Background: le tecniche di perfusione di risonanza magnetica (RM) permettono di valutare l’emodinamica dell’encefalo senza o con somministrazione di mezzo di contrasto. In ragione della neovascolarizzazione tumorale, esse sono utilizzate di routine in ambito neuro-oncologico nella diagnosi differenziale tra patologia neoplastica e non, tra progressione di malattia ed effetti dei trattamenti e in ambito di ricerca per la predizione delle alterazioni molecolari nei gliomi. Gli studi comparativi tra le diverse tecniche di perfusione sono di numero limitato. Scopo dello studio: evidenziare i parametri tecnici, i protocolli di esecuzione e le principali metriche ottenibili mediante perfusione RM; valutare la correlazione tra le variabili di perfusione ottenute mediante tecnica Dynamic Susceptibility Contrast (DSC) e Dynamic Contrast Enhanced (DCE); studiare la correlazione tra le variabili di perfusione e lo status di metilazione di MGMT in una coorte di pazienti oncologici. Materiali e metodi: sono stati reclutati 9 pazienti affetti da glioblastomi IDH-wildtype sottoposti a RM con mezzo di contrasto inclusiva di sequenze DSC e DCE. Tramite piattaforma Philips IntelliSpacePortal, sono stati misurati a livello della componente lesionale dotata di impregnazione contrastografica rCBV e nrCBV per quanto riguarda la perfusione DSC e calcolati i valori di AUC e Wash-in rate per quanto riguarda la perfusione DCE. Le variabili di perfusione sono state correlate con lo status di metilazione di MGMT. Risultati: sono state evidenziate delle correlazioni moderate positive tra Wash-in rate ed AUC (r=0,55, p=0,03), tra rCBV e nrCBV (r=0,49, p=0,06) e tra rCBV e Wash-in rate (r = 0,49, p=0,07). Non sono state riscontrate correlazioni tra le variabili di perfusione e lo status di metilazione di MGMT. Conclusioni: le tecniche di perfusione DSC e DCE, basate su meccanismi di contrasto differente, riflettono aspetti parzialmente distinti della neovascolarizzazione tumorale. Studi su ampie casistiche sono necessari per confermare il ruolo di tali sequenze nella predizione delle caratteristiche molecolari dei glioblastomi. L’elaborazione dei dati raccolti e la loro analisi porteranno al miglioramento delle capacità lavorative conoscitive e pratiche del Tecnico di Radiologia Medica in ambito delle sequenze avanzate in RM.
L’imaging di perfusione in risonanza magnetica nella valutazione dei glioblastomi: aspetti tecnici e confronto tra metodiche
BRAGATO, VALENTINA
2022/2023
Abstract
Background: le tecniche di perfusione di risonanza magnetica (RM) permettono di valutare l’emodinamica dell’encefalo senza o con somministrazione di mezzo di contrasto. In ragione della neovascolarizzazione tumorale, esse sono utilizzate di routine in ambito neuro-oncologico nella diagnosi differenziale tra patologia neoplastica e non, tra progressione di malattia ed effetti dei trattamenti e in ambito di ricerca per la predizione delle alterazioni molecolari nei gliomi. Gli studi comparativi tra le diverse tecniche di perfusione sono di numero limitato. Scopo dello studio: evidenziare i parametri tecnici, i protocolli di esecuzione e le principali metriche ottenibili mediante perfusione RM; valutare la correlazione tra le variabili di perfusione ottenute mediante tecnica Dynamic Susceptibility Contrast (DSC) e Dynamic Contrast Enhanced (DCE); studiare la correlazione tra le variabili di perfusione e lo status di metilazione di MGMT in una coorte di pazienti oncologici. Materiali e metodi: sono stati reclutati 9 pazienti affetti da glioblastomi IDH-wildtype sottoposti a RM con mezzo di contrasto inclusiva di sequenze DSC e DCE. Tramite piattaforma Philips IntelliSpacePortal, sono stati misurati a livello della componente lesionale dotata di impregnazione contrastografica rCBV e nrCBV per quanto riguarda la perfusione DSC e calcolati i valori di AUC e Wash-in rate per quanto riguarda la perfusione DCE. Le variabili di perfusione sono state correlate con lo status di metilazione di MGMT. Risultati: sono state evidenziate delle correlazioni moderate positive tra Wash-in rate ed AUC (r=0,55, p=0,03), tra rCBV e nrCBV (r=0,49, p=0,06) e tra rCBV e Wash-in rate (r = 0,49, p=0,07). Non sono state riscontrate correlazioni tra le variabili di perfusione e lo status di metilazione di MGMT. Conclusioni: le tecniche di perfusione DSC e DCE, basate su meccanismi di contrasto differente, riflettono aspetti parzialmente distinti della neovascolarizzazione tumorale. Studi su ampie casistiche sono necessari per confermare il ruolo di tali sequenze nella predizione delle caratteristiche molecolari dei glioblastomi. L’elaborazione dei dati raccolti e la loro analisi porteranno al miglioramento delle capacità lavorative conoscitive e pratiche del Tecnico di Radiologia Medica in ambito delle sequenze avanzate in RM.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/56930