L’invecchiamento demografico, problematica di nota rilevanza a livello mondiale, comporta un ricorso sempre maggiore a cure mediche e ricoveri ospedalieri in virtù di un progressivo incremento di patologie cronico-degenerative, spesso debilitanti e soggette a episodi di riacutizzazione. Nasce così l’esigenza di sperimentare modelli organizzativi alternativi al ricovero ospedaliero favorendo così lo sviluppo di programmi di assistenza domiciliare, in cui i protagonisti attivi di questo setting sono i pazienti, i caregiver e gli infermieri. I caregiver, dalla definizione angloamericana, coloro che si prendono cura sono circa 8,5 milioni, 7,3 milioni lo fanno per i propri familiari e hanno un ruolo estremamente importante nella cura e gestione del paziente, è bene e si considera importante che essi abbiano una buona formazione nella conduzione del percorso terapeutico domiciliare dell’assistito. Il coinvolgimento e l’addestramento del caregiver è fondamentale per far si che si riconoscano e gestiscano i principali bisogni del paziente e si evitino errori nelle cure, duplicazione dei servizi e il rischio che il paziente venga ricoverato ripetutamente. In letteratura molti studi hanno evidenziato come caregiver poco preparati garantiscano peggior qualità di cure mentre per una preparazione adeguata manifestino meno ansia, depressione e un livello maggiore di soddisfazione per il proprio caro. In questo progetto si propone la valutazione della preparazione attraverso la somministrazione della preparedness caregiver scale (PCS) per identificare quei caregiver a rischio di esiti sfavorevoli nella gestione del proprio familiare, garantendogli quindi un maggior supporto e un indagine delle caratteristiche sociodemografiche che includono il sesso, l’età, la relazione con il paziente, il reparto di provenienza, il motivo della dimissione e della presa in carico da parte dell’assistenza domiciliare integrata. Questo strumento comprende nove elementi riguardanti la preparazione del caregiver a prendersi cura dei bisogni fisici ed emotivi di un paziente, istituire servizi, far fronte allo stress dell'assistenza, rendere le attività di caregiving piacevoli per il caregiver e per il sopravvissuto all'ictus, rispondere e gestire le emergenze, ottenere aiuto e informazioni dal sistema sanitario e la preparazione generale; l’ultimo elemento viene posto come domanda aperta per identificare in quale ambito il caregiver vorrebbe avere una preparazione migliore. Esempi di domande sulla scala sono: "Quanto pensi di essere preparato a prenderti cura dei bisogni fisici del tuo familiare?" e "Quanto pensi di essere preparato per ottenere l'aiuto e le informazioni di cui hai bisogno dal sistema sanitario?" Ogni item è valutato da 0 (Per niente preparato) a 4 (preparato molto bene), mediante una scala likert e gli item vengono sommati per un punteggio totale che può variare da 0 a 32. La somministrazione della scala ai caregiver dei pazienti presi in carico dal servizio Adi distretto 1 è al fine di identificare quei caregivers che sono più a rischio di effetti negativi nel caregiving e indirizzare il percorso di educazione terapeutica dell’infermiere operante nel setting domiciliare.

LA PERCEZIONE DEL CAREGIVER RISPETTO ALLA PROPRIA PREPARAZIONE NEL PRENDERSI CURA IN UN SETTING DOMICILIARE: INDAGINE PRESSO IL SERVIZIO ADI DI ROVIGO NELL’AULSS 5 POLESANA

GRILLANDA, EMMA
2022/2023

Abstract

L’invecchiamento demografico, problematica di nota rilevanza a livello mondiale, comporta un ricorso sempre maggiore a cure mediche e ricoveri ospedalieri in virtù di un progressivo incremento di patologie cronico-degenerative, spesso debilitanti e soggette a episodi di riacutizzazione. Nasce così l’esigenza di sperimentare modelli organizzativi alternativi al ricovero ospedaliero favorendo così lo sviluppo di programmi di assistenza domiciliare, in cui i protagonisti attivi di questo setting sono i pazienti, i caregiver e gli infermieri. I caregiver, dalla definizione angloamericana, coloro che si prendono cura sono circa 8,5 milioni, 7,3 milioni lo fanno per i propri familiari e hanno un ruolo estremamente importante nella cura e gestione del paziente, è bene e si considera importante che essi abbiano una buona formazione nella conduzione del percorso terapeutico domiciliare dell’assistito. Il coinvolgimento e l’addestramento del caregiver è fondamentale per far si che si riconoscano e gestiscano i principali bisogni del paziente e si evitino errori nelle cure, duplicazione dei servizi e il rischio che il paziente venga ricoverato ripetutamente. In letteratura molti studi hanno evidenziato come caregiver poco preparati garantiscano peggior qualità di cure mentre per una preparazione adeguata manifestino meno ansia, depressione e un livello maggiore di soddisfazione per il proprio caro. In questo progetto si propone la valutazione della preparazione attraverso la somministrazione della preparedness caregiver scale (PCS) per identificare quei caregiver a rischio di esiti sfavorevoli nella gestione del proprio familiare, garantendogli quindi un maggior supporto e un indagine delle caratteristiche sociodemografiche che includono il sesso, l’età, la relazione con il paziente, il reparto di provenienza, il motivo della dimissione e della presa in carico da parte dell’assistenza domiciliare integrata. Questo strumento comprende nove elementi riguardanti la preparazione del caregiver a prendersi cura dei bisogni fisici ed emotivi di un paziente, istituire servizi, far fronte allo stress dell'assistenza, rendere le attività di caregiving piacevoli per il caregiver e per il sopravvissuto all'ictus, rispondere e gestire le emergenze, ottenere aiuto e informazioni dal sistema sanitario e la preparazione generale; l’ultimo elemento viene posto come domanda aperta per identificare in quale ambito il caregiver vorrebbe avere una preparazione migliore. Esempi di domande sulla scala sono: "Quanto pensi di essere preparato a prenderti cura dei bisogni fisici del tuo familiare?" e "Quanto pensi di essere preparato per ottenere l'aiuto e le informazioni di cui hai bisogno dal sistema sanitario?" Ogni item è valutato da 0 (Per niente preparato) a 4 (preparato molto bene), mediante una scala likert e gli item vengono sommati per un punteggio totale che può variare da 0 a 32. La somministrazione della scala ai caregiver dei pazienti presi in carico dal servizio Adi distretto 1 è al fine di identificare quei caregivers che sono più a rischio di effetti negativi nel caregiving e indirizzare il percorso di educazione terapeutica dell’infermiere operante nel setting domiciliare.
2022
THE CAREGIVER'S PERCEPTION OF THEIR OWN PREPARATION TO TAKE CARE IN A HOME SETTING: A SURVEY CONDUCTED AT THE ROVIGO ADI SERVICE IN THE AULSS 5 POLESANA
caregiver
preparazione
percezione di sé
adi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/56741