Intro: La Sclerosi Multipla (SM) denota una patologia cronica di tipo autoimmune la cui formulazione diagnostica è in parte legata anche all’imaging di Risonanza Magnetica, metodica che riveste un ruolo cruciale per la sua alta sensibilità risultando essere il fattore prognostico più affidabile. Le lesioni associate al quadro patologico possono essere evidenziate su tutto il Sistema Nervoso Centrale (SNC) implicando un possibile riscontro anche nel distretto midollare, regione il cui studio risulta essere più complesso per dimensioni esigue, contrasto inferiore e numerosità di artefatti riscontrabili, determinando un quadro clinico variabile in relazione alla disseminazione spaziale (DIS) e alla disseminazione temporale (DIT) delle placche. Obiettivo: Obiettivo dell’elaborato è il confronto tra sequenze di Risonanza Magnetica, STIR normalmente utilizzata nella routine e PSIR , sequenze IR dal caratteristico range dinamico aumentato, con lo scopo di decretare quale tra queste presenti una sensibilità maggiore nella detezione di lesioni in regione midollare, anche di piccole dimensioni. Metodi: Sono stati inclusi nello studio n = 10 pazienti affetti da SM e sono state acquisite le sequenze STIR e PSIR del canale midollare utilizzando uno scanner MRI a 3 Tesla (Philips Ingenia) nella U.O.C. di Neuroradiologia dell’Azienda Ospedale-Università di Padova. Sono state effettuate un’analisi qualitativa, supervisionata da due neuroradiologi esperti, e un’analisi quantitativa eseguita in seguito ad una segmentazione semi-automatizzata delle lesioni midollari. Infine, è stata svolta un’analisi di concordanza tra i risultati ottenuti con l’analisi qualitativa e quelli con l’analisi quantitativa. Risultati: L’analisi qualitativa non ha rilevato differenze significative di sensibilità di riconoscimento delle placche sclerotiche nelle immagini ottenute con sequenze STIR e PSIR, pur riscontrando differenti e variabili vantaggi e svantaggi presenti nell’utilizzo delle due tecniche di studio. L’analisi quantitativa ha fornito risultati concordi a quelli dell’analisi qualitativa, evidenziando, nel campione considerato in questo elaborato, una non significatività statistica di riconoscimento delle placche sclerotiche nelle immagini ottenute con le due sequenze. Conclusioni: Da un punto di vista quantitativo, le sequenze STIR e PSIR possono essere usate in maniera intercambiabile, dal momento che non vi è una differenza significativa di sensibilità alle lesioni di demielinizzazione tipiche della SM nel canale midollare. Inoltre, sebbene la buona concordanza dei risultati quantitativi e qualitativi avvalori l’ipotesi secondo cui STIR e PSIR presentino una medesima efficacia di sensibilità, è utile sottolineare che da un punto di vista qualitativo le lesioni nelle immagini ottenute con le sequenze STIR risultano leggermente più identificabili. Limitazioni: Le immagini ottenute dalle sequenze STIR e PSIR presentano diverse criticità di tipo tecnico che potenzialmente possono inficiare la visualizzazione e corretta diagnosi di SM, difatti possono essere affette da caratteristici artefatti: da flusso predominantemente nelle sequenze STIR e da inomogeneità dell’impulso di inversione nelle sequenze PSIR. È auspicabile continuare il presente studio prendendo in considerazione un numero maggiore di pazienti col fine di aumentare la potenza statistica dei risultati.

VALUTAZIONE DEL MIDOLLO SPINALE CON RISONANZA MAGNETICA A 3T IN PAZIENTI CON SCLEROSI MULTIPLA: SEQUENZE STIR E PSIR A CONFRONTO

PISTORE, ANGELA
2022/2023

Abstract

Intro: La Sclerosi Multipla (SM) denota una patologia cronica di tipo autoimmune la cui formulazione diagnostica è in parte legata anche all’imaging di Risonanza Magnetica, metodica che riveste un ruolo cruciale per la sua alta sensibilità risultando essere il fattore prognostico più affidabile. Le lesioni associate al quadro patologico possono essere evidenziate su tutto il Sistema Nervoso Centrale (SNC) implicando un possibile riscontro anche nel distretto midollare, regione il cui studio risulta essere più complesso per dimensioni esigue, contrasto inferiore e numerosità di artefatti riscontrabili, determinando un quadro clinico variabile in relazione alla disseminazione spaziale (DIS) e alla disseminazione temporale (DIT) delle placche. Obiettivo: Obiettivo dell’elaborato è il confronto tra sequenze di Risonanza Magnetica, STIR normalmente utilizzata nella routine e PSIR , sequenze IR dal caratteristico range dinamico aumentato, con lo scopo di decretare quale tra queste presenti una sensibilità maggiore nella detezione di lesioni in regione midollare, anche di piccole dimensioni. Metodi: Sono stati inclusi nello studio n = 10 pazienti affetti da SM e sono state acquisite le sequenze STIR e PSIR del canale midollare utilizzando uno scanner MRI a 3 Tesla (Philips Ingenia) nella U.O.C. di Neuroradiologia dell’Azienda Ospedale-Università di Padova. Sono state effettuate un’analisi qualitativa, supervisionata da due neuroradiologi esperti, e un’analisi quantitativa eseguita in seguito ad una segmentazione semi-automatizzata delle lesioni midollari. Infine, è stata svolta un’analisi di concordanza tra i risultati ottenuti con l’analisi qualitativa e quelli con l’analisi quantitativa. Risultati: L’analisi qualitativa non ha rilevato differenze significative di sensibilità di riconoscimento delle placche sclerotiche nelle immagini ottenute con sequenze STIR e PSIR, pur riscontrando differenti e variabili vantaggi e svantaggi presenti nell’utilizzo delle due tecniche di studio. L’analisi quantitativa ha fornito risultati concordi a quelli dell’analisi qualitativa, evidenziando, nel campione considerato in questo elaborato, una non significatività statistica di riconoscimento delle placche sclerotiche nelle immagini ottenute con le due sequenze. Conclusioni: Da un punto di vista quantitativo, le sequenze STIR e PSIR possono essere usate in maniera intercambiabile, dal momento che non vi è una differenza significativa di sensibilità alle lesioni di demielinizzazione tipiche della SM nel canale midollare. Inoltre, sebbene la buona concordanza dei risultati quantitativi e qualitativi avvalori l’ipotesi secondo cui STIR e PSIR presentino una medesima efficacia di sensibilità, è utile sottolineare che da un punto di vista qualitativo le lesioni nelle immagini ottenute con le sequenze STIR risultano leggermente più identificabili. Limitazioni: Le immagini ottenute dalle sequenze STIR e PSIR presentano diverse criticità di tipo tecnico che potenzialmente possono inficiare la visualizzazione e corretta diagnosi di SM, difatti possono essere affette da caratteristici artefatti: da flusso predominantemente nelle sequenze STIR e da inomogeneità dell’impulso di inversione nelle sequenze PSIR. È auspicabile continuare il presente studio prendendo in considerazione un numero maggiore di pazienti col fine di aumentare la potenza statistica dei risultati.
2022
EVALUATION OF THE SPINAL CORD AT 3T MRI IN PATIENTS WITH MULTIPLE SCLEROSIS: COMPARISON BETWEEN STIR AND PSIR SEQUENCES
SCLEROSI MULTIPLA
STIR
PSIR
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