PROBLEMA: In Italia stiamo assistendo all'aumento dell'età media della popolazione e il conseguente aumento delle patologie croniche, tra cui l'insufficienza cardiaca. Per far fronte a questo scenario, è stata introdotta la figura dell'Infermiere di Famiglia e di Comunità (IFoC), che è il professionista di riferimento per l'assistenza infermieristica territoriale/domiciliare a persone e famiglie. In Italia, lo sviluppo di differenti esperienze di IFoC è stato necessario per far fronte all'attuale situazione epidemiologica e demografica della popolazione. Sul territorio italiano attualmente l'IFoC adotta molteplici modelli organizzativi assistenziali in assenza di una linea guida chiara che unifichi e delimiti quale sia quello più corretto da utilizzare a livello nazionale. OBBIETTIVO: Lo scopo di questo studio è quello di identificare i modelli organizzativi assistenziali utilizzati dalla figura dell’IFoC sul piano nazionale e internazionale, ed individuare quale sia il più adatto da utilizzare conducendo un’analisi comparativa tra di loro. CAMPIONE: soggetti con patologia cronica quale lo scompenso cardiaco a domicilio con età ≥45 anni, METODI E STRUMENTI: Sono stati consultati i seguenti database elettronici: PubMed, Scopus, Google Scholar, CINAHL Database, Cochrane Library, EBSCO e Multidisciplinary Digital Publishing Institute (MDPI) . Inoltre, sono state consultate anche le fonti fornite dal Sistema Bibliotecario di Ateneo dell’Università di Padova. La ricerca è stata condotta da marzo 2023 a ottobre 2023 RISULTATI: Nel corso della ricerca condotta è stata colta una rilevante debolezza metodologica dovuta alla eccessiva carenza di articoli nel Population Health Promotion model e nel McGill Model of Nursing che rispondessero in maniera chiara e sufficiente ai requisiti richiesti. Il confronto tra i 14 studi presi in considerazione nella presente revisione bibliografica ha portato all’analisi degli interventi assistenziali attuati dall’IFoC per rispondere ai bisogni assistenziali dei pazienti affetti da SCC con lo scopo di individuare quale modello organizzativo può garantire una presa incarico più efficace ed efficiente in contesto di prossimità. DISCUSSIONE: Dagli studi analizzati si evince che i modelli scelti ed utilizzati dall’IFoC rispondono tutti più che sufficientemente ai bisogni dell’assistito per il mantenimento dell’autonomia a domicilio, tra loro spiccano il CFAM ed il CCM; e come questi ultimi siano i modelli più utili da adottare per la presa in carico degli assisti che presentano lo SCC nel contesto familiare a domicilio; il CFAM fornisce un maggiore supporto sociale ai pazienti e ai loro familiari, mentre gli infermieri che utilizzano il CCM, anche se in una piccola percentuale, rispondo alle esigenze di riabilitazione e di palliazione dei pazienti. Inoltre, si è osservato in tutti i modelli che seguendo un percorso di follow-up domiciliare vi è una riduzione delle ospedalizzazioni. CONCLUSIONE: Dai risultati ottenuti da questa revisione bibliografica non si può affermare che vi sia un modello organizzativo di assistenza, in un’ottica di prossimità, migliore degli altri. Tuttavia, vi sono delle differenze tra i vari modelli, in quanto alcuni si concentrano maggiormente sul setting familiare e sul coinvolgimento del caregiver, altri incentivavo l’autocura ed altri ancora si concentrano sulla promozione e prevenzione della salute. Altra differenza emersa dai modelli analizzati è il diverso contesto a cui si applicano, il singolo individuo, la rete familiare e la comunità.

Analisi dei modelli assistenziali adottabili dal Infermiere di Famiglia o Comunità per rendere possibile l'assistenza di prossimità

BORRELLI, ANDREA LORIS
2022/2023

Abstract

PROBLEMA: In Italia stiamo assistendo all'aumento dell'età media della popolazione e il conseguente aumento delle patologie croniche, tra cui l'insufficienza cardiaca. Per far fronte a questo scenario, è stata introdotta la figura dell'Infermiere di Famiglia e di Comunità (IFoC), che è il professionista di riferimento per l'assistenza infermieristica territoriale/domiciliare a persone e famiglie. In Italia, lo sviluppo di differenti esperienze di IFoC è stato necessario per far fronte all'attuale situazione epidemiologica e demografica della popolazione. Sul territorio italiano attualmente l'IFoC adotta molteplici modelli organizzativi assistenziali in assenza di una linea guida chiara che unifichi e delimiti quale sia quello più corretto da utilizzare a livello nazionale. OBBIETTIVO: Lo scopo di questo studio è quello di identificare i modelli organizzativi assistenziali utilizzati dalla figura dell’IFoC sul piano nazionale e internazionale, ed individuare quale sia il più adatto da utilizzare conducendo un’analisi comparativa tra di loro. CAMPIONE: soggetti con patologia cronica quale lo scompenso cardiaco a domicilio con età ≥45 anni, METODI E STRUMENTI: Sono stati consultati i seguenti database elettronici: PubMed, Scopus, Google Scholar, CINAHL Database, Cochrane Library, EBSCO e Multidisciplinary Digital Publishing Institute (MDPI) . Inoltre, sono state consultate anche le fonti fornite dal Sistema Bibliotecario di Ateneo dell’Università di Padova. La ricerca è stata condotta da marzo 2023 a ottobre 2023 RISULTATI: Nel corso della ricerca condotta è stata colta una rilevante debolezza metodologica dovuta alla eccessiva carenza di articoli nel Population Health Promotion model e nel McGill Model of Nursing che rispondessero in maniera chiara e sufficiente ai requisiti richiesti. Il confronto tra i 14 studi presi in considerazione nella presente revisione bibliografica ha portato all’analisi degli interventi assistenziali attuati dall’IFoC per rispondere ai bisogni assistenziali dei pazienti affetti da SCC con lo scopo di individuare quale modello organizzativo può garantire una presa incarico più efficace ed efficiente in contesto di prossimità. DISCUSSIONE: Dagli studi analizzati si evince che i modelli scelti ed utilizzati dall’IFoC rispondono tutti più che sufficientemente ai bisogni dell’assistito per il mantenimento dell’autonomia a domicilio, tra loro spiccano il CFAM ed il CCM; e come questi ultimi siano i modelli più utili da adottare per la presa in carico degli assisti che presentano lo SCC nel contesto familiare a domicilio; il CFAM fornisce un maggiore supporto sociale ai pazienti e ai loro familiari, mentre gli infermieri che utilizzano il CCM, anche se in una piccola percentuale, rispondo alle esigenze di riabilitazione e di palliazione dei pazienti. Inoltre, si è osservato in tutti i modelli che seguendo un percorso di follow-up domiciliare vi è una riduzione delle ospedalizzazioni. CONCLUSIONE: Dai risultati ottenuti da questa revisione bibliografica non si può affermare che vi sia un modello organizzativo di assistenza, in un’ottica di prossimità, migliore degli altri. Tuttavia, vi sono delle differenze tra i vari modelli, in quanto alcuni si concentrano maggiormente sul setting familiare e sul coinvolgimento del caregiver, altri incentivavo l’autocura ed altri ancora si concentrano sulla promozione e prevenzione della salute. Altra differenza emersa dai modelli analizzati è il diverso contesto a cui si applicano, il singolo individuo, la rete familiare e la comunità.
2022
Analysis of the care models that can be adopted by the Family or Community Nurse to make local care possible
family health nurse
nursing care models
cardiac patient
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/56781