La consegna infermieristica a letto del paziente in terapia intensiva correlata alla riduzione degli eventi avversi.

PROBLEM: Handover is a fundamental moment of nursing care as information on the patient's clinical conditions, treatment and expected needs is transmitted from the outgoing nurse to the incoming nurse. They may prove ineffective or harmful if the data transmitted is incomplete or omitted; this increases the risk of adverse events occurring. The patient is the main protagonist of the consequences due to these shortcomings. This review focuses in particular on the Intensive Care Unit (ICU), one of the most complex departments within the hospital, this is because hospitalized patients present notable alterations. The consequences can be: delay in diagnosis, inadequate treatments or omission of care (Bini, et al., 2016). 70% of sentinel events are caused by communication problems and 50% of them can be traced back to problems during delivery (Torri, 2015). Another study reveals that ⅔ of interdisciplinary sentinel events depend on communication and specifically 45% on incomplete deliveries and 29% on the absence of deliveries (Straggers & Blaz, 2013). PURPOSE: This thesis work aims to identify, according to scientific evidence, whether a reduction in adverse events occurs through the use of nursing instructions at the patient's bedside in the intensive care unit. SAMPLE: Nurses and patients admitted to the intensive care unit worldwide. No limits were placed on the research for pathologies affected by the patients taken into consideration in the studies analyzed nor for specific adverse events. METHODS AND TOOLS: For the realization of this literature review, the articles regarding the practice of bedside handover with correlation to adverse events were researched, selected and studied in a critical way, going into greater depth on the safety of the patients and the perception of patients to this activity. The strategy used is the consultation of electronic databases such as PubMed, Cochrane and Google scholar in the month of August 2023. Articles developed in an international framework in the last 6 years (Australia, Ireland, Italy, Sweden and Brazil) were selected. Carefully examined 10 articles, nine in English and one in Italian, in full-text mode. Of the aforementioned 10, 9 were selected that satisfactorily answered the research question. RESULTS: 10 articles were analysed, nine in English and one in Italian, in full-text mode. Nine were selected for the research as they met the inclusion criteria of the paper in question. The nine studies evaluated are methodologically different and are divided as follows: n.2 Systematic review and meta-analysis of the bibliography (Australia, Italy), n.1 Observational study (Australia), n.3 Bibliographic review (Australia, Ireland, Italy) , n.1 Umbrella review (Italy), n.1 Qualitative and exploratory study (Brazil), n.1 Mixed methods study (Ireland). CONCLUSIONS: Comparing the articles included in the paper it emerges that nursing delivery to the patient's bed can reduce adverse events in intensive care, but at the same time, it must be integrated by the presence of other nursing interventions, which are distributed as follows: contemporary use of a structured method and/or written delivery, increase patient participation, ask the patient's preference on the conduct of deliveries upon admission, nursing courses to improve communication, divide the delivery into two places (in bed and in the office) , reduce the use of medical language and finally guarantee patient privacy through a safe environment.

PROBLEMA: La consegna è un momento fondamentale dell’assistenza infermieristica in quanto vengono trasmesse le informazioni sulle condizioni cliniche del paziente, sul trattamento e i bisogni attesi, da infermiere uscente a infermiere in entrata. Esse possono rilevarsi inefficaci o dannose se i dati trasmessi sono incompleti oppure omessi; questo aumenta il rischio che insorgano eventi avversi. Il paziente è il principale protagonista delle conseguenze dovute a tali mancanze. Questa revisione si concentra in particolare nell’Unità di Terapia Intensiva (UTI), uno dei reparti più complessi all’interno della struttura ospedaliera, questo perché i pazienti ricoverati presentano notevoli alterazioni. Le conseguenze possono essere: ritardo nella diagnosi, trattamenti inadeguati o omissione delle cure (Bini, et al., 2016). Il 70% degli eventi sentinella è causato da problemi di comunicazione e il 50% di essi può essere ricondotto a problemi durante la consegna (Torri, 2015). Un altro studio ci rivela che ⅔ degli eventi sentinella interdisciplinari dipendono dalla comunicazione e nello specifico il 45% dalle consegne incomplete e il 29% dall’assenza di consegne (Straggers & Blaz, 2013). SCOPO: Questo lavoro di tesi ha lo scopo di individuare secondo le evidenze scientifiche se attraverso l’utilizzo delle consegne infermieristiche a letto del paziente, nell’unità operativa di terapia intensiva, si verifica una riduzione degli eventi avversi. CAMPIONE: Infermieri e pazienti ricoverati nell’unità operativa di terapia intensiva a livello mondiale. Non sono stati posti dei limiti alla ricerca per patologie di cui sono affetti i pazienti presi in considerazione dagli studi analizzati e nemmeno per specifici eventi avversi. METODI E STRUMENTI: Per la realizzazione di questa revisione della letteratura, sono stati ricercati, selezionati e studiati, in modo critico, gli articoli in merito alla pratica del bedside handover con correlazione agli eventi avversi, andando ad approfondire la sicurezza degli assistiti e la percezione dei pazienti a tale attività. La strategia impiegata è la consultazione di database elettronici quali PubMed, Cochrane e Google scholar nel mese di agosto 2023. Sono stati selezionati articoli elaborati in un quadro internazionale negli ultimi 6 anni (Australia, Irlanda, Italia, Svezia e Brasile). Esaminati attentamente 10 articoli, nove in lingua inglese ed uno in lingua italiana, in modalità full-text. Dei sopracitati 10, sono stati selezionati 9 che rispondevano in maniera soddisfacente al quesito di ricerca. RISULTATI: Sono stati analizzati 10 articoli, nove in lingua inglese ed uno in lingua italiana, in modalità full-text. Nove sono stati selezionati per la ricerca in quanto rispondevano ai criteri di inclusione dell’elaborato in questione. I nove studi presi in valutazione sono metodologicamente diversi e sono così suddivisi: n.2 Revisione sistematica e metanalisi della bibliografia (Australia, Italia), n.1 Studio osservazionale (Australia), n.3 Revisione bibliografica (Australia, Irlanda, Italia), n.1 Revisione ad ombrello (Italia), n.1 Studio qualitativo ed esplorativo (Brasile), n.1 Studio a metodi misti (Irlanda). CONCLUSIONI: Confrontando gli articoli inclusi nell’elaborato emerge che la consegna infermieristica al letto del paziente può ridurre gli eventi avversi, in Terapia Intensiva, ma allo stesso tempo, deve essere integrata dalla presenza di altri interventi infermieristici, che si distribuiscono così: utilizzo contemporaneo di un metodo strutturato e/o consegna scritta, aumentare la partecipazione dei pazienti, chiedere al momento del ricovero la preferenza del paziente sulla conduzione delle consegne, corsi infermieristici per migliorare la comunicazione, dividere la consegna in due luoghi (a letto e in ufficio), ridurre l’utilizzo di un linguaggio medico ed infine garantire la privacy del paziente attraverso un ambiente sicuro.