Il dolore nel paziente psichiatrico: l’importanza di una corretta rilevazione per una gestione infermieristica appropriata.

INTRODUCTION – In psychiatric patients the prevalence of pain is higher than in other patients, most psychiatric diagnoses in the DSM-V (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) are also associated with an increase in the presence of pain. For this reason, we want to highlight the importance of a correct and adequate assessment of pain in the psychiatric field, considering the variables that can affect it. In particular, this paper analyzes the sensitivity and perception of pain, which in the presence of mental disorders are often altered, the social stigma and its impact during clinical evaluation, the tools that can be used for an effective assessment and finally the role of the nurse in these interventions, as a figure in close contact with the patient. AIM – To demonstrate the importance of an adequate assessment of pain in patients with psychiatric disorders, considering sensory disperception, the influence of stigmatization at the time of assessment, the validated tools to be used and emphasizing the importance of the figure of the nurse in this context. MATERIALS AND METHODS – Research, analysis and review of literature by consulting biomedical databases (PubMed). Two research questions were formulated using the PIO method. A total of 38 items were used. In some psychiatric disorders, the processes that determine a normal perception of pain are altered, the somatosensory thresholds of patients with schizophrenia demonstrate a higher pain threshold. In major depressive disorder, studies reveal that patients are less sensitive to painful stimuli than in the healthy population, as well as in borderline personality disorder. Patients' pain thresholds are significantly higher in those with bipolar disorder; Although studies examining pain sensitivity are limited, some have allowed hyposensitivity to be observed during manic episodes. It has been highlighted that social stigmatization often affects more aspects of the lives of those suffering from mental disorders, negatively affecting their care by health professionals. Patients often report feeling 'labelled' and 'underdiagnosed', worsening care outcomes. CONCLUSION – The sensitivity and perception of pain for patients diagnosed with mental health disorders were examined, providing the basis for this research and demonstrating the alterations present in some psychiatric pathologies. Some of the tools that can be used in this area were identified, and the impact of stigmatization on patients' quality of life, particularly in the clinical setting, was discussed. Nursing staff are encouraged to constantly update their efforts to assess pain and to adopt interventions based on an individualized, systematic, and documented approach.

INTRODUZIONE – Nei pazienti psichiatrici la prevalenza di dolore è più alta rispetto agli altri pazienti, la maggior parte delle diagnosi psichiatriche nel DSM-V (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) è anche associata ad un aumento di presenza di dolore. Per questo motivo si vuole evidenziare l’importanza di una corretta e adeguata valutazione del dolore in ambito psichiatrico, considerando le variabili che possono condizionarla. In particolare, nel presente elaborato vengono analizzati la sensibilità e la percezione al dolore, che in presenza di disturbi mentali risultano spesso alterate, la stigmatizzazione sociale e il suo impatto durante la valutazione clinica, gli strumenti che possono essere utilizzati per un accertamento efficace ed infine il ruolo dell’infermiere in questi interventi, in quanto figura a stretto contatto con il paziente. SCOPO – Dimostrare l’importanza di una adeguata valutazione del dolore nei pazienti con disturbi psichiatrici, considerando la dispercezione sensoriale, l’influenza della stigmatizzazione al momento dell’accertamento, gli strumenti validati da utilizzare e sottolineando l’importanza della figura dell’infermiere in questo contesto. MATERIALI E METODI – Ricerca, analisi e revisione di letteratura consultando banche dati biomediche (PubMed). Sono stati formulati due quesiti di ricerca utilizzando il metodo PIO. Complessivamente sono stati utilizzati 38 articoli. RISULTATI – In alcuni disturbi psichiatrici i processi che determinano una normale percezione del dolore sono alterati, le soglie somatosensoriali dei pazienti con schizofrenia dimostrano una soglia del dolore più alta. Nel disturbo depressivo maggiore gli studi rivelano che i pazienti sono meno sensibili agli stimoli dolorosi rispetto alla popolazione sana, come anche nel disturbo di personalità Borderline. Le soglie del dolore dei pazienti sono significativamente più alte in quelli con disturbo bipolare; anche se gli studi che ne esaminano la sensibilità al dolore sono limitati, alcuni di questi hanno permesso di osservare una iposensibilità durante gli episodi maniacali. È stato evidenziato come la stigmatizzazione sociale influenzi spesso più aspetti della vita di chi soffre di disturbi mentali, condizionando negativamente la loro presa in carico da parte degli operatori sanitari. Spesso i pazienti dichiarano di sentirsi ‘etichettati’ e ‘sottodiagnosticati’, peggiorando gli esiti dell’assistenza. CONCLUSIONE – La sensibilità e la percezione del dolore per i pazienti con diagnosi di disturbi della salute mentale sono state esaminate fornendo la base per questa ricerca e dimostrando le alterazioni presenti in alcune patologie psichiatriche. Sono stati individuati alcuni tra gli strumenti utilizzabili in questo ambito, ed è stato discusso l’impatto della stigmatizzazione sulla qualità della vita dei pazienti, particolarmente in ambito clinico. Si incoraggia, per il personale infermieristico, un costante aggiornamento focalizzato sulla valutazione del dolore e l’adozione di interventi derivanti da un approccio individualizzato, sistematico e documentato.