La gestione infermieristica dei Port a cath nei pazienti in cure palliative a domicilio

INTRODUCTION: the nurse is highly involved in the management of the central venous catheter, both in terms of its use and the prevention of complications and the risk of the onset of infections. In this literature review the focus is particularly on the home management of Port-a-Cath in palliative care patients. The Port-a-cath is a totally implantable device, used especially in cancer patients, for the infusion of liquids, chemotherapy and parenteral nutrition. Although it is safe, it is not exempt from developing infections. The nurse therefore finds himself having to manage the Port-a-Cath, offering the patient a path preferably without complications. OBJECTIVE: highlight the interventions that the nurse can implement to avoid the onset of infections/complications related to the management of Port-a-Cath, specifically in the extra-hospital environment such as the home, and aimed at terminally ill patients METHODS: the literature search was carried out through scientific databases such as PubMed, Cochrane, and Google Scholar, but also through textbooks. The inclusion criteria of the various studies take into consideration people aged over 18, articles dating back no more than 10 years ago in English and Italian. RESULTS AND DISCUSSION: the skimming of the articles was done using the PRISMA method, allowing us to arrive at 24 articles divided into: systematic reviews, guidelines, meta-analyses, which highlighted how the main most common complications associated with Port-a-Cath are infection and obstruction. Prevention and education for Port patients is also relevant. It also emerged that there are no studies in the literature aimed at the management of Port-a-Cath in patients in home palliative care. Many articles refer only to the general management of the device or in the chemotreated patient CONCLUSIONS: the nurse has a very important role in educating the patient or caregiver in the management of the device by teaching them to detect early signs and symptoms of infection and complications. However, there is a need to expand nursing and medical research to look for new procedures and studies to support the management of devices in palliative care patients. KEYWORDS: CVC, port a cath, port a cath infections, palliative care, home care, port and nursing

INTRODUZIONE: l’infermiere si trova altamente coinvolto nella gestione del catetere venoso centrale, sia per quanto riguarda il suo utilizzo sia per la prevenzione di complicanze e del rischio di insorgenza di infezioni. In questa revisione di letteratura il focus è centrato in particolare nella gestione domiciliare del Port-a-Cath nei pazienti in cure palliative. Il Port-a-cath è dispositivo totalmente impiantabile, utilizzato soprattutto nei pazienti oncologici, per l’infusione di liquidi, chemioterapia e nutrizione parenterale. Nonostante sia sicuro, non è esente dallo sviluppare infezioni. L’infermiere quindi si trova a dover gestire il Port-a-Cath offrendo al paziente un percorso preferibilmente senza complicazioni. OBIETTIVO: evidenziare gli interventi che l’infermiere può mettere in atto per evitare l’insorgenza di infezioni/complicanze legate alla gestione del Port-a-Cath, nello specifico nell’ambiente extraospedaliero come il domicilio, e rivolti ai pazienti terminali METODI: la ricerca della letteratura è stata effettuata tramite le banche dati scientifiche come PubMed, Cochrane, e Google Scholar, ma anche attraverso libri di testo. I criteri di inclusione dei vari studi prendono in considerazione persone con età al di sopra dei 18 anni, articoli risalenti a non più di 10 anni fa in lingua inglese e italiana. RISULTATI E DISCUSSIONE: la scrematura degli articoli è stata fatta attraverso il metodo PRISMA, consentendo di arrivare a 24 articoli suddivisi in: revisioni sistematiche, linee guida, metanalisi, che hanno evidenziato come le principali complicanze più comuni associate al Port-a-Cath siano l’infezione e l’ostruzione. Rilevante è anche la prevenzione e l’educazione al paziente portatore di Port. È emerso inoltre, che in letteratura non siano presenti studi mirati alla gestione del Port-a-Cath nei pazienti in cure palliative domiciliari. Molti articoli si rifanno solamente alla gestione generale del dispositivo o nel paziente chemiotrattato CONCLUSIONI: l’infermiere ha un ruolo molto importante nell’educare il paziente o il caregiver nella gestione del presidio insegnando a rilevare precocemente segni e sintomi di infezione, complicanze. Vi è però la necessità di ampliare la ricerca infermieristica e medica per cercare nuove procedure e studi a sostegno della gestione dei dispositivi in pazienti in cure palliative. PAROLE CHIAVE: cvc, port a cath, port a cath infections, palliative care, home care, port and nursing