Introduzione: Il suicidio è forse una delle sfide più delicate nell’ambito della professione infermieristica, non solo nei reparti di salute mentale, ma in tutto l’ospedale. Gli infermieri svolgono un ruolo cruciale nella prevenzione, identificazione precoce e nell’assistenza al paziente a rischio suicidio, proprio perché loro sono molto a contatto con il paziente in reparto. Questa tesi si propone di esaminare il ruolo fondamentale dell’infermiere nella gestione del suicidio, concentrandosi sui fattori di rischio per la condotta suicidaria, le misure preventive che si possono attuare e la gestione infermieristica in reparto del paziente a rischio suicidio, fornendo linee guida e strategie per affrontare in modo più efficace il rapporto con questi tipi di pazienti. Obiettivo: questo elaborato si propone di analizzare e confrontare la letteratura che tratta di prevenzione e gestione del suicidio da parte dell'infermiere, identificando i fattori di rischio, i segnali di pericolo e i fattori protettivi per il comportamento suicidario, indagando quali misure preventive possono essere adottate per diminuire la frequenza del fenomeno e come l’infermiere dovrebbe gestire il paziente in reparto. Materiali e metodi: è stata condotta una revisione della letteratura, consultando la banca dati di Pubmed e altre fonti come protocolli ministeriali e linee guida. Risultati: sono stati selezionati 8 articoli che rispondevano ai criteri di inclusione ed esclusione, di questi: 3 revisioni di letteratura, 3 revisioni narrativa, uno studio trasversale e una meta-sintesi di studi qualitativi. Si è riscontrato che la formazione degli infermieri gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione del suicidio, insieme alla terapia farmacologica e psicoterapia e alle modificazioni ambientali a favore della sicurezza del paziente. Conclusioni: in questo elaborato si è riscontrato che la terapia farmacologia e psicoterapia svolgono un ruolo chiave nella prevenzione degli agiti suicidari; gli SSRI sono in prima linea come farmaci anti-suicidio e la terapia comportamentale è quella più indicata perché fornisce al paziente sostegno e strategie di coping positive per affrontare determinati momenti. In reparto si è visto come ascolto, empatia ed il dialogo senza giudizio servano a creare una relazione terapeutica con questi pazienti, serve però anche un piano di formazione infermieristica e di osservazione più o meno stretta del paziente in base al rischio, insieme a delle modificazioni ambientali affinché il paziente risulti in un luogo privo di rischi e controllato. Parole chiave: Suicidio, tentato suicidio, strategie di prevenzione del suicidio, frequenza negli ospedali, fattori di rischio, eventi sentinella, gestione infermieristica. Keywords: Suicide, suicide attempt, suicide prevention strategies, attendance in hospitals, risk factors, sentinel events, nurse management.

Il suicidio in ospedale: gestione infermieristica e prevenzione degli agiti.

BRINIS, EVA
2022/2023

Abstract

Introduzione: Il suicidio è forse una delle sfide più delicate nell’ambito della professione infermieristica, non solo nei reparti di salute mentale, ma in tutto l’ospedale. Gli infermieri svolgono un ruolo cruciale nella prevenzione, identificazione precoce e nell’assistenza al paziente a rischio suicidio, proprio perché loro sono molto a contatto con il paziente in reparto. Questa tesi si propone di esaminare il ruolo fondamentale dell’infermiere nella gestione del suicidio, concentrandosi sui fattori di rischio per la condotta suicidaria, le misure preventive che si possono attuare e la gestione infermieristica in reparto del paziente a rischio suicidio, fornendo linee guida e strategie per affrontare in modo più efficace il rapporto con questi tipi di pazienti. Obiettivo: questo elaborato si propone di analizzare e confrontare la letteratura che tratta di prevenzione e gestione del suicidio da parte dell'infermiere, identificando i fattori di rischio, i segnali di pericolo e i fattori protettivi per il comportamento suicidario, indagando quali misure preventive possono essere adottate per diminuire la frequenza del fenomeno e come l’infermiere dovrebbe gestire il paziente in reparto. Materiali e metodi: è stata condotta una revisione della letteratura, consultando la banca dati di Pubmed e altre fonti come protocolli ministeriali e linee guida. Risultati: sono stati selezionati 8 articoli che rispondevano ai criteri di inclusione ed esclusione, di questi: 3 revisioni di letteratura, 3 revisioni narrativa, uno studio trasversale e una meta-sintesi di studi qualitativi. Si è riscontrato che la formazione degli infermieri gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione del suicidio, insieme alla terapia farmacologica e psicoterapia e alle modificazioni ambientali a favore della sicurezza del paziente. Conclusioni: in questo elaborato si è riscontrato che la terapia farmacologia e psicoterapia svolgono un ruolo chiave nella prevenzione degli agiti suicidari; gli SSRI sono in prima linea come farmaci anti-suicidio e la terapia comportamentale è quella più indicata perché fornisce al paziente sostegno e strategie di coping positive per affrontare determinati momenti. In reparto si è visto come ascolto, empatia ed il dialogo senza giudizio servano a creare una relazione terapeutica con questi pazienti, serve però anche un piano di formazione infermieristica e di osservazione più o meno stretta del paziente in base al rischio, insieme a delle modificazioni ambientali affinché il paziente risulti in un luogo privo di rischi e controllato. Parole chiave: Suicidio, tentato suicidio, strategie di prevenzione del suicidio, frequenza negli ospedali, fattori di rischio, eventi sentinella, gestione infermieristica. Keywords: Suicide, suicide attempt, suicide prevention strategies, attendance in hospitals, risk factors, sentinel events, nurse management.
2022
Suicide in hospitals: nurses' role in caring and preventing.
Suicidio
Infermiere
Gestione
Prevenzione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/57154