Il presente elaborato, incentrato sul reparto di confezionamento di un’azienda chimico-farmaceutica, analizza il rischio ergonomico, nello specifico da Movimenti Ripetitivi, ed alcune azioni di miglioramento apportabili al fine di ridurre il sopracitato rischio. Ad una prima parte storico-teorica, fondamentale per capire le basi e le modalità della valutazione del rischio, segue un capitolo dedicato all’azienda Unifarco SPA ed in particolare al suo reparto di confezionamento. Nella terza sezione, successivamente ad un’attenta analisi della valutazione del rischio e della sorveglianza sanitaria ad essa collegata, viene elaborata una matrice utile all’organizzazione del lavoro ma anche, e soprattutto, ad evitare aggravi di salute o nuove patologie negli operatori. La matrice si basa sulla parametrizzazione e l’inserimento in un file di tipo Excel degli esiti della valutazione del rischio eseguita con check-list OCRA, degli esiti della sorveglianza sanitaria e del parametro relativo alle posture incongrue rilevate durante l’attività lavorativa. Al completamento del file viene automaticamente segnalato, attraverso una serie di formule preimpostate, se una persona possa oppure no operare su una determinata postazione di una determinata linea. Nella quarta, ed ultima, parte vengono analizzate due tipologie di azioni di mitigazione del rischio: la prima, relativa ad una linea e di tipo tecnico-organizzativo, permette all’incirca di dimezzare l’indice di rischio tramite la riduzione del numero di pezzi per scatola; mentre la seconda, di tipo organizzativo, è il check-list Time-Weighted Average model (ck TWA). Il modello, in questo studio incentrato su una rotazione frequente e costante tra operatori di una stessa linea, rende possibile evitare picchi di rischio, ovvero che vi siano postazioni, e quindi persone, che per giorni rimangono esposte ad un indice di rischio medio o elevato contrapposte ad altre esposte ad un indice di rischio accettabile o molto lieve. Attraverso la semplice rotazione è dunque possibile appiattire l’indice di rischio su una media tra i valori di differenti postazioni di medesime linee, così che non vi siano più operatori maggiormente esposti di altri nel breve-medio periodo.
Movimenti Ripetitivi: analisi del rischio ed azioni di miglioramento nel reparto confezionamento di Unifarco SPA
VENZIN, MARCO
2022/2023
Abstract
Il presente elaborato, incentrato sul reparto di confezionamento di un’azienda chimico-farmaceutica, analizza il rischio ergonomico, nello specifico da Movimenti Ripetitivi, ed alcune azioni di miglioramento apportabili al fine di ridurre il sopracitato rischio. Ad una prima parte storico-teorica, fondamentale per capire le basi e le modalità della valutazione del rischio, segue un capitolo dedicato all’azienda Unifarco SPA ed in particolare al suo reparto di confezionamento. Nella terza sezione, successivamente ad un’attenta analisi della valutazione del rischio e della sorveglianza sanitaria ad essa collegata, viene elaborata una matrice utile all’organizzazione del lavoro ma anche, e soprattutto, ad evitare aggravi di salute o nuove patologie negli operatori. La matrice si basa sulla parametrizzazione e l’inserimento in un file di tipo Excel degli esiti della valutazione del rischio eseguita con check-list OCRA, degli esiti della sorveglianza sanitaria e del parametro relativo alle posture incongrue rilevate durante l’attività lavorativa. Al completamento del file viene automaticamente segnalato, attraverso una serie di formule preimpostate, se una persona possa oppure no operare su una determinata postazione di una determinata linea. Nella quarta, ed ultima, parte vengono analizzate due tipologie di azioni di mitigazione del rischio: la prima, relativa ad una linea e di tipo tecnico-organizzativo, permette all’incirca di dimezzare l’indice di rischio tramite la riduzione del numero di pezzi per scatola; mentre la seconda, di tipo organizzativo, è il check-list Time-Weighted Average model (ck TWA). Il modello, in questo studio incentrato su una rotazione frequente e costante tra operatori di una stessa linea, rende possibile evitare picchi di rischio, ovvero che vi siano postazioni, e quindi persone, che per giorni rimangono esposte ad un indice di rischio medio o elevato contrapposte ad altre esposte ad un indice di rischio accettabile o molto lieve. Attraverso la semplice rotazione è dunque possibile appiattire l’indice di rischio su una media tra i valori di differenti postazioni di medesime linee, così che non vi siano più operatori maggiormente esposti di altri nel breve-medio periodo.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
VENZIN_MARCO.pdf
accesso riservato
Dimensione
6.63 MB
Formato
Adobe PDF
|
6.63 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/56901