature
cefalea
farmacologia
terapia manuale
biofeedback
PMR
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/56629