Variabilità spaziale della concentrazione di CO2 attraverso i salti di fondo di torrenti montani

Nei fiumi e nei torrenti è continuamente inserito carbonio dal dilavamento delle superfici vegetate dei bacini idrologici che viene trasformato in CO2 dal metabolismo dei microrganismi che vivono sui loro alvei; la stessa CO2 viene anche consumata attraverso i processi di fotosintesi delle alghe che li popolano. È stato dimostrato che la CO2 disciolta nei corsi d’acqua tenda naturalmente all’equilibrio con l’anidride carbonica in atmosfera e naturalmente rilasciata all’interno di essa. In corrispondenza di salti anche di pochi centimetri invece è possibile misurare un considerevole e puntuale rilascio di gas. Questo rilascio dovuto alle alte velocità raggiunte dall’acqua in caduta e alle bolle generate a valle del salto è stato già valutato da precedenti studi. Attraverso la analisi dei dati ottenuti in corrispondenza dei salti di fondo dei torrenti della Valfredda è possibile calcolare l’entità dei fenomeni biologici che causano produzione e consumo di CO2 al loro interno. Durante la raccolta si sono utilizzate delle sonde per la rilevazione continua della CO2 disciolta inserite subito a monte e a valle dei salti dei corsi d’acqua. Dalle analisi svolte sui dati raccolti è possibile notare una grande varietà di risultati in funzione dell’altezza del salto che causa il fenomeno fisico di outgassing, del momento della giornata e della densità di organismi vegetali che influiscono sulla produzione e sul consumo della CO2 disciolta.