Problema: La schizofrenia è un disturbo complesso e cronico della salute mentale caratterizzato da una serie di sintomi, tra cui deliri, allucinazioni, linguaggio o comportamento disorganizzato e capacità cognitiva compromessa (Patel et al., 2014). Convivere con la schizofrenia spesso comporta un'ampia assistenza da parte sia dei membri della famiglia che dei non parenti (Rhee & Rosenheck, 2019). Molti caregivers sperimentano un carico cognitivo, psicologico, sociale e finanziario significativo, tra cui ansia, depressione, stigmatizzazione sociale e vincoli economici (Rhee & Rosenheck, 2019). Per questo motivo, è importante fornire supporto ai caregivers dei pazienti affetti da schizofrenia (Harvey, 2018). Scopo: Considerando la mancanza della psicoeducazione familiare a lungo termine come trattamento standard, lo scopo di questo lavoro è valutare l’efficacia di un breve programma di psicoeducazione familiare ed indagare le cause per cui questo approccio psicoeducativo è limitato nel contesto assistenziale ed esaminare l’impatto sulla famiglia e l’assistito. Materiali e metodi: Per la stesura di questo lavoro è stata svolta la ricerca della letteratura nelle banche dati internazionali MEDLINE (PubMed) e Science Direct. Tra gli articoli reperiti in modo critico ne sono stati analizzati 7. I criteri di inclusione che sono stati inseriti per effettuare questa ricerca sono: pazienti affetti da schizofrenia, pazienti di età compresa tra i 18 anni e i 65 anni, pazienti di genere maschile e femminile, caregivers di età superiore ai 18 anni, caregivers di genere maschile e femminile, setting ambulatoriale e/o domiciliare, periodo di pubblicazione: 2010-2023, presenza dell’abstract, accessibilità al full text, articoli in lingua inglese e italiana, studi in cui un breve intervento psicoeducativo familiare è rivolto sia ai pazienti che ai caregiver. I criteri di esclusione sono: pazienti affetti da schizofrenia di età inferiore ai 18 anni, studi rivolti solo al paziente schizofrenico, psicoeducazione familiare a lungo termine. Risultati: Sono state riportate 2 tabelle per confrontare gli interventi e i risultati riguardo gli effetti a breve termine del breve intervento psicoeducativo familiare e il miglioramento della qualità di vita. Discussione: La maggior parte degli studi si è concentrata sugli effetti a breve termine della psicoeducazione familiare. Tutti gli studi hanno dimostrato un miglioramento nella conoscenza della malattia da parte dei pazienti e dei loro caregivers, una riduzione della sintomatologia psicotica e dell’onere familiare. Il breve intervento di psicoeducazione familiare permette di fornire informazioni chiare sulla malattia e sui sintomi, le cause della malattia. I caregivers acquisiscono una migliore comprensione delle sfide che il paziente affetto deve affrontare, e ciò può rendere più facile per loro gestire le situazioni difficili. Conclusioni: L’intervento familiare non è ancora disponibile nella maggior parte dei servizi sanitari per mancanza di formazione o stigma sociale. Richiede tempo e risorse, nonché cambiamenti organizzativi nella fornitura di assistenza sanitaria mentale. Questo tipo di intervento può fornire informazioni e strumenti utili per gestire la malattia e promuovere il recupero. In questo ambito, l’infermiere di salute mentale è una figura importante che può partecipare ad attività educative e condurre interventi di psicoeducazione familiare, grazie alla sua formazione specifica e alle competenze professionali acquisite.

L'efficacia di un breve intervento psicoeducazionale familiare nel miglioramento della qualità di vita del paziente affetto da schizofrenia e dei rispettivi familiari

FURLANIS RIBAC, DARIA
2022/2023

Abstract

Problema: La schizofrenia è un disturbo complesso e cronico della salute mentale caratterizzato da una serie di sintomi, tra cui deliri, allucinazioni, linguaggio o comportamento disorganizzato e capacità cognitiva compromessa (Patel et al., 2014). Convivere con la schizofrenia spesso comporta un'ampia assistenza da parte sia dei membri della famiglia che dei non parenti (Rhee & Rosenheck, 2019). Molti caregivers sperimentano un carico cognitivo, psicologico, sociale e finanziario significativo, tra cui ansia, depressione, stigmatizzazione sociale e vincoli economici (Rhee & Rosenheck, 2019). Per questo motivo, è importante fornire supporto ai caregivers dei pazienti affetti da schizofrenia (Harvey, 2018). Scopo: Considerando la mancanza della psicoeducazione familiare a lungo termine come trattamento standard, lo scopo di questo lavoro è valutare l’efficacia di un breve programma di psicoeducazione familiare ed indagare le cause per cui questo approccio psicoeducativo è limitato nel contesto assistenziale ed esaminare l’impatto sulla famiglia e l’assistito. Materiali e metodi: Per la stesura di questo lavoro è stata svolta la ricerca della letteratura nelle banche dati internazionali MEDLINE (PubMed) e Science Direct. Tra gli articoli reperiti in modo critico ne sono stati analizzati 7. I criteri di inclusione che sono stati inseriti per effettuare questa ricerca sono: pazienti affetti da schizofrenia, pazienti di età compresa tra i 18 anni e i 65 anni, pazienti di genere maschile e femminile, caregivers di età superiore ai 18 anni, caregivers di genere maschile e femminile, setting ambulatoriale e/o domiciliare, periodo di pubblicazione: 2010-2023, presenza dell’abstract, accessibilità al full text, articoli in lingua inglese e italiana, studi in cui un breve intervento psicoeducativo familiare è rivolto sia ai pazienti che ai caregiver. I criteri di esclusione sono: pazienti affetti da schizofrenia di età inferiore ai 18 anni, studi rivolti solo al paziente schizofrenico, psicoeducazione familiare a lungo termine. Risultati: Sono state riportate 2 tabelle per confrontare gli interventi e i risultati riguardo gli effetti a breve termine del breve intervento psicoeducativo familiare e il miglioramento della qualità di vita. Discussione: La maggior parte degli studi si è concentrata sugli effetti a breve termine della psicoeducazione familiare. Tutti gli studi hanno dimostrato un miglioramento nella conoscenza della malattia da parte dei pazienti e dei loro caregivers, una riduzione della sintomatologia psicotica e dell’onere familiare. Il breve intervento di psicoeducazione familiare permette di fornire informazioni chiare sulla malattia e sui sintomi, le cause della malattia. I caregivers acquisiscono una migliore comprensione delle sfide che il paziente affetto deve affrontare, e ciò può rendere più facile per loro gestire le situazioni difficili. Conclusioni: L’intervento familiare non è ancora disponibile nella maggior parte dei servizi sanitari per mancanza di formazione o stigma sociale. Richiede tempo e risorse, nonché cambiamenti organizzativi nella fornitura di assistenza sanitaria mentale. Questo tipo di intervento può fornire informazioni e strumenti utili per gestire la malattia e promuovere il recupero. In questo ambito, l’infermiere di salute mentale è una figura importante che può partecipare ad attività educative e condurre interventi di psicoeducazione familiare, grazie alla sua formazione specifica e alle competenze professionali acquisite.
2022
The effectiveness of a brief family psycho-educational intervention for the improvement of quality of life of the patient affected by schizophrenia and their family members.
schizofrenia
psicoeducazione
caregiver
qualità di vita
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/56767