Background: L’arresto cardiocircolatorio extraospedaliero (OHCA) rappresenta un’emergenza che in Italia presenta un’incidenza di 86 casi per ogni 100.000 abitanti all’anno. L’OHCA è un’emergenza medica in cui il cuore non è in grado di pompare sangue in modo efficace, portando alla mancanza di ossigeno nelle cellule di tutto il corpo, mettendo a rischio la vita della persona colpita, come affermano le Linee guida European Resuscitation Council; 2021 (1). La rianimazione cardiopolmonare (RCP) gioca un ruolo fondamentale nella gestione dell’OHCA. La catena della sopravvivenza è un concetto cruciale nella gestione dell’arresto cardiaco extraospedaliero (1). Ogni anello di questa catena è fondamentale per aumentare le probabilità di sopravvivenza della vittima per questo, gli astanti devono essere formati su come saper riconoscere i segni di arresto cardiaco ed eseguire l’RCP in modo efficace. Al fine di indagare quali sono i motivi per cui la popolazione non intervenga di fronte a tale situazione praticando la rianimazione, è stata consultata la letteratura (5; 6; 7; 8; 9) riscontrando che i principali fattori ostacolanti includono: la paura di recare danno, l’insicurezza sulle proprie competenze, la mancanza di fiducia nelle proprie abilità fisiche, la paura di un possibile contagio e la presenza di uno stato emotivo non gestito correttamente dalla persona tanto da creare disagio. Invece, i fattori che possono aumentare la volontà di intervenire comprendono: il possedere una conoscenza in materia, senso di comunità, la fiducia nelle proprie abilità, presenza di un proprio familiare (5; 6; 7; 8; 9). Obiettivo: tale elaborato di tesi si prefigge l’obiettivo di comprendere quali sono i fattori che spingono le persone laiche a mettere in pratica le manovre rianimatorie di rianimazione cardiopolmonare (RCP) in caso di arresto cardiocircolatorio extra-ospedaliero e quali invece, rappresentano dei fattori d’aiuto in questa circostanza. Materiali e metodi: Al fine di rispondere al quesito di ricerca è stata consultata la letteratura scientifica attraverso la banca dati PubMed e, successivamente, creato e somministrato ad un campione di popolazione laica, un questionario. Risultati: tra i risultati emergono due aspetti fondamentali quali la presenza di fattori ostacolanti e facilitatori in relazione alla volontà o meno di applicare le IPA.

LA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA NELL'ARRESTO CARDIACO EXTRAOSPEDALIERO: IL RUOLO DEGLI ASTANTI. INDAGINE CONOSCITIVA.

BOSCATO, GIORGIA
2022/2023

Abstract

Background: L’arresto cardiocircolatorio extraospedaliero (OHCA) rappresenta un’emergenza che in Italia presenta un’incidenza di 86 casi per ogni 100.000 abitanti all’anno. L’OHCA è un’emergenza medica in cui il cuore non è in grado di pompare sangue in modo efficace, portando alla mancanza di ossigeno nelle cellule di tutto il corpo, mettendo a rischio la vita della persona colpita, come affermano le Linee guida European Resuscitation Council; 2021 (1). La rianimazione cardiopolmonare (RCP) gioca un ruolo fondamentale nella gestione dell’OHCA. La catena della sopravvivenza è un concetto cruciale nella gestione dell’arresto cardiaco extraospedaliero (1). Ogni anello di questa catena è fondamentale per aumentare le probabilità di sopravvivenza della vittima per questo, gli astanti devono essere formati su come saper riconoscere i segni di arresto cardiaco ed eseguire l’RCP in modo efficace. Al fine di indagare quali sono i motivi per cui la popolazione non intervenga di fronte a tale situazione praticando la rianimazione, è stata consultata la letteratura (5; 6; 7; 8; 9) riscontrando che i principali fattori ostacolanti includono: la paura di recare danno, l’insicurezza sulle proprie competenze, la mancanza di fiducia nelle proprie abilità fisiche, la paura di un possibile contagio e la presenza di uno stato emotivo non gestito correttamente dalla persona tanto da creare disagio. Invece, i fattori che possono aumentare la volontà di intervenire comprendono: il possedere una conoscenza in materia, senso di comunità, la fiducia nelle proprie abilità, presenza di un proprio familiare (5; 6; 7; 8; 9). Obiettivo: tale elaborato di tesi si prefigge l’obiettivo di comprendere quali sono i fattori che spingono le persone laiche a mettere in pratica le manovre rianimatorie di rianimazione cardiopolmonare (RCP) in caso di arresto cardiocircolatorio extra-ospedaliero e quali invece, rappresentano dei fattori d’aiuto in questa circostanza. Materiali e metodi: Al fine di rispondere al quesito di ricerca è stata consultata la letteratura scientifica attraverso la banca dati PubMed e, successivamente, creato e somministrato ad un campione di popolazione laica, un questionario. Risultati: tra i risultati emergono due aspetti fondamentali quali la presenza di fattori ostacolanti e facilitatori in relazione alla volontà o meno di applicare le IPA.
2022
THE CHAIN OF SURVIVAL IN OUT-OF-HOSPITAL CARDIAC ARREST: THE ROLE OF BYSTANDERS. COGNITIVE INVESTIGATION.
CARDIAC ARREST
BYSTANDERS
CHAIN OF SURVIVAL
CPR
IPA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/57149