PROBLEMA: Il termine Post-Intensive Care Syndrome è stato coniato nel 2010 dalla Society of Critical Care Medicine (SCCM) per identificare menomazioni fisiche, cognitive e/o mentali, nuove o in peggioramento, che si manifestano dopo una malattia critica e che persistono oltre il ricovero in Terapia Intensiva. Si stima che questo problema si riscontri in almeno il 50% dei sopravvissuti al ricovero in Terapia Intensiva (Marra et al., 2018). Considerando il grande impatto che ha la PICS, anche a lungo termine, sulle persone e le loro famiglie, si dimostra necessario intervenire precocemente per prevenire lo sviluppo della sindrome. SCOPO: Individuare quali sono gli interventi infermieristici di prevenzione della PICS, maggiormente sostenuti dalla letteratura scientifica, per il paziente adulto ricoverato in Terapia Intensiva. CAMPIONE: Pazienti con età maggiore di 18 anni ricoverati in Terapia Intensiva con una permanenza superiore alle 24h. MATERIALE E METODI: Per questo lavoro di revisione bibliografica sono stati confrontati e valutati in modo critico gli studi presenti in letteratura riguardanti gli interventi infermieristici rivolti alla prevenzione della Post-intensive care syndrome (PICS) nei pazienti adulti ricoverati in Terapia Intensiva. Sono state consultate le banche dati Pubmed, MEDLINE (interfaccia PubMed), CINAHL, Cochrane e Google Scholar, limitando la ricerca a una retroattività di 9 anni, lingua inglese e disponibilità di full-text. Dopo una attenta valutazione degli articoli eleggibili sono stati inclusi nella revisione 10 studi che soddisfacevano i criteri di inclusione. RISULTATI: Dal confronto degli studi selezionati emerge che gli interventi di prevenzione più indicati sono: per la compromissione fisica, la mobilizzazione e riabilitazione precoce e il mantenimento dell’euglicemia; per la compromissione cognitiva, prevenzione e gestione del delirium, dei livelli di sedazione e del dolore; per la compromissione mentale, l’utilizzo dei diari di Terapia Intensiva. L’applicazione dell’ABCDE bundle si è rivelato efficace per la prevenzione della PICS. CONCLUSIONI: La PICS è una problematica multifattoriale che richiede un approccio multiprofessionale. Nella pratica clinica è necessario promuovere la formazione e l’applicazione di strumenti come l’ABCDE bundle, creare strumenti di valutazione del rischio di PICS e favorire una assistenza basata sull’umanizzazione delle cure.
Post-intensive care syndrome: un problema di cui pre-occuparsi. Revisione della letteratura
MASGRAS, GEORGIANA
2022/2023
Abstract
PROBLEMA: Il termine Post-Intensive Care Syndrome è stato coniato nel 2010 dalla Society of Critical Care Medicine (SCCM) per identificare menomazioni fisiche, cognitive e/o mentali, nuove o in peggioramento, che si manifestano dopo una malattia critica e che persistono oltre il ricovero in Terapia Intensiva. Si stima che questo problema si riscontri in almeno il 50% dei sopravvissuti al ricovero in Terapia Intensiva (Marra et al., 2018). Considerando il grande impatto che ha la PICS, anche a lungo termine, sulle persone e le loro famiglie, si dimostra necessario intervenire precocemente per prevenire lo sviluppo della sindrome. SCOPO: Individuare quali sono gli interventi infermieristici di prevenzione della PICS, maggiormente sostenuti dalla letteratura scientifica, per il paziente adulto ricoverato in Terapia Intensiva. CAMPIONE: Pazienti con età maggiore di 18 anni ricoverati in Terapia Intensiva con una permanenza superiore alle 24h. MATERIALE E METODI: Per questo lavoro di revisione bibliografica sono stati confrontati e valutati in modo critico gli studi presenti in letteratura riguardanti gli interventi infermieristici rivolti alla prevenzione della Post-intensive care syndrome (PICS) nei pazienti adulti ricoverati in Terapia Intensiva. Sono state consultate le banche dati Pubmed, MEDLINE (interfaccia PubMed), CINAHL, Cochrane e Google Scholar, limitando la ricerca a una retroattività di 9 anni, lingua inglese e disponibilità di full-text. Dopo una attenta valutazione degli articoli eleggibili sono stati inclusi nella revisione 10 studi che soddisfacevano i criteri di inclusione. RISULTATI: Dal confronto degli studi selezionati emerge che gli interventi di prevenzione più indicati sono: per la compromissione fisica, la mobilizzazione e riabilitazione precoce e il mantenimento dell’euglicemia; per la compromissione cognitiva, prevenzione e gestione del delirium, dei livelli di sedazione e del dolore; per la compromissione mentale, l’utilizzo dei diari di Terapia Intensiva. L’applicazione dell’ABCDE bundle si è rivelato efficace per la prevenzione della PICS. CONCLUSIONI: La PICS è una problematica multifattoriale che richiede un approccio multiprofessionale. Nella pratica clinica è necessario promuovere la formazione e l’applicazione di strumenti come l’ABCDE bundle, creare strumenti di valutazione del rischio di PICS e favorire una assistenza basata sull’umanizzazione delle cure.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Masgras_Georgiana.pdf
accesso aperto
Dimensione
567.65 kB
Formato
Adobe PDF
|
567.65 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/56769