VALUTAZIONE DEL BENEFICIO PROTESICO tramite matrix test: l’ascolto nel rumore di soggetti portatori di apparecchi acustici

Difficulty understanding speech in the presence of noise is the most common reason for referral to audiology or hearing health services (McArdle et al., 2005). The MST, In addition to being a "validated" test (also cited in the "AUDIOPROTESTIVE TECHNICIAN'S GUIDELINES - Prosthetic Audiology Assessments"), has also been shown to be an effective counseling tool that gives the patient a concrete awareness of the benefits of hearing application. Prosthetic benefit in audiology is defined as "the difference between unassisted and aided conditions, measured subjectively and objectively" (Prosthetic Audiology, Ambrosetti et al., 2018), in this case the Matrix test "aided" allows us to verify the possible improvement in performance with the use of hearing aids. Assessing the ability to comprehend speech acoustically is fundamental to human communication, the Matrix test (Wagener and Brand, 2005) is an established method and exists in several languages (Kollmeier et al., 2015), it allows us to measure the ability of the listener with and without braces in a sound environment representative of real life, in which we are immersed and stimulated by several stimuli simultaneously (noise). Purpose of the study: To test the speech perception ability in noise of a sample of hearing impaired people with and without hearing aids and to understand what is the real benefit given by current hearing technology. This type of test allows us to frame what is the disability of the hearing impaired patient in everyday environmental contexts. The study revolves around 2 test sessions: I) Verification of any benefit obtained from the use of hearing aids, via Matrix test, for the entire population of a sample II) Comparison, via Matrix test, of the listening performance in noise of the same patient using different hearing aids (same manufacturer, different technology/performance level). The average performance at the MST reveals a benefit obtained with the use of the aids, the average signal-to-noise ratio goes from 11.0db SNR to 3.8db SNR with an average decrease of 7.2db (in each individual patient there was a benefit with the use of the aids). A moderate/strong positive correlation (Spearman's coefficient) between technological band/ and decrease in SNR ratio indicates to us that the technological level of the device is a factor that considerably influences the benefit of understanding in noise. "Quantitative" performance, measured by functional gain, shows us positive results throughout the sample and has a non-significant correlation with the technological level of the device, this suggests that the technological level affects more in more complex listening situations (competing verbal signal versus quiet tonal stimuli). The second experimental test was performed on a single subject by zeroing out the sample variability factors in terms of threshold, age, device manufacturer brand, patient's subjective performance in noise. The results of the MST with the 2 pairs of different hearing aids (from the same manufacturer with different technology/performance levels and functions stated in the data sheets), shows us that the perception performance in noise (SNR) has a correlated improvement with the product with higher technology level. The signal-to-noise ratio goes from -2.0db SNR to -3.8db SNR for technology level 1, from -2 db SNR to -4.7 db SNR for technology level 4. The "quantitative" performance, measured by functional gain, shows us substantially overlapping results, this shows us that the technology level has more influence in the measured performance in complex and competing perception situations than the simple tonal threshold in quiet situations.

Le difficoltà di comprensione del parlato in presenza di rumore sono il motivo più comune per cui ci si rivolge ai servizi di audiologia o di salute dell'udito (McArdle et al., 2005). Il MST, Oltre ad essere un test “validato” (citato anche nelle “LINEE GUIDA DEL TECNICO AUDIOPROTESISTA - Accertamenti di audiologia protesica”), si è anche dimostrato un efficace strumento di counseling che dà al paziente una consapevolezza concreta sui benefici della applicazione acustica. Il beneficio protesico in campo audiologico viene definito come “la differenza tra condizioni non assistite e assistite, misurate in modo soggettivo e oggettivo” (Audiologia Protesica, Ambrosetti et al., 2018), in questo caso il Matrix test “aided” ci permette di verificare il possibile miglioramento di prestazioni con l’utilizzo di apparecchi acustici. Valutare la capacità di comprendere acusticamente il parlato è fondamentale per la comunicazione umana, il Matrix test (Wagener e Brand, 2005) è un metodo consolidato ed esiste in diverse lingue (Kollmeier et al., 2015), permette di misurare l’abilità dell’ascoltatore con e senza apparecchi in un ambiente sonoro rappresentativo della vita reale, in cui siamo immersi e sollecitati da diversi stimoli contemporaneamente (rumore). Scopo dello studio: Testare la capacità di percezione del parlato nel rumore di un campione di ipoacusici con e senza apparecchi acustici e comprendere quale sia il reale beneficio dato dall'attuale tecnologia uditiva. Questa tipologia di test ci permette di inquadrare quella che è la disabilità del paziente ipoacusico nei contesti ambientali quotidiani. Lo studio verte in 2 sessioni di test: I) Verifica dell’eventuale beneficio ottenuto dall’utilizzo degli apparecchi acustici, tramite Matrix test, per l’intera popolazione di un campione II) Confronto, tramite Matrix test, della prestazione di ascolto nel rumore del medesimo paziente utilizzando differenti apparecchi acustici (medesimo produttore, di livello tecnologico/prestazioni diverso). Le prestazioni medie al MST rivelano un beneficio ottenuto con l’utilizzo degli apparecchi, il rapporto segnale rumore medio passa da 11,0db SNR a 3,8db SNR con un decremento medio di 7,2db (in ogni singolo paziente si è registrato un beneficio con l’utilizzo degli apparecchi). Una correlazione (coefficiente di Spearman) positiva moderata/forte tra fascia tecnologica/ e decremento del rapporto SNR ci indica che il livello tecnologico dell’apparecchio è un fattore che influisce considerevolmente sul beneficio di comprensione nel rumore. Le prestazioni “quantitative”, rilevate tramite guadagno funzionale, ci mostrano risultati positivi in tutto il campione e hanno una correlazione non significativa con il livello tecnologico dell’apparecchio, questo fa presumere che il livello tecnologico influisca maggiormente in situazioni più complesse di ascolto (segnale verbale in competizione rispetto ad stimoli tonali in quiete). Il secondo test sperimentale è stato eseguito su di un unico soggetto azzerando i fattori di variabilità del campione in termini di soglia, età, marchio produttore degli apparecchi, prestazione soggettiva del paziente nel rumore. I risultati del MST con le 2 coppie di apparecchi acustici differenti (dello stesso produttore con livelli tecnologici/prestazionali e di funzioni differenti dichiarati nelle schede tecniche), ci mostra che la prestazione di percezione nel rumore (SNR) ha un miglioramento correlato al prodotto con livello tecnologico superiore. Il rapporto segnale rumore passa da -2,0db SNR a -3,8db SNR per il livello tecnologico 1, da -2 db SNR a -4,7 db SNR per il livello tecnologico 4. Le prestazioni “quantitative”, rilevate tramite guadagno funzionale, ci mostrano risultati sostanzialmente sovrapponibili, questo ci dimostra che il livello tecnologico influisce maggiormente nelle prestazioni misurate in situazioni di percezione complesse.