Parole e tempo nella cura. Uno studio qualitativo sulla rielaborazione di esperienze degli studenti del Corso di Laurea in Infermieristica

Background: Relation time is care time. Starting from the Deontological Code of Nursing Professions, and from an interest developed during the three-year degree course, we wanted to focus attention first philosophically and then empirically on the words related to the concept of care, on time and the different temporalities that mark care. The 2015 cross-sectional observational study (Rn4CAST@IT) investigated what the prevalences of missed care were, and placed in second and third place informing and educating the patient and family, and comforting and talking to the patient. If, therefore, care is also relationship and education, as stated in the nursing professional profile, we tried to focus the study by proposing a brief excursus from the Greek world to the present day on the concept of care, delving into the theme of time by identifying eight temporalities linked to care and reflecting on how and which words can fit into the time of care. Aim: From the point of view of the possibility of measuring care, the study focuses on the possibility of identifying within a reflection developed by the first-year students of the Degree Course in Nursing, what can be the human approach related to the analysis of the words of care and how much the relationship, and the different temporalities, influence the taking care of the other. Methodology: Using a qualitative phenomenological study, first-year Cli stu-dents' reflections on "taking care" were analyzed according to the Giorgi model. The sample of one hundred and four students reported three words that recalled their meaning, and then narrated a significant experience that occurred during their placement that could be linked to the meaning of the caring relationship in reference to time. The data were subdivided according to meaning and grouped into subject areas, and the structures and meanings of the experiences were described, giving examples for each classified macro-area. Results: The sample identified the feeling of empathy and listening that underpins the relationship as the main characteristics that develop care. The value and quality of the time one dedicates to the other are fundamental, as is the declination of the words of care, which include, as defined by Mortari (2015), the eight temporalities of attention, listening, speaking, understanding, emotional sharing, empathy, compassion and being there, because they make it possible to be aware that caring for ourselves and others is common to all, and is a founding part of being in the world. Conclusion: Therefore, a reflection on the temporality of nursing experiences in the experiences of approaching patients is essential from the very beginning of the training of every nursing student in order to lay the foundations, before acting, in being, qualitatively and professionally nurses. Read in an ethical sense, he who cares for himself is capable of caring for others in the world because every man relates to the other based on ethics and conscience. Responsibility in performing care makes it possible to identify the concept of care as a political act, i.e. a pivotal act on which the common good is based.

Background: Il tempo di relazione è tempo di cura. A partire dal Codice Deontologico delle Professioni Infermieristiche, e da un interesse maturato nel triennio del corso di Laurea si è voluto focalizzare l’attenzione dapprima filosoficamente e successivamente empiricamente sulle parole legate al concetto di cura, sul tempo e le diverse temporalità che scandiscono la cura. Lo studio osservazionale trasversale (Rn4CAST@IT) del 2015 ha indagato quali fossero le prevalenze delle cure mancate, ed ha inserito al secondo e al terzo posto l’informare ed educare il paziente e la famiglia, ed il confortare e parlare con il paziente. Se quindi curare è anche relazione ed educazione, come sancisce il profilo professionale infermieristico, in questo studio si è cercato di focalizzare l’attenzione sul concetto di cura, proponendo un breve excursus dal mondo greco ad oggi e approfondendo la tematica del tempo, identificando otto temporalità legate alla cura e riflettendo su quali parole, ed in che modo, possano inserirsi nel tempo della cura. Obiettivo: Nell’ottica della possibilità di misurare la cura, lo studio focalizza la possibilità di identificare all’interno di una riflessione maturata dagli studenti di primo anno del Corso di Laurea in infermieristica, quale possa essere l’approccio umano legato all’analisi delle parole della cura e quanto la relazione, e le diverse temporalità, influenzino il prendersi cura dell’altro. Metodologia: Attraverso uno studio qualitativo fenomenologico si sono analizzate, secondo il modello Giorgi, le riflessioni degli studenti frequentanti il primo anno del Corso di Laurea in Infermieristica – Università degli studi di Padova sede di Mestre, in merito al “prendersi cura”. Il campione di centoquattro studenti ha riportato tre parole che ne richiamassero il significato, e successivamente ha narrato un’esperienza significativa avvenuta durante il proprio tirocinio che potesse collegarsi al significato della relazione di cura in riferimento al tempo. I dati sono stati suddivisi in base al significato e raggruppati per aree tematiche, sono stati elaborati in un linguaggio ordinato e sono state descritte le strutture ed i significati delle esperienze vissute, riportando esempi per ciascuna macroarea classificata. Risultati: Il campione ha identificato il sentimento dell’empatia e l’ascolto che fonda la relazione quali caratteristiche principali che sviluppano la cura. Valore e qualità del tempo che si dedica all’altro sono fondamentali, come anche la declinazione delle parole della cura, che comprendono le otto temporalità, così come definite da Mortari (2015) -dell’attenzione, ascolto, parola, comprensione, condivisione emotiva, empatia, compassione ed esserci- perché permettono di essere consapevoli che il prendersi cura di noi e degli altri è comune a tutti, ed è parte fondativa dello stare al mondo. Conclusione: Una riflessione sulle temporalità dei vissuti infermieristici nelle esperienze di approccio con i pazienti è fondamentale venga posta fin dall’inizio del percorso formativo di ogni studente infermiere per gettare le basi, prima che nell’agire, nell’essere, qualitativamente e professionalmente infermieri. Leggendo in senso etico, chi cura se stesso è capace di curare gli altri nel mondo perché ogni uomo si relaziona con l’altro in base a etica e coscienza. La responsabilità nel compiere la cura permette di identificare il concetto di cura come atto politico, ovvero un atto cardine su cui si basa il bene comune.